05 Maggio 2024
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IIC Madrid: per ARCOmadrid 2024 presenta arte sonora Italiana

28-02-2024 18:43 - Arte, cultura, turismo
GD - Madrid, 28 feb. 24 - In occasione di ARCOmadrid 2024, l'Istituto Italiano di Cultura di Madrid presenta per la prima volta all'estero una mostra dedicata all'arte sonora italiana contemporanea: Materia sonora, a cura del collettivo SONRO. Dal 9 marzo al 27 aprile, l'Istituto Italiano di Cultura di Madrid presenta Materia Sonora: la prima mostra dedicata all'arte sonora italiana contemporanea realizzata fuori dall'Italia;
Nata come pratica sperimentale - con radici che risalgono all'avanguardia futurista - l'arte sonora si sta sempre più imponendo come forma espressiva artistica contemporanea per la straordinaria vitalità, la continua ricerca, l'interrelazione con le nuove tecnologie e per la dimensione “avvolgente” dell'ascolto, che immerge lo spettatore in un flusso continuo, provocando nuove percezioni sensoriali.
Materia Sonora esplora quest'espressione attraverso il lavoro di artiste e artisti italiani attivi negli ultimi quindici anni, appartenenti a generazioni diverse, affiancando nomi rappresentati da gallerie storiche a percorsi indipendenti, tracciando così una prima e significativa ricognizione su una scena italiana molto attiva ma finora non formalizzata.
Tratto comune degli artisti in mostra è l'uso del suono per scolpire lo spazio: il percorso espositivo unisce installazioni imponenti a opere site-specific, appositamente studiate per dialogare con gli spazi seicenteschi dell'Istituto Italiano di Cultura di Madrid.
“Siamo molto orgogliosi di presentare per la prima volta all'estero una mostra di arte sonora italiana contemporanea, proprio qui a Madrid, nei suggestivi spazi del nostro Istituto che, in alcuni casi, hanno ispirato la creazione delle opere in esposizione” - dichiara la Direttrice Marialuisa Pappalardo - “Da sempre, l'Istituto Italiano di Cultura di Madrid è particolarmente attento alle nuove tendenze artistiche e alle nuove contaminazioni dell'arte contemporanea. In questo caso, le nostre sale si riempiono di arte sonora, un'arte sempre in movimento la cui vitalità risiede proprio nella natura sfuggente, immateriale e trasversale del suono”.
Materia Sonora è concepita come un viaggio attraverso suoni che rimandano a realtà e dimensioni diverse: i respiri, i vagiti, la parola, le urla e i fischi, e ancora le onde del mare e il crepitio della pioggia. In questo percorso, con una sorprendente incursione nello spazio esterno pubblico, nel pieno centro storico di Madrid, il visitatore è spesso chiamato a un coinvolgimento in prima persona, per “attivare” l'opera d'arte di cui diventa parte.
La ricerca di Daniela Cattivelli, artista e compositrice, è orientata alla realizzazione di progetti interdisciplinari e all'osservazione di “contesti sonori”, ovvero ambiti in cui il “fatto musicale” è fortemente allacciato a una pratica, a una funzione, a un ambiente culturale.
Ramona Ponzini, compositrice, curatrice e iamatologa, si distingue per una pratica ibrida, che mescola processi sonori – la composizione, il field recording – con pratiche ripresedalla letteratura – il cut-up – e dall'arte visiva, nella realizzazione di collage sonori.
Altrettanto trasversale è la ricerca di Nina Carini, che analizza il suono in lavori legati al linguaggio, indagandone le forme primarie e poetiche al di là della codificazione culturale.
La poesia è elemento comune anche all'opera di Daniele Di Girolamo, le cui installazioni rimandano alle relazioni umane attraverso associazioni libere di materiali e suoni, che creano una sensazione di ambiguità, evocando le pratiche sociali senza descriverle. Nel lavoro di Diana Sonetto il suono o rumore è legato alla sua indagine su temi legati al sud globale e allo spostamento dei corpi nello spazio geografico.
Michele Spanghero realizza sculture sonore che hanno al centro temi quali il vuoto, il riverbero, il silenzio, spesso associati alla musica classica, alle sue composizioni e ai suoi strumenti.
Roberto Pugliese, compositore e artista, riprende il linguaggio dell'arte cinetica e della musica, creando strumenti che agiscono sulle percezioni sensoriali del pubblico.
L'ascolto della profondità della natura, il dare suono a ciò che è invisibile è al centro della ricerca di Alessandro Sciaraffa, autore di sculture e installazioni che giocano sul senso di meraviglia e di coinvolgimento attraverso dispositivi tecnologici che coinvolgono in prima persona l'osservatore.
La partecipazione del fruitore caratterizza anche la pratica di Marzio Zorio e Matteo Vettorello che si accomunano per una ricerca sull'interazione tra umano e ambiente.
Marzio Zorio si concentra sulla creazione di installazioni di grandi dimensioni che indagano le proprietà spaziali del suono e la sua percezione, quale fatto storico e culturale. Nel lavoro di Matteo Vettorello è invece fondamentale l'uso della voce, che permette al fruitore di interagire con dispositivi capaci di quantificare stati d'animo per definizione non misurabili, legati all'empatia con l'altro.
Materia Sonora è prodotta dall'Istituto Italiano di Cultura di Madrid, sotto l'egida dell'Ambasciata d'Italia in Spagna.
Materia Sonora è curata dal collettivo SONRO, acronimo di Suono Ogni Notte nel Rovescio dei miei Occhi; è attualmente composto da Sara d'Alessandro Manozzo, Edi Guerzoni e Marzio Zorio, con la collaborazione di Letizia Giardini. SONRO è impegnato in un progetto di ricerca e divulgazione dedicato ad artiste e artisti italiani che utilizzano il suono nei loro metodi e nella loro pratica. Fra i primi progetti di SONRO vi è la serie di podcast con interviste in cui artisti sonori raccontano il proprio lavoro, affrontano temi tecnici e propongono l'ascolto delle proprie opere. La ricerca di SONRO si rivolge alla costituzione di un archivio sull'arte contemporanea legata al suono in Italia.


Fonte: Redazione
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