05 Maggio 2024
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Indifferenza dell’Occidente uccide pace, democrazia e libertà

17-02-2024 16:40 - Opinioni
GD - Roma, 17 feb. 23 - Le bugie hanno le gambe corte, ma evidentemente nessuno vuole vedere la realtà attuale anche se tutti sappiamo esattamente qual è. Nell’indifferenza dell’Unione Europea, del Parlamento Europeo, dei vari organismi che si occupano di diritti umani e dell’ONU, succede come sempre che il lupo cambia il pelo ma non perde il vizio.
In questa assurda lunga guerra all’Ucraina pochi speculatori russi possono continuare ad incassare i fondi destinati alla finta "ricostruzione" di Mariupol, mentre le autorità russe, che avrebbero il compito di vigilare, coprono in modo complice i crimini. Intanto le Istituzioni internazionali non prestano particolare attenzione a quello che succede alle popolazioni civili ucraine coinvolte nel conflitto.
Per fortuna la stampa internazionale, quella seria e professionale, non schierata politicamente, e alcuni giornalisti continuano a fare il loro mestiere e ci informano che la Russia vuole far passare la narrativa di essere impegnata nella ricostruzione della città occupata di Mariupol.
La realtà è molto diversa dalla propaganda. Secondo un'inchiesta del “Financial Times”, pubblicata il 7 febbraio, nella città di Mariupol, che è stata distrutta al 95%, come ha riferito il sindaco Vadym Boychenko in un'intervista, la gente è costretta a vivere, ormai da quasi due anni, senza riscaldamento, con tubi congelati, fogne allagate e buchi nel cemento dovuti ai colpi di artiglieria. Eppure di queste “ovvie” realtà non dice niente nessuno.
Secondo lo stesso quotidiano finanziario, i residenti uccisi dai bombardamenti russi sono rimasti abbandonati tra le macerie. I vicini hanno portato fuori e seppellito quelli che potevano, ma la maggior parte dei corpi è rimasta sepolta sotto le macerie degli strutture degli edifici distrutti dai bombardamenti dei russi e vi è rimasta fino alla fine di maggio, in decomposizione, come riportano numerosi testimoni.
Il sindaco Boychenko, nell’intervista concessa al “FT”, ha detto che il bilancio delle vittime di Mariupol a seguito dell'aggressione russa, potrebbe raggiungere alcune decine di migliaia.
Un residente di Mariupol che lavora nel settore edile, che ha chiesto di mantenere l’anonimato per paura di ritorsioni, ha raccontato ai giornalisti che la società russa R-Stroy ha iniziato i "lavori" nel suo edificio nell'ottobre 2022. Malgrado l’inverno fosse alle porte, gli "operai" della società hanno comunque rimosso la maggior parte delle finestre e gli appartamenti sono stati lasciati al freddo. Infatti, le nuove finestre sono state consegnate un mese dopo ed erano della misura sbagliata. Il riscaldamento dell'edificio non fu disponibile fino alla fine di febbraio. A quasi un anno dall'inizio dei "lavori", i residenti stanno ancora lottando per ottenere che la R-Stroy ripari la loro casa e aggiusti almeno i danni causati dai loro stessi "costruttori", come riportato nell’articolo del “Financial Time”.
I video postati sui social media mostrano che i residenti di Mariupol vivono in condizioni disumane e la "ricostruzione" russa non ha fatto altro che aggravare la situazione. Allo stesso tempo, la maggior parte delle persone occupate nelle opere di ricostruzione ha paura di parlare e, quindi, le informazioni riportate dai giornalisti del “FT” sono probabilmente solo la "punta dell'iceberg".
R-Stroy è una delle società che ha ricevuto un contratto per "restaurare" la città distrutta dalle truppe russe. È stata fondata nel maggio 2022, subito dopo la conquista russa di Mariupol.
Il “FT” ricorda che la Russia ha pesantemente bombardato Mariupol, commettendo crimini di guerra, come colpire un teatro di prosa dove si nascondevano i civili e un ospedale materno con donne incinte. Altri crimini russi potrebbero rimanere irrisolti perché le forze dell'ordine non possono entrare in città e l'amministrazione dell'occupazione sta cercando di coprire le proprie tracce.
Per queste ragioni, il difensore civico ucraino Dmytro Lubinets ha affermato che la Russia sta cercando di distruggere tutte le prove dei suoi crimini di guerra a Mariupol.
I propagandisti russi hanno trasmesso la presunta "ricostruzione" di Mariupol e le autorità di occupazione si sono vantate di celebrare il Giorno della Vittoria e di portare i bambini allo zoo. I russi, che si vantano di aver costruito "nuove" scuole e asili, in realtà hanno solo aperto strutture costruite dagli ucraini. Anche i nuovi autobus e tram, con la scritta Mariupol e San Pietroburgo - città gemellate, sono stati costruiti dagli ucraini. Questo si evince dal numero di registrazione, come ha fatto notare Mykyta Biryukov, ex vicedirettore dei trasporti di Mariupol. Questi tram erano stati acquistati dalle autorità di Mariupol poco prima dell'invasione su larga scala da parte dei russi.
Ilya Shumanov, direttore generale di Transparency International Russia, ha osservato che molti dei funzionari inviati a Mariupol sono rappresentanti inesperti del "gradino più basso della scala di carriera" della burocrazia russa, e che le imprese di costruzione sono spesso "persone legate ai funzionari del partito di Putin, e non hanno alcuna esperienza nel settore delle costruzioni".
L'inchiesta del “FT” afferma che i contratti stipulati con aziende come R-Stroy sono amministrati per conto del Ministero delle Costruzioni russo da un'organizzazione parastatale chiamata Cliente Unico. Secondo i documenti, nel periodo 2024-2026 il Cliente Unico dovrebbe ricevere 445 miliardi di rubli (5 miliardi di dollari), da distribuire tra i subappaltatori che dovrebbero "ripristinare" le infrastrutture distrutte dall'esercito russo. I documenti indicano che nella seconda metà del 2022 R-Stroy ha ricevuto 37 milioni di dollari come una delle 22 società che avrebbero ottenuto finanziamenti.
I giornalisti del “FT” hanno trovato 55 progetti a Mariupol in cui R-Stroy è coinvolta. Tra questi, la "ricostruzione" dello stadio Illichivets, di due campus universitari e di decine di edifici residenziali sulla riva sinistra.
I russi continuano a "ispezionare le case" da ristrutturare, prendono le "misure" per sostituire le finestre, ma i lavori sono iniziati solo in pochi casi e solo alla fine del 2023.
Quello che è certo è che qualche satrapo, come sempre, si sta preparando il suo “fondo pensione privato” con i denari che il Cremlino ha inviato (se li ha inviati) e che mai sono stati impiegati per le opere cui erano destinati.
Come si usa dire, niente di nuovo sotto il cielo della Russia e niente di nuovo sotto il cielo della UE che, al momento, ha tempo e attenzione solo per le elezioni del nuovo Parlamento Europeo.

Ciro Maddaloni
Esperto dieGovernment internazionale

Fonte: Ciro Maddaloni
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