05 Maggio 2024
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IIC Parigi: i misteri della Puglia fra storia e tradizioni

22-09-2022 08:03 - Arte, cultura, turismo
GD - Parigi, 22 set. 22 - I misteri della Puglia fra storia e tradizioni a Parigi all'Istituto di Cultura Italiana. Una delle Regioni italiane più ricercate dal turismo internazionale in questi ultimi anni troneggia infatti nella mostra “APULIA. Mystères des Pouilles entre terre, pierres et mer” all'Istituto italiano di Cultura di Parigi aperta fino al 28 settembre che la celebra come la Regione più dinamica del Sud Italia. Quattro sezioni e decine di opere di fotografi ne offrono uno spaccato dinamico e colto anche in funzione del destagionalizzare i flussi turistici.
L'allestimento è stato curato dalla storica dell'arte Francesca Marocchino che si è avvalsa di un Comitato scientifico, e tutti si sono adoperati per rappresentare in modo diverso dai soliti stereotipi il cosiddetto talon de la botte (Tacco dello Stivale).
Un'operazione certamente “eco” perché andando a Parigi la Puglia tenta anche di destagionalizzare il turismo e far capire che il territorio marino o interno può e deve essere vissuto 365 giorni l'anno. Sette sono i musei pugliesi partecipanti: Museo Archeologico Nazionale di Taranto; Museo Castello Svevo di Bari; Museo Archeologico – Fondazione De Palo-Ungaro di Bitonto; Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia; Museo Sigismondo Castromediano di Lecce; Museo Archeologico Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia; Collezione privata Jatta di Ruvo di Puglia.
All'esposizione museale si sono aggiunti i fotografi Gabriele Torsello (Kash), Domenico Fioriello, Paolo Azzella, Lorenzo Scaraggi, Nicola e Giorgio Amato; gli artisti plastici Lino Sivilli e Francesco Schiavulli; Giovanni Bozzi. Una squadra nutrita che vorrà onorare anche quella vecchia definizione di “California del Sud”. “APULIA. Mystères des Pouilles entre terre, pierres et mer” (I misteri della Puglia tra terra, sassi e mare) in corso all'Istituto Italiano di Cultura a Parigi, terra di grande attrattiva situata tra il mar Adriatico e il mar Ionio offre l'autenticità di coste arricchite da siti archeologici di grande fascino, non ancora musealizzati, o come i prorompenti sapori e profumi della sua gastronomia, tanto antica quanto sapiente espressione di preziose e raffinate produzioni. Un'iniziativa alla quale prendono parte sette dei principali musei della regione, per scoprire i misteri di questa regione e grazie agli oggetti esposti decifrare il fascino esercitato da questa terra così speciale.
Tre sezioni sveleranno così al pubblico francese opere mai esposte in Francia e monumenti ancora sconosciuti. Nella Sezione archeologica / IV-III sec. A. C. sono stati riuniti una ventina di pezzi archeologici eccezionali, selezionati da un archeologo, per rievocare questo antico passato durante il quale fu parte dell'Italia meridionale quale colonia attica sotto il nome di "Magna Græcia".
Tra i reperti ci sono vasi a figure rosse provenienti, in particolare, dalla famosa collezione Jatta di Ruvo di Puglia, come ad esempio l'anfora rappresentante la storia di Antigone, la famosa rhytà, le coppe, gli zoomorfi, ambitissimi dai ricchi collezionisti del XIX secolo; il bellissimo vaso con volto femminile della collezione di Canosa, gli acrobati del Museo MarTa di Taranto, la raffinata produzione di Gnathia de la Fondazione De Palo-Ungaro e ancora pezzi dal Museo Ribrezzo di Brindisi e il Museo Castromediano di Lecce. Ognuno di questi oggetti testimonia l'estrema raffinatezza di questa civiltà, la sua pratica dei piaceri, l'importanza data al culto dei morti, la particolarità dell'arte della ceramica che raggiunse il suo apice in questo periodo.

Carlo Franza


Fonte: Carlo Franza
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