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Iraq: ministro Esteri a Italia, "sblocchi nostri 90 milioni congelati"

05-05-2021 14:52 - Ambasciate
Il vicepremier iracheno Fuad Hussein Il vicepremier iracheno Fuad Hussein
GD – Baghdad, 5 mag. 21 - L'Iraq chiede all'Italia di risolvere la questione dei 90 milioni di euro per pagamenti di commesse degli anni '80 mai ricevute e conti correnti, congelati nelle banche italiane dai tempi dell'embargo contro il regime di Saddam Hussein. Lo ha spiegato Fuad Hussein, viceprimo ministro e ministro degli Esteri iracheno in un incontro con i giornalisti a Roma, dove si trova in visita. Ed ha reso noto che se ne è parlato con il titolare della Farnesina, Luigi Di Maio.
«È un problema che riguarda il passato con aziende italiane, ai tempi di Saddam, forniture di armi pagate dall'Iraq ma mai ricevute a causa dell'embargo, questi soldi spesi sono ancora congelati nelle banche italiane», ha detto il ministro. «Parliamo di circa 60 milioni di euro, ci sono anche gli interessi, dobbiamo trovare una soluzione, è un nostro diritto», ha aggiunto.
L'ambasciatore iracheno Safia Taleb al Souhail ha precisato che le questioni sono due. «La prima riguarda forniture di armi mai consegnate da Leonardo e Fincantieri», la seconda i conti correnti dell'ambasciata e i suoi addetti congelati dai tempi del regime di Saddam.
Per i conti correnti, si parla di 30 milioni ha detto il ministro. Questo argomento è stato affrontato con Di Maio, «lui si è impegnato a portare avanti la questione», ha affermato Hussein spiegando che «nella trattativa si valuterà se accordarsi sulla consegna delle forniture o la restituzione del denaro».


Fonte: Redazione
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