05 Maggio 2024
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Istituto Svizzero: spettacoli su schermo led di Piazza Cavour a Milano

19-12-2020 20:24 - Arte, cultura, turismo
GD - Milano, 19 dic. 20 - L’ampio schermo led in cima al palazzo ad angolo in Piazza Cavour a Milano – dove si trovano gli spazi espositivi dell’Istituto Svizzero, ma anche il Consolato Svizzero e il ristorante ‘Swiss Corner’ – fungerà prima e dopo Natale come piattaforma per una serie di lavori e interventi artistici.
Sulla base di una collaborazione tra l’Istituto Svizzero e gli studenti del Bachelor in Belle Arti dell’Università delle Arti di Zurigo (ZHdK), il 18, 19, 21 e 22 dicembre quattro studenti presentano una serie di lavori artistici accomunati dall’approccio giocoso con il luogo e dal comune intento di innescare una riflessione sulla presenza di schermi nello spazio pubblico, per cercare di capire come questi cambino la nostra visione del mondo e come i media digitali generino nuove forme di publicity.
All’Istituto Svizzero sottolineano che il tema dell’iniziativa - che si chiama TOUJOURS - non riguarda solo gli abitanti di Milano che si confronteranno con i lavori artistici proiettati in Piazza Cavour, ma tutti. In quanto luoghi per le discussioni via videoconferenza circa i lavori artistici, gli schermi sono stati onnipresenti anche nel processo di creazione. Dunque, la cultura dello schermo è un tema che ha accompagnato lo sviluppo dei lavori, a casa, in classe, in dialogo con l’Istituto, e alla fine in Piazza Cavour. Lo schermo è uno spazio per annunci pubblici distanti e anonimi. Tuttavia, al momento è uno dei pochi spazi che rimane aperto al pubblico durante la chiusura dei musei a causa della pandemia: è una piattaforma per impulsi creativi e culturali, uno schermo condiviso.
Uno degli studenti, Suphansa Buraphallt, proietterà le espressioni e le frasi della così detta ‘Generazione Z’, che include i nati nei primi due decenni del 2000, per la quale uno schermo rappresenta anche un portale sul mondo. Julius Peter Jenny, pittore, utilizzerà le peculiarità digitali dello schermo per tradurre i suoi dipinti in un altro medium, trasferendoli in uno spazio altro.
Elena Corvaglia, nata nell’Est dell’Ucraina, proietterà spazi privati, quotidiani e normali, che sono tuttavia in un certo senso già pubblici in quanto l’artista lavora con materiale visivo trovato nei portali immobiliari della sua città, oggi occupata dai separatisti filorussi. Screenshot tratti da YouTube sono il lavoro di Sebastian Eduardo Roldan Palomino, il quale ha scoperto un fenomeno umoristico e diffusissimo: le persone che commentano i video musicali della piattaforma nei quali appaiono i loro fratelli, figli, zie, mogli, madri.

di Carlo Rebecchi


Fonte: Carlo Rebecchi
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