Israele: amb. Alon Bar, “Illuso chi crede nel cessate il fuoco”

“Grazie mille a ognuno di voi. Sono ben consapevole che la situazione non è complicata solo in Israele ma anche per gli ebrei italiani. Apprezzo molto il lavoro e la solidarietà”, ha detto aggiungendo poi che “per noi è assolutamente impossibile tornare alla situazione del 6 ottobre nei rapporti con Hamas, ossia immaginando che sia ancora in grado di lanciare nuovi attacchi. Questo va spiegato a tutti quelli che chiedono un cessate il fuoco e che si illudono che Hamas non attaccherà di nuovo”.

Osservazioni confermate dai fatti: “Oggi al kibbutz Sasa nel nord c'è stato il primo attacco dal 1948”, ha ricordato il diplomatico di Tel Aviv.

“Cambiare la situazione con Hezbollah a nord e con Hamas a sud non sarà facile, ma non possiamo fare diversamente. Altrimenti la popolazione civile di queste due regioni non tornerà nelle proprie case”, ha proseguito.

L'ambasciatore ha poi parlato della questione ostaggi, definendola “centrale per Israele”.

Quanto alla guerra in corso, l'amb. Bar ha elencato le priorità per lo stato ebraico: “Cercare di evitare vittime civili, migliorare la situazione umanitaria, tenere la società coesa, mantenere buone relazioni internazionali, perché la solidarietà internazionale ci serve”.