05 Maggio 2024
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Iran: amb. Sabouri a RAI TGUno replica a accuse dopo attacco a Israele

17-04-2024 16:55 - Ambasciate
GD - Roma, 17 apr. 24 - Il rappresentante diplomatico della Repubblica Islamica dell’Iran, amb. Mohamnad Reza Sabouri, all'indomani del massiccio attacco aereo che il suo Paese ha condotto contro Israele ha rilasciato una intervista al giornalista Oliviero Bergamini, capo redattore esteri di RAI TGUno, in cui controbatte alle accuse internazionali e ribadisce che il suo Paese non riconosce l'esistenza di Israele.
D.: Molti Paesi hanno condannato l’attacco dell’Iran contro Israele e sostengono che è fallito. Qual è la sua reazione ?
Amb. Sabouri: «La nostra risposta è stata condotta con l’obiettivo di scoraggiare, punire e mettere in guardia il regime israeliano e in linea con il principio di legittima difesa delineato nel Capitolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, e ha raggiunto i suoi obiettivi. Finora abbiamo avuto il massimo autocontrollo nei confronti del regime di Israele, ma è giunto il momento che questo regime che non rispetta le leggi internazionali, paghi il prezzo del suo comportamento. Sfortunatamente, alcuni Paesi, tra cui l’America, hanno chiuso gli occhi davanti alla verità. Se l’aggressore della nostra ambasciata a Damasco fosse stato punito fin dall’inizio, e la comunità internazionale non fosse rimasta in silenzio di fronte a questa palese violazione del principio indiscutibile dell’immunità delle sedi diplomatiche, forse il corso degli eventi sarebbe stato diverso. Coloro che lo considerano un fallimento sono irriducibili sostenitori del regime».
D.: Israele accusa Teheran di essere sponsor del terrorismo e ha annunciato che risponderà con un contrattacco. Che cosa farà l’Iran se questo accade ?
Amb. Sabouri: «È una delle ironie della storia che un regime forgiatosi uccidendo palestinesi e usurpando le loro terre, e che persevera con questa politica, accusi di terrorismo noi e i gruppi di liberazione nella regione. La mia risposta è la stessa delle nostre autorità, ovvero che se il regime israeliano osa ripetere attacchi terroristici contro gli interessi e la sicurezza dell'Iran, la risposta di Teheran e la prossima azione saranno decisive, immediate ed estese. Sicuramente questa volta non avranno 12 giorni e forse riceveranno la risposta in meno di un'ora».
D.: Il Segretario delle Nazioni Unite Guterres ha detto che il Medio Oriente è sull’orlo di un baratro. Pensa che possa esplodere una escalation fuori controllo ?
Amb. Sabouri: «Non confermo né smentisco le sue parole. La politica di principio della Repubblica Islamica dell’Iran è la pace e la stabilità regionale. In pratica, eravamo e continuiamo a rispettare questo principio, e l’autocontrollo degli ultimi 6 mesi ne è una prova. Siamo pronti a qualsiasi scenario, ma ci aspettiamo che anche la comunità internazionale adempia ai propri doveri e assuma le proprie responsabilità. I Paesi occidentali hanno mantenuto un silenzio (per noi) doloroso di fronte all’uccisione di 35.000 palestinesi, all’assassinio mirato dei nostri consiglieri militari in Siria e all’attacco terroristico alla nostra ambasciata a Damasco. Il risultato di ciò è stato rendere il regime israeliano ancor più sfrontato. Se la comunità mondiale e i Paesi potenti cercano la stabilità regionale e la pace, devono dimostrare con i fatti quanto ciò è importante per loro».
D.: Israele afferma che poiché l’Iran non riconosce la sua esistenza, non può essere realmente interessato alla pace e alla stabilità in Medio Oriente e non è onesto nelle sue affermazioni?
Amb. Sabouri: «Noi effettivamente non riconosciamo l’esistenza di Israele. Esiste la terra di Palestina che appartiene ai palestinesi. Il regime israeliano in 7 decenni si è macchiato di crimini , occupazione e massacri ai danni del popolo palestinese. Il mio Paese l’Iran, nello stesso arco di tempo si è mai macchiato di aggressioni o crimini o occupazioni contro altri? La risposta è no. Il mondo non ha mai visto una sola azione sincera da parte di questo regime e vorrei sottolineare che gli israeliani negli ultimi anni hanno compiuti azioni provocatorie nei confronti dell’Iran, come l’uccisione dei nostri scienziati nucleari, sabotaggi o l’assassinio dei nostri consiglieri militari in Siria che si trovavano in quel Paese su invito del Governo siriano. Dinnanzi a tutte queste azioni l’Iran ha esercitato autocontrollo e moderazione».


Fonte: Redazione
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