05 Maggio 2024
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IIC Madrid: Attanasio con “Mimetica. Riflessi e rifrazioni ceramiche”

15-02-2024 10:16 - Arte, cultura, turismo
GD – Madrid, 15 feb. 24 – “Mimetica. Riflessi e rifrazioni ceramiche” è la prima mostra in Spagna del designer italiano Andrea Anastasio, che si potrà visitare nella sede dell'Istituto Italiano di Cultura di Madrid, fino al 2 marzo.
La mostra raccoglie una selezione di lavori in ceramica creati per Ceramica Gatti 1928, a partire dal 2018, anno in cui Anastasio è stato nominato direttore artistico di questa storica bottega d'arte, insieme a diverse creazioni realizzate per Foscarini. Eccezionalmente, sono esposte tre ceramiche di lustro metallico del medioevo persiano provenienti dalla collezione del Museo d'Arte Orientale di Torino.
La mostra è organizzata dall'Istituto Italiano di Cultura di Madrid in collaborazione con Ceramica Gatti 1928, Foscarini e il MAO di Torino, sotto l'egida dell'Ambasciata d'Italia.
In occasione del Madrid Design Festival 2024, l'Istituto Italiano di Cultura di Madrid ha inaugurato “Mimetica. Riflessi e rifrazioni ceramiche”, la prima mostra in Spagna del designer e artista italiano Andrea Anastasio, organizzata dall'Istituto in collaborazione con Ceramica Gatti 1928, Foscarini e il Museo d'Arte Orientale di Torino, sotto l'egida dell'Ambasciata d'Italia a Madrid.
All'evento di apertura, introdotto dalla direttrice dell'IIC di Madrid, Marialuisa Pappalardo, erano presenti Andrea Anastasio; Roberto Nocella, primo consigliere dell'Ambasciata d'Italia in Spagna; Davide Quadrio, direttore del MAO di Torino, e Matteo Urbinati di Foscarini.
“Da sempre l'Istituto Italiano di Cultura di Madrid è attento nel presentare in Spagna le eccellenze italiane nel settore artistico e delle industrie culturali e creative”, ha dichiarato Marialuisa Pappalardo. “Siamo davvero orgogliosi di essere riusciti a realizzare qui in Istituto la prima mostra in Spagna di Andrea Anastasio, un artista autentico, portatore di una visione antropologica del design, che ha fatto della sua esperienza e della sua infinita curiosità per la vita e per l'essere umano la base della sua creazione".
In un suggestivo percorso espositivo che, con protagonista la ceramica, scorre in linea continua tra passato e presente e si pone in dialogo con le bellissime sale dell'Istituto, “Mimetica. Riflessi e rifrazioni ceramiche” raccoglie alcune serie di opere in ceramica che Andrea Anastasio ha realizzato per Ceramica Gatti 1928 dal 2018, anno in cui viene nominato direttore artistico della storica bottega d'arte di Faenza (Italia).
I lavori e le ricerche esposti fanno tesoro dell'archivio della bottega, andando alla ricerca di un repertorio di forme e materiali che ha attraversato i decenni. “La Bottega Gatti è stata per me un incontro straordinario: con quasi 100 anni di storia, porta con sé la preziosità dei segni di generazioni di artisti, dai Futuristi a Ontani, facendomi dono di un'esperienza etica ed estetica molto forte”, ha dichiarato Andrea Anastasio.
Ponendosi in ascolto di questo archivio e interrogandolo rispetto al nostro presente, l'autore ha cercato di rinvenire quei momenti della storia delle arti decorative che potessero oggi risultare significativi, come occasione di riflessione e confronto su una serie di tematiche sempre più centrali nel suo lavoro: il rapporto tra tradizione e modernità, la manifestazione formale del trauma, la fragilità come risorsa poetica e l'esplorazione delle forme del passato come modo di esistere nel proprio tempo. “La tradizione non è mai stata statica”, ha commentato Andrea Anastasio, sottolineando che “la tradizione è contemporaneità, perché si fa e si trasforma in continuazione”.
Il risultato di queste ricerche, realizzate negli ultimi 6 anni, è presentato nei 3 spazi espositivi dell'Istituto Italiano di Cultura di Madrid. Nella Sala Belvedere si alternano i Volpedo, antiche forme di versato i e vasi della tradizione popolare italiana; gli Intervalli, narrazioni non lineari tratte da pannelli ornamentali dedicati alle cacce, alle stagioni e ai santi. Le Auree, vasi da pavimento per far rispecchiare i fiori in ombre altrui, gli Esodi che creano altre nature, possibili utopie animali. Le Trottole, che del gioco fanno ragione di esistere e trionfo del colore e i Battuti, che celebrano le impronte delle mani sull'argilla.
Nella Sala degli Specchi, tre ceramiche a lustro metallico del medioevo persiano, provenienti dalla collezione del Museo di Arte Orientale di Torino fanno da divinità protettrici ai Crateri e ai Riflessi di Alta Quota, in un dialogo tra passato e presente che Davide Quadrio, direttore del MAO, ha definito come un “gesto che lega il tempo di una tradizione lontana alla contemporaneità e conferma che le frontiere culturali, da sempre, sono liquide”.
Nella Sala Bianca troviamo la ricerca ceramica realizzata per Foscarini, dove la sperimentazione e la pratica artistica si fanno lampada, declinando una relazione che dalla notte dei tempi sposa argilla e luce. Fregio, lampada da sospensione e da parete, Intervallo che porta l'edicola urbana dei vicoli napoletani nel mondo delle emozioni e del fare domestico; e Battiti, dove animali e saette luminose raccontano di altre creazioni, di altre narrazioni, presentato da Foscarini nel Fuori salone de 2022.
La mostra, aperta al pubblico fino al 2 marzo all'Istituto Italiano di Cultura di Madrid è corredata anche dai lavori Light Thread, 20 lampade realizzate dagli studenti della Escuela Técnica Superior de Arquitectura dell'Università di Navarra a Pamplona, durante il laboratorio didattico tenuto da Andrea Anastasio nel secondo semestre del 2023, grazie a un accordo di collaborazione tra la prestigiosa Università spagnola e l'Istituto Italiano di Cultura di Madrid.
Foto di Matteo Rovella


Fonte: Redazione
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