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IILA-ONU Mujeres insieme per una ripresa economica inclusiva e sostenibile

04-11-2021 19:52 - Farnesina
Antonella Cavallari Antonella Cavallari
GD – Roma, 4 nov. 21 – Aprendo i lavori del Forum virtuale “Sfide e opportunità offerte dalla ripresa post Covid-19 per avanzare verso un Centro America di pace, uguaglianza, democrazia e sviluppo”, organizzato da IILA e ONU Mujeres (organismo dell’ONU per l'uguaglianza di genere e l'empowerment femminile), il min. plen. Antonella Cavallari, segretario generale dell’Istituto ItaloLatino Americano, ha annunciato che le due istituzioni si sono messe insieme per una ripresa economica inclusiva e sostenibile firmando un Memorandum of Understanding che rafforza la loro cooperazione per contribuire all’uguaglianza di genere e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
“Abbiamo constatato tutti quanto la pandemia di Covid-19 abbia messo in evidenza il ruolo di coloro che si prendono cura di persone e cose, spesso senza alcun riconoscimento né tutela, e abbiamo anche avuto conferma dei nodi strutturali della disuguaglianza di genere nell’economia, quali l’elevata informalità del lavoro femminile e la sua prevalenza in settori altamente vulnerabili. La pandemia ci deve quindi spingere a rivedere profondamente e rapidamente l'ingiusta organizzazione sociale dei sistemi di cura per dare alle persone, uomini e donne su un piano di assoluta parità, la centralità che meritano. La fase di ripresa è un'opportunità anche per valorizzare l'apporto delle donne all’economia e per questo sono necessarie adeguate politiche pubbliche. IILA, che da tempo lavora al tema dell’uguaglianza di genere e delle pari opportunità, intende offrire il proprio contributo di riflessione alla elaborazione di tali politiche, ma anche alla realizzazione di iniziative concrete. La firma oggi di un Accordo tra IILA e ONU Mujeres testimonia questo nostro impegno e la ricerca di partnership che arricchiscano il dibattito e facciano la differenza nel perseguimento degli OSS, in particolare in questo caso dell’Obiettivo n.5”, ha detto Cavallari.
Si è trattato di una occasione di dialogo tra Italia e America latina per riflettere sulle politiche pubbliche legate ai Sistemi di assistenza e cura come asse della ripresa post-Covid19 e sulle possibili strategie per la ripartenza, in particolare nei paesi centroamericani, contribuendo al rafforzamento della pace, dell'uguaglianza, della democrazia e dello sviluppo nella regione.
Maria Noel Vaeza, direttrice regionale per le Americhe e i Caraibi di ONU Mujeres, ha lanciato un significativo appello: “Dobbiamo impegnarci per promuove l’emancipazione politica, economica, sociale e culturale delle donne, rimodulare i sistemi di cura affinché si traducano in lavoro dignitoso per le donne, in prima linea nella risposta resiliente al Covid19. Abbiamo bisogno di un piano d’azione, di alleanze strategiche e politiche pubbliche efficaci per raggiungere l’uguaglianza di genere; per costruire società più pacifiche ed egualitarie, la regione ha bisogno di Riconoscere l’importanza dei sistemi di cura e dotarli di condizioni di lavoro decente, Ridistribuire il carico del lavoro di cura tra uomini e donne di Ridurre questo carico grazie a migliori servizi, infra strutture e tecnologie. Firmiamo questo accordo con IILA per lavorare ancora insieme per la sostenibilità, l’uguaglianza di genere, per il clima, un passo ulteriore e solido della nostra collaborazione e cooperazione”, ha detto.
Da parte sua Alberto Menghini, capo della Cooperazione Regionale Europea per il Centro America, ha annotato che “dobbiamo massimizzare le sinergie, abbiamo la possibilità di rafforzare la nostra partnership, una condizione imprescindibile per realizzare anche tutti gli altri Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Si è detto che non ci sarà ripresa se non si cambiano le fondamenta della disuguaglianza di genere, affrontandola anche nella sua più nefasta espressione: la violenza di genere”.
Mauro Ghirotti, direttore Centro America e Caraibi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo AICS, ha portato i saluti istituzionali ricordando “l’importanza e la trasversalità della questione di genere, presente in tutti i programmi della cooperazione italiana”.
A confrontarsi su esperienze e politiche per una ripresa economica in una prospettiva inclusiva e di genere sono stati Sarah Cordero, segretaria Socio-Economica di IILA, che ha presentato le basi concettuali del Foro; Ana Elena Badilla, rappresentante di ONU Mujeres per El Salvador e Ecuador, che ha illustrato il contesto dell’alleanza globale per le cure. A condividere la politica sociale integrale del SISCA è stata Anita Araceli Zetina, segretaria generale della SISCA; Natalia Moreno, leder tecnica del Sistema distrettuale di Cure di Bogotá, ha approfondito il tema dell’articolazione pubblico–privato nei sistema distrettuali di cure.
Infine, il contributo di Ximena Concha, direttrice esecutiva del Centro Interdisciplinare di Politiche Pubbliche dell’Università cilena "A. Hurtado", ha delineato il percorso seguito in Cile per la certificazione delle competenze lavorative trasversali.
Francesco Chiodi, coordinatore del Programma IILA della UE Eurosocial, ha concluso il dibattito rilevando che “l’Accordo tra IILA e ONU Mujeres consolida un’amicizia ed un cammino comune di azioni concrete. Quando inizia un nuovo periodo si riconsiderano i fondamentali per preparare una nuova tappa, è il momento di mettere i sistemi di assistenza e cura al centro; l’agenda di genere è anche un’agenda di politiche pubbliche sui sistemi di cura e assistenza, sui sistemi di protezione sociale ed un’agenda per il mercato del lavoro: dobbiamo includere i sistemi di cure nella pianificazione economica”.
L’evento ha ribadito come una prospettiva di genere multidimensionale sia centrale per una ripresa economica inclusiva e quindi sostenibile e in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Mettere in campo soluzioni che garantiscano i diritti delle persone che necessitano di cure, nonché i diritti delle persone che forniscono tali cure è un contributo importante per accelerare il passo verso la giustizia economica, climatica e di genere, a sua volta pilastri per il rafforzamento della pace, della democrazia e dello sviluppo nella regione centroamericana come nel resto del mondo.


Fonte: IILA
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