05 Maggio 2024
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Il cinema del Mediterraneo a Roma con il XXVII MedFilm Festival

27-10-2021 17:33 - Arte, cultura, turismo
Alessandro Zoppo - foto Alessandra Sforza Alessandro Zoppo - foto Alessandra Sforza
Giulio Casadei e Ginella Vocca - foto di Alessandra Sforza Giulio Casadei e Ginella Vocca - foto di Alessandra Sforza
Laurence Hart - foto di Alessandra Sforza Laurence Hart - foto di Alessandra Sforza
Tomaž Kunstelj ambasciatore Slovenia - foto di Alessandra Sforza Tomaž Kunstelj ambasciatore Slovenia - foto di Alessandra Sforza
GD - Roma, 27 ott. 21 - Il MedFilm Festival, il più longevo festival di cinema della Capitale, il primo in Italia dedicato alle cinematografie del Mediterraneo, torna sugli schermi romani dal 5 al 154 novembre, per ribadire l'importanza e l'emozione dell'esperienza della visione collettiva. Le proiezioni si spalmeranno al Cinema Savoy, al Museo Macro, al Nuovo Cinema Aquila, a La Casa delle Letterature e alla Biblioteca Europea, che ospiteranno il ricco programma di questa edizione in cui si raccoglie il meglio del cinema del Mediterraneo. Dieci giorni di proiezioni, meeting professionali, masterclass nelle università, incontri con giovani autori e maestri del cinema, che si terranno anche sulla piattaforma MyMovies per portare ancora più lontano la vasta selezione di film. La manifestazione è stata presentata oggi, presente tra gli altri l'ambasciatore di Slovenia, Tomaž Kunstelj.
Il festival, presieduto da Ginella Vocca e diretto da Giulio Casadei, vede quest'anno la partecipazione di 86 film, in rappresentanza di 35 Paesi, per uno straordinario viaggio alla scoperta di una delle aree più affascinanti e culturalmente ricche del mondo. Dalla periferia di Marsiglia alle montagne della Cabilia in Algeria, passando per la costa libanese, le strade di Kandahar, il golfo di Napoli, i vicoli di Casablanca, le miniere slovene... un caleidoscopio di visioni, immagini, emozioni uniche.
Il Concorso Ufficiale – Premio Amore & Psiche vede la partecipazione di 9 film, in rappresentanza di 8 Paesi. Una selezione che rimette al centro la relazione umana, l'incontro con l'altro e i legami che ci uniscono, a partire dal film d'apertura, il vitale "Una storia d'amore e di desiderio" della talentuosa regista tunisina Leyla Bouzid. Il film, in anteprima italiana e che uscirà in sala grazie a Cineclub Internazionale Distribuzione, mette in scena la storia dell'incontro folgorante tra il timido Ahmed e l'esplosiva Farah. Un'opera seconda sull'amore e le profonde radici culturali che legano il corpo e l'intelletto attraverso la poesia e la letteratura erotica. Il desiderio e la scoperta di sè sono raccontati anche dal libanese "Death of Virgin, and the Sin of not Living" di George Peter Barbari, film polifonico e introspettivo su quattro ragazzi pronti a perdere la verginità in un bordello, e da "Amira" dell'egiziano Mohamed Diab, che interroga la nozione di identità e appartenenza attraverso la storia di una diciassettenne palestinese e del suo rapporto con il padre rinchiuso in carcere fin dalla sua nascita.
Il passaggio all'età adulta è la materia primaria del travolgente "Casablanca Beats" di Nabil Ayouch, che segue un gruppo di ragazzi in un centro culturale a Casablanca mentre cercano di affrancarsi dal peso delle tradizioni grazie alla cultura hip hop. Ai legami familiari e al concetto di memoria guardano invece "On the Fence" di Nesrine El-Zayat, viaggio intimo della regista dal Cairo al piccolo villaggio natale; "Tema", nel nord dell'Egitto, "Good Mother" di Hafsia Herzi, cronaca quotidiana della vita di una cinquantenne di Marsiglia che lavora come donna delle pulizie e lotta per il figlio detenuto in carcere, e "Mariner of the Mountains", nuova importante opera del regista brasiliano Karim Aïnouz, che qui propone un diario personale alla scoperta della terra natia del padre, l'Algeria. Un saggio antropologico di grande potenza visiva e una meditazione sulle conseguenze della colonizzazione. Sulla memoria e la sua fallacità si concentra lo sloveno "Sanremo" di Miroslav Mandic, che racconta di un anziano affetto da Alzheimer, ospite di una casa di riposo, che ogni giorno si innamora di una donna, e ogni sera se ne dimentica. Chiude idealmente il concorso, il grande ritorno del maestro del cinema turco Semih Kaplanoğlu, che in "Commitment Hasan" mette in scena i dilemmi morali e il senso di responsabilità di un contadino dell'entroterra turco.
Per il Concorso Cortometraggi - Premio Methexis e Premio Cervantes Roma, con 24 film in competizione, provenienti da 19 Paesi dell'area Euro-Mediterranea. Tra i corti in gara, spiccano le anteprime italiane di "Trumpets in the Sky" di Rakan Mayasi (il regista palestinese dell'acclamato Bonboné), "Ankebût" di Ceylan Özgün Özçelik (la regista turca del thriller psicologico Inflame, passato al MedFilm 2017), "Last Day of Sun" di Kays Mejri (ricostruzione della storia vera di Naceur Damergi, il “mostro” di Nabeul), "Apallou" di Niko Avgoustidi (vincitore del Premio Methexis nel 2016 con Ummi) e gli spagnoli "Farrucas" di Ian de la Rosa e "La caída del vencejo" di Gonzalo Quincoces.
Dal Marocco e Slovenia, i due Paesi Ospiti d'onore, arrivano "Le Départ" di Saïd Hamich Benlarbi (il produttore di Much Loved di Nabil Ayouch e Volubilis di Faouzi Bensaïdi) e "Jmar" di Samy Sidali (con le musiche di Bergsonist), "Sisters" di Katarina Rešek (la filmmaker e video-artista nota come Kukla) e "Otava" della rivelazione Lana Bregar, regista classe 1998. L'Italia è in gara con "Figlio santo" di Aliosha Massine: la storia di Maria e Giuseppe ai giorni nostri, con Luca Massaro e Tea Falco.
Nel Fuori concorso spicca l'anteprima italiana di "Ahed's Knee" di Nadav Lapid (vincitore del Premio speciale della giuria al Festival di Cannes 2021), che mette in scena la doppia battaglia, dal sapore autobiografico, che un regista israeliano si trova a combattere in un difficile momento della sua vita: una contro la morte della libertà nel suo Paese, l'altra contro il dolore provocatogli dalla morte di sua madre. Sempre Fuori concorso troviamo, in anteprima italiana, "Eastwood" di Alireza Rasoulinejad, commedia surreale su un regista alla ricerca del sosia di Clint Eastwood, e l'immortale capolavoro di Mohsen Makhmalbaf, "Viaggio a Kandahar", di cui ricorre il XX anniversario della sua realizzazione.
Il festival propone inoltre un programma eccezionale composto da un mediometraggio e tre cortometraggi attorno ai concetti di luoghi della memoria e fantasmi del passato. Tra i film spiccano "Constellation" di Dania Reymond-Boughenou e "Noir-Soleil" di Maria Larrivé.
Ospiti d'onore saranno il Marocco e la Slovenia a cui, in collaborazione con le rispettive Ambasciate, verranno dedicate vetrine speciali per celebrare le vivaci cinematografie di due paesi a noi vicini e amici, ma lontani dai circuiti tradizionali della distribuzione. L'omaggio al Marocco proporrà uno dei film più celebri di Faouzi Bensaïdi (Premio alla Carriera 2021), "Death for Sale", ed il documentario "Before the Dying of the Light" di Ali Essafi, imperdibile film, costruito con materiali d'archivio rarissimi, che riporta alla luce il Marocco degli anni '70, un'epoca straordinaria di avanguardia artistica e impegno politico.
Per la Slovenia, focus tutto al femminile, con lungometraggi e cortometraggi, tra la riscoperta del recente passato e la messa in scena del presente. Tra le opere slovene in programma, l'emozionante "Il segreto della miniera" di Hanna Slak, candidato agli Oscar 2017, tratto dalla storia vera di un minatore e di una scoperta sconvolgente che riportò a galla i traumi della Guerra nei Balcani.
In collaborazione con l'Ufficio d'informazione in Italia del Parlamento europeo, il MedFilm ospiterà pure la X edizione dei Lux Film Days a Roma con la proiezione del film vincitore del Premio LUX del pubblico 2021: "Collective" di Alexander Nanau. Il Premio LUX del pubblico del Parlamento europeo e della European Film Academy (EFA) esprime l'impegno delle istituzioni europee verso la Cultura. L'iniziativa promuove la diversità culturale e dà un sostegno tangibile al cinema e alle arti.
Confermato l'imperdibile appuntamento con la sezione Perle dedicata al cinema italiano indipendente. Tra i film, il pluripremiato "Europa" del regista italo-iracheno Haider Rashid e un doppio omaggio a Leonardo Di Costanzo con le proiezioni di "Cadenza d'inganno" e "L'intervallo", due film che hanno segnato il percorso del grande cineasta napoletano, tra finzione e documentario, tra Napoli e il mondo.
La selezione dei cortometraggi italiani è stata realizzata in collaborazione con la Settimana Internazionale della critica di Venezia, di cui verrà riproposto integralmente il programma della 26° edizione: 7 opere straordinarie realizzate dal “futuro del cinema italiano”. La selezione verrà presentata da Beatrice Fiorentino, delegata generale della prestigiosa sezione autonoma del Festival di Venezia.
Film speciali si troveranno anche nella sezione Voci dal Carcere, che quest'anno ospiterà il lungometraggio "Rebibbia Lockdown" di Fabio Cavalli, documentario nato da un'idea della vice presidente della Luiss ed ex ministro della Giustizia Paola Severino che racconta l'esperienza vissuta da quattro studenti universitari della Luiss con un gruppo di detenuti del reparto di Alta Sicurezza del carcere di Rebibbia; e quattro tra mediometraggi e cortometraggi: "Ciò che resta – appunti dalla polvere" di Enrico Casale, Renato Bandoli, "Stabat Mater" di Giuseppe Tesi, "Voliera" di Vittoria Corallo e "Buio" di Giulio Maroncelli.
Sguardi al Futuro è la sezione che raccoglie i lavori di diploma dei 13 studenti della giuria Methexis, provenienti dalle scuole di cinema di Italia, Francia, Grecia, Libano, Marocco, Slovenia, Spagna, Tunisia, per scoprire insieme i talenti di domani.
MEDMeetings – 5° edizione - In collaborazione con l'Assessorato allo Sviluppo economico della Regione Lazio, l'OIM Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e il MIC si terrà la quinta edizione dei MEDMeetings, dal titolo “Cosi vicini, cosi lontani”, per un'analisi sulle opportunità produttive tra le cinematografie del Mediterraneo, e una riflessione sulla distanza che ancora ci separa dai paesi dell'area in termini di coproduzioni e di distribuzione.
Nell'ambito dei MedMeetings, confermata la seconda edizione dei WIPS - MedFilm Works in Progress, a cura di Azza Chaabouni, con l'istituzione di OIM PRIZE premio in denaro di 10.000,00 euro per il film vincitore; al secondo film selezionato dalla giuria di esperti andrà invece il Premio Tecnico offerto da Stadion Video (del valore di 3.500,00 euro). MedFilm WIPS è un bando aperto a progetti di finzione e documentari creativi in fase di post-produzione provenienti dai paesi dell'area Euro-Mediterranea. Il progetto è realizzato in collaborazione con l'OIM-Organizzazione Internazionale delle Migrazioni e con il supporto di Regione Lazio.
Sei film in concorso che verranno valutati dalla giuria: "Alam" di Firas El Khoury (Palestina/Tunisia/Francia), "Distances" di Reda Henkam (Marocco), "Gli ultimi giorni dell'umanità" di Enrico Ghezzi, Alessandro Gagliardo (Italia), "A Hero of our time" di Mirac Atabey (Turchia), "Snow White Dies at the End" di Krisijan Risteski (Macedonia) e "About Cairo" di Hala Galal (Egitto).
Confermata anche MedFilm Talents, sezione dedicata ai talenti emergenti provenienti dai Paesi Euro-Mediterranei. Nell'ambito della sezione, si terranno quattro webinar in cui i 13 giovani registi della sezione fuori concorso “Sguardi dal Futuro” e giurati del Concorso Internazionale Cortometraggi, incontreranno i professionisti dell'industria cinematografica. MedFilm Talents mira a diventare un punto di incontro chiave, a Roma e nel Lazio, identitario e riconoscibile, destinato ai talenti emergenti, autori e produttori italiani e dei paesi mediterranei.

Fonte: Redazione
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