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Italia-Bosnia: seminario tecnologico su restauro Made in Italy

15-11-2021 15:22 - Ambasciate
Amb. Marco Di Ruzza Amb. Marco Di Ruzza
GD - Sarajevo, 15 nov. 21 - Il seminario tecnologico e di scambio tra Italia e Bosnia del know-how nel campo del restauro e della ricostruzione, organizzato a Sarajevo dall'Ambasciata d'Italia e dall'ICE Agenzia, oltre ad una vasta partecipazione ha riscosso notevole successo e molteplici apprezzamenti. I lavori si sono svolti nella Vijecnica, lo storico edificio della Biblioteca Nazionale distrutto durante la guerra in Bosnia-Erzegovina e ristrutturato nel 2014 con fondi europei, ove ora è ubicata la sede della Municipalità. Hanno partecipato all'evento le tre principali Associazioni italiane nel settore - ANCE, Assorestauro e OICE - insieme ad una delegazione di imprenditori, nonché istituzioni ed esperti bosniaco-erzegovesi a livello sia statale che di singole entità, competenti per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali.
La manifestazione si è articolata in un'ampia sessione di carattere scientifico-seminariale, con un ricco panel di relatori dei due Paesi, moderato da Sandra Di Carlo, direttrice dell'ICE Agenzia di Zagabria, competente anche per la BiH; nonché e una sezione dedicata ai workshop aziendali e agli incontri di business tra le imprese italiane ed operatori locali. Dopo il saluto del vicesindaco Anja Margetic, i lavori sono stati aperti dall'ambasciatore d'Italia a Sarajevo, Marco Di Ruzza.
Nel più generale quadro dei privilegiati rapporti di collaborazione tra l'Italia e la Bosnia-Erzegovina, l'ambasciatore ha sottolineato il sostegno offerto dall'Italia nel campo della tutela del patrimonio artistico e culturale, citando, tra gli esempi più significativi, il determinante contributo italiano alla ricostruzione del Ponte Vecchio di Mostar.
«Il patrimonio della Bosnia Erzegovina», ha sottolineato l'amb. Di Ruzza, «è di grande valore ma esige talvolta seri interventi di restauro, a causa del degrado ambientale, di carenze di manutenzione e degli stessi eventi bellici degli anni '90. L'Italia è pronta a mettere a disposizione degli amici bosniaco-erzegovesi tutta la sua esperienza e professionalità e questa manifestazione vuole testimoniarlo, favorendo una maggiore conoscenza reciproca ed opportunità di collaborazione tra imprese ed istituzioni dei due Paesi».
L'ambasciatore ha colto altresì l'occasione per ricordare che, solo pochi giorni prima, nelle stesse prestigiose sale della Biblioteca Nazionale, ha avuto luogo alla sua presenza la storica firma tra la Città e il Cantone di Sarajevo per la realizzazione del Museo di Arte Contemporanea Ars Aevi, secondo il progetto di Renzo Piano, sviluppi che possono aprire ulteriori importanti spazi di collaborazione tra i due Paesi.
Da segnalare, tra i relatori più autorevoli che hanno partecipato al seminario, gli interventi di Giovanni Carbonara, professore emerito di restauro architettonico alla Sapienza Università di Roma, collegato online; del capo dell'Ufficio regionale dell'UNESCO, Sinisa Sesum. Ha partecipato ai lavori anche il Tenente Colonnello Luigi Spadari del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ha svolto un'apprezzata presentazione delle attività espletate dalla Task Force italiana Unite4Heritage, istituita in ambito UNESCO, per la tutela e preservazione del patrimonio culturale in aree di crisi, con focus anche sugli aspetti riguardanti la prevenzione e il contrasto del traffico di opere d'arte.


Fonte: Redazione
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