05 Maggio 2024
[Testata sito web Giornale Diplomatico]
News
percorso: Home > News > Opinioni

Il futuro della decarbonizzazione passa dal Medio-oriente

22-01-2024 10:09 - Opinioni
GD - Riyad, 22 gen. 24 - Partite di Supercoppa italiana in Arabia Saudita, investimenti del public investment fund l'equivalente della Cassa Depositi e Prestiti dell'Arabia Saudita in grandi aziende italiane, Forum fra Unione europea e Arabia Saudita per nuovi investimenti attirano la nostra attenzione, mentre il presidente della COP28, Al Jaber, degli Emirati Arabi Uniti, dichiara di voler contribuire attivamente alla eliminazione delle fonti fossili per il benessere del pianeta.
Piani di investimenti strategici per impianti fotovoltaici e produzione di idrogeno verde sono al centro delle nuove politiche energetiche dei paesi del Golfo, che abbandonano la generazione di elettricità con petrolio a favore delle fonti rinnovabili.
In questo scenario è lecito congetturare che l'uomo della strada possa, con un minimo di scetticismo, pensare così: ma saranno credibili gli annunci di un paese che vive sul petrolio,di rinunciare alla bonanza degli introiti da oro nero?
In realtà il quadro delle strategie dei paesi produttori di petrolio del Medio Oriente appare molto più in linea, sia con le nostre politiche di decarbonizzazione del mondo occidentale (specialmente dell'Europa), sia con i loro interessi di sviluppo di benessere e ricchezza.
Lo spiego con alcune semplificazioni. Nel 1970 la produzione globale mondiale di petrolio era meno della metà di quella attuale, circa 49 milioni di barili/ giorno e la quota di mercato dell'OPEC di allora (cioè essenzialmente iPaesi del Medio Oriente) era nell'intorno del 56%. Il resto era nel Golfo del Messico.
Oggi, nel 2023, la produzione mondiale di petrolio è intorno ai 100 milioni di barili giorno e la quota di mercato dell'OPEC è circa il 25%.
Nel 2050, anno del traguardo della politica “net zero emission”, cioè completa decarbonizzazione del pianeta, gli scenari della Agenzia internazionale dell'energia prevedono una riduzione della produzione mondiale di petrolio a 24 milioni di barili al giorno con una quota dell'OPEC di circa il 53%.
In particolare, i Paesi del Golfo hanno costi di produzione del petrolio che sono i migliori del mondo.
Quale imprenditore non sarebbe favorevole a una politica economica che fa aumentare la propria quota di mercato dal 25% al 53%? Come quella della decarbonizzazione.
De resto, si narra che nella metà dell'800 i produttori di candele osteggiassero l'abolizione della window tax, così da combattere la concorrenza della luce solare, scoraggiando grandi finestre.
Non è difficile capire che lo scenario al 2050 rimette di nuovo in mano al Medio Oriente e agli Stati Uniti d'America le sorti della produzione del petrolio, quel petrolio che sarà ancora necessario in quel periodo. Per cosa? Per usi non energetici, ovvero per la petrolchimica che serve per produrre la plastica, che serve ad esempio per rendere più leggeri i veicoli elettrici che dovranno viaggiare senza inquinare.
Il petrolio diventerà quindi la fonte piu' importante per usi non inquinanti, al servizio della nostra industria e quindi del nostro benessere. Nel 2050, 9,7 miliardi di persone nel mondo non inquineranno più con le fonti fossili, ma sicuramente avranno in mano un telefonino fatto di plastica.
In altre parole, i Paesi del Medio Oriente come l'Arabia Saudita o gli Emirati arabi Uniti, avendo i costi di produzione più bassi del mondo, continueranno a essere grandi esportatori di petrolio nel 2050. A che prezzo? Ma è lapalissiano: al prezzo di mercato del 2050.
In questo scenario, all'Europa occorrerà allora mantenere e intensificare i rapporti politici, diplomatici, commerciali e scientifici con i Paesi del Medio-Oriente. Commercio e investimenti esteri sono da sempre fonte di benessere reciproco e di pace fra i popoli.

Carlo Andrea Bollino
Professore di Economia Politica Università di Perugia
Senior Fellow LUISS Business School


Fonte: Carlo Andrea Bollino
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
Media partnership
[]

Realizzazione siti web www.sitoper.it
cookie