05 Maggio 2024
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IIC Mosca: mostra “Le Automobili di Nuccio Bertone-Cento Anni di Stile Italiano”

10-08-2021 16:04 - Arte, cultura, turismo
GD - Mosca, 10 ago. 21 - Il 12 agosto, nel nuovo spazio museale ed espositivo di Mosca, il Museo GON - Garage per Scopi Speciali a VDNKh, aprirà una mostra dedicata al design automobilistico italiano e uno dei suoi più brillanti rappresentanti - la carrozzeria Bertone.
Il Museo GON è il più moderno museo automobilistico di Mosca, è stato inaugurato nel 2021 in onore del centenario del Garage per Scopi Speciali del Servizio di Sicurezza Federale della Federazione Russa.
Il Museo è il principale custode della storia della leggendaria divisione, la cui storia risale al Garage di Sua Maestà Imperiale, creato da Nikola II all’inizio del XX secolo.
La mostra è un tributo al design automobilistico italiano attraverso uno dei più importanti artefici della storia del design dell'automotive iniziata nel lontano 1921. In oltre un secolo di attività la carrozzeria torinese Bertone ha firmato modelli entrati nella storia dell’automobile e del design, dagli albori delle prime vetture con Giovanni Bertone, fondatore della Bertone, alla storia dell’eccellenza, dell’esplorazione creativa e dell’evoluzione delle concept cars volute da Nuccio Bertone.
Una attività sempre caratterizzata da uno stile esclusivo e nuove tecnologie. Ogni esemplare è l’incarnazione dell’immaginazione e della libertà dei designer che hanno operato con Nuccio, liberi dalla contaminazione commerciale e dalla costrizione ingegneristica, ideando modelli che hanno identificato passaggi importanti nel concetto di automobile come oggetto particolare e affascinante, divenendone alcuni modelli veri oggetti d’arte come è stato riconosciuto per prima alla Lamborghini Miuraesposta al MOMA di New York.
Nuccio Bertone e i suoi designer hanno saputo immaginare l’auto e la sua architettura attingendo come i grandi maestri scultori a linee, forme e volumi, un insieme perfetto che a reso le loro creazioni destinate ad essere debitamente apprezzate non solo dagli esperti del settore, ma da chiunque sia ricettivo allo spirito della bellezza e dell’arte. La cultura italiana è inconcepibile senza questa nozione, l’aura di eccezionalità irradiata dall’arte italiana è divenuta parte integrante del design industriale italiano. Marchi come Alfa Romeo, Ferrari, Lancia, Lamborghini e Maserati, sono sinonimo di gusto e stile impeccabili in tutto il mondo, alcuni di loro da più di un secolo.
La mostra, curata dal noto architetto Enzo Fornaro organizzatore e curatore di numerose esposizioni d’arte e design internazionale, racconta la storia di quella che è stata una importante realtà creativa e industriale, attraverso un percorso che ha nel cuore dell’allestimento la presenza di alcuni modelli di coupè, realizzati tra gli anni 50 del secolo scorso e il 2012, anno del centenario della Bertone.
Le coupè esposte considerando gli anni in cui sono state ideate, hanno forme e linee inusuali e proiettate nel futuro, nelle quali c’è oltre la ricerca del nuovo un vero messaggio estetico, come ad esempio è stata l’Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1954 disegnata da Mario Boano e Franco Scaglione, determinando il punto di partenza del design dell’auto coupè moderna negli anni della rinascita economica. Un rapporto di collaborazione quello tra Bertone e Alfa Romeo che ha prodotto alcuni delle automobili coupè più interessanti ed emozionanti, ne è testimone in mostra un altro modello, la Alfa Romeo Montreal disegnata da Marcello Gandini, presentata come dream car all’Esposizione Universale di Montreal del 1967, venendo definita “la massima aspirazione dell’uomo in campo automobilistico”.
Un altro meraviglioso sodalizio è stato anche quello di Bertone con Lamborghini, una storia diventata leggenda di design e tecnica, con modelli che hanno conquistato tutto il mondo. A testimonianza di questo particolare ingegno creativo, nel percorso espositivo troviamo la Lamborghini Espada, un altro progetto di Gandini del 1968, una interpretazione di stile molto particolare di una coupè dalle abbondanti dimensioni, ideata per trasportare con tutti i confort quattro persone che le riviste di moda dell’epoca definivano “un salotto di gran lusso che corre a 250 all’ora”.
Chiude il percorso espositivo dei veicoli, la concept car Nuccio, creata per celebrare il centenario della Bertone e presentata al Salone dell’Automobile di Ginevra nel 2012, purtroppo senza più la presenza di Nuccio Bertone, deceduto nel 1997. Una avveniristica vettura disegnata da Michael Robinson che riassume tutta la storia progettuale della Bertone, giunta al traguardo dei cento anni di storia, ma che è il frutto del passato progettuale insegnato da Nuccio e proiettato al futuro.
In mostra tra le vetture c’è anche un simbolo che rappresenta come si disegnavano e si realizzavano materialmente le forme delle carrozzerie, nel passaggio dal disegno alla lamiera che definiva i vari elementi esterni della carrozzeria. Si tratta del modello denominato in gergo “Mascherone”, utilizzato per la creazione della coupè Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1953. Un importante emblema donato dallo stesso Nuccio Bertone al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.
Queste vetture caratterizzate da stile esclusivo e nuove tecnologie, per i tempi in cui furnoprogettate, rappresentano altrettanti concetti del design automobilistico, sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale e tecnologico. Ciascuno di essi contiene infatti alcuni elementi che oggi troviamo persino nei modelli di serie, ma che all’epoca rappresentavano innovazioni visionarie.
I modelli in mostra provengono dalle collezioni del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (uno tra i più importati musei, inserito al 35° posto nella lista dei cinquanta musei più belli del mondo), altri veicoli dal Museo Bonfanti Mivar di Bassano del Grappa e dall’importante collezionista di autovetture, modelli unici Corrado Lopresto e altri collezionisti quali Livon e Vianello.
Il percorso espositivo contempla e supporta la mostra con un’ampia raccolta di disegni e fotografie che permettono di ripercorrere l’impressionante viaggio del design automobilistico italiano compiuto dalla Bertone in oltre cento anni di attività.
In mostra anche un prezioso ritratto di Nuccio Bertone fatto da Giorgetto Giugiaro messo a disposizione dalla Fondazione Nuccio Bertone, a ricordo dell'insegnamento che Bertone ha trasmesso all'epoca al giovane Giugiaro, così come a tutti gli altri designer che sono stati in Bertone.
Completano questa superba esposizione alcuni disegni provenienti dall'Archivio di Stato italiano e facenti parte dello storico Archivio Bertone, come i “Figurini” che accompagnavano la presentazione dei nuovi modelli e i disegni di progettazione. Alcuni ricordi speciali legati alle gare automobilistiche, per le quali Bertone ha progettato modelli di grandissimo successo, primo fra tutti la mitica Lancia Stratos.
Il design non si ferma solo alle silhouettes delle vetture ma è presente in molti settori, gli appassionati dello sport automobilistico avranno l’emozione di ammirare le tute con cui i celebri piloti Munari e Mannucci hanno trionfato nei rally di Montecarlo con la mitica Lancia Stratos disegnata da Gandini e la tuta di Giorgio Pianta vittorioso con la Fiat 131 Abarth (design Bertone).
Un ulteriore elemento di design sempre made in Bertone chiude la mostra, è il simpatico scooter Innocenti Lambretta Lui, nato dalla matita di Marcello Gandini nel 1968, ideato per i giovani utenti della strada, protagonisti di quella nuova era in cui la popolazione dei giovani divenne una voce importante della società mondiale.
Nell’esposizione ci sarà anche una sezione dedicata alla permanenza di Nuccio Bertone a Mosca in occasione della mostra “AutotecnicaItalia 79”. Per l’URSS, quello era stato un avvenimento importante, un vero miniautosalone delle “fuoriserie”, il cui senso principale era mostrare le possibilità esclusive e la fantasia senza limiti delle ditte italiane che costruiscono le carrozzerie. Nei margini di quella mostra il Signor Bertone aveva tenuto una conferenza dal titolo: “Automobile e Design. I motivi del successo delle automobili italiane sui mercati internazionali” e inoltrerilasciò un’intervista al famoso giornalista e storico sovietico Lef Shugurov.

Fonte: Redazione
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