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Infrastrutture: Reali di Svezia allo Smart Road ANAS A91

18-10-2021 18:45 - Made in Italy
GD - Roma, 18 ott. 21 - La Svezia si interessa delle infrastrutture stradali italiane. La Principessa ereditaria Victoria di Svezia e il Principe Daniel, insieme al ministro del Commercio Estero svedese, Anna Hallberg, e all'ambasciatore di Svezia in Italia, Jan Björklund, hanno visitato la sala di controllo della Smart Road ANAS sull'autostrada A91 «Roma-Aeroporto di Fiumicino», dove sono in corso i primi test, in vista della prossima attivazione della nuova tecnologia. All'incontro ha partecipato anche una delegazione di rappresentanti del mondo accademico e del top management delle più importanti industrie e aziende svedesi. Nel corso della giornata, Claudio Andrea Gemme, presidente di ANAS, e Jan Larsson, direttore dell'ufficio commerciale dell'Ambasciata italiana di Svezia, hanno firmato un accordo di cooperazione che ha l'obiettivo di facilitare i contatti tra ANAS e le aziende svedesi che forniscono tecnologie stradali intelligenti, al fine di creare possibili partnership. ANAS si riserva, inoltre, la possibilità di partecipare insieme alle aziende svedesi a progetti europei legati alla Smart road, alla connettività tra veicoli e infrastrutture stradali e alla mobilità elettrica.
La Smart Road ANAS è una tecnologia abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility, propedeutica ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli. Il progetto è orientato al miglioramento della sicurezza stradale e a rendere più efficienti i flussi di traffico basandosi su una complessa piattaforma digitale che si articola sulla rete stradale come un 'sistema nervosò con il supporto delle tecnologie quali Iot (Internet of Things), Ai (Artificial Intelligence), Big Data e sensoristica avanzata attraverso lo sviluppo della rete di banda ultra larga nazionale.
L'obiettivo dell'ANAS è dotare il Paese di una rete stradale efficiente, in progressivo miglioramento e aperta alle nuove sfide del futuro: dall'alimentazione elettrica alla guida assistita e oltre, come nel caso dei veicoli a guida autonoma, alla riduzione dell'incidentalità, al miglioramento del comfort di viaggio e delle condizioni di traffico. Ad oggi, il progetto Smart Road rappresenta il più grande laboratorio Europeo di mobilità Smart. Un passaggio rivoluzionario, dalla strada vista come mera opera civile di asfalto e cemento alla strada intelligente, interconnessa e intermodale.
L'investimento complessivo è di un miliardo di euro ed è in corso una prima fase con un investimento di circa 250 milioni euro, anche grazie a contributi dell'Unione Europea che ha riconosciuto l'alto valore dell'iniziativa. Le prime sperimentazioni sono già in corso lungo la A91 «Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino», la strada statale 51 «di Alemagna» (Veneto), dove lo scorso febbraio a Cortina d'Ampezzo si è tenuto il primo banco di prova per la mobilità Smart Road in Europa, e la A2 «Autostrada del Mediterraneo», mentre saranno a breve avviate anche sulla A90 «Autostrada del Grande Raccordo Anulare di Roma. Il progetto Smart Road verrà successivamente implementato anche lungo l'itinerario E45-E55 «Orte-Mestre», in Sicilia lungo la Tangenziale di Catania e la A19 «Autostrada Palermo-Catania», nel Lazio lungo la strada statale 4 «Salaria».
L'incontro odierno ha rappresentato un'occasione per lo scambio di best practices e progettualità innovative nell'ottica di promuovere confronto e cooperazione tra Paesi impegnati nel raggiungimento dell'obiettivo sfidante approvato dal Parlamento Europeo di zero vittime sulle strade entro il 2050. E non solo. Sotto la lente di Italia e Svezia c'è un modello di mobilità sempre più orientato alla sostenibilità ambientale. In linea con il programma smart road Anas, il paese scandinavo sta lavorando alla Smartroad Gotland. Si tratta del primo progetto pilota di strada «wireless electric» al mondo che si snoda per circa 4,1 chilometri con bobine di rame e reti elettriche a soli 8 cm sotto l'asfalto per la carica a induzione. La nuova strada elettrica collega l'aeroporto di Gotland, isola del Mar Baltico tra Svezia e Lettonia, con Visby, città di origine medievale riconosciuta dall'Unesco patrimonio dell'umanità. Si tratta di una parte del piano svedese per la transizione energetica volto ad azzerare le emissioni di CO2 del trasporto su gomma, che oggi rappresenta il 25% del totale dovuto al traffico, in modo da puntare all'indipendenza dai combustibili fossili entro il 2050.


Fonte: Redazione
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