05 Maggio 2024
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IIC Amsterdam: 2º incontro ciclo “Inizi Continui”

05-10-2023 07:38 - Arte, cultura, turismo
GD - Amsterdam, 5 ott. 23 - L'Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam presenta il secondo incontro del ciclo “Inizi Continui”. L'evento è in programma il 13 ottobre, alle ore 18.00.
Si tratta di una serie di incontri curati da Studio Ossidiana e Martina Muzi. Inizi Continui, il titolo che abbiamo voluto dare a questa giornata e agli incontri che la seguiranno, é il modo in cui vorremmo parlare di design oggi: un lavoro di dialogo e traduzioni, in cui il progetto diventa lingua comune tra autori e conoscenze diverse. Verbo oltre che oggetto, il design lega persone e materiali, lavoro e idee, non produce solo oggetti ma conoscenza e relazioni.
Questa serata esplorerà la relazione tra design e confini, movimento e inquinamento tramite le presentazioni della designer e artista Giuditta Vendrame, che racconterà una serie di interventi, ricerche e performance che parlano di cittadinanza, mobilità e politica, tramite canti folkloristici, installazioni e mappe; mentre la designer Gaia D'Arrigo presenterà una ricerca performativa, materiale e narrativa che esplora le tossine nascoste nei paesaggi urbani tramite una creatura antropico-mitologica, il Ciuccianebbia, un soggetto ibrido milanese che vaga nella nebbia campionando smog.
Sul finale saranno offerti “smoggy drinks” preparati da Gaia d'Arrigo.
Questo incontro, inoltre, si svolge in concomitanza con la Giornata del Contemporaneo. Per questa occasione l'Istituto presenta l'opera Mind the Gap, realizzata dall'artista Paolo Puddu e prestata dal Madre Museo d'arte contemporanea di Napoli. Si tratta del progetto vincitore dell'avviso pubblico “Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere” Sezione Under 35, promosso dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
L'opera nasce all'indomani dell'espandersi della pandemia di Covid-19 come riflessione sulle difficoltà affrontate dalle persone con disabilità visiva a gestire il distanziamento sociale, persone per le quali il contatto fisico con la realtà è una necessità primaria. La scultura è una transenna in acciaio inox caratterizzata dalla presenza della seguente poesia scolpita in codice braille in inglese: “I don't remember the distance where our eyes touched, but the time it took to draw that line on the horizon. I remember our stretched bodies, like vectors looking for a contact: my hand intent on writing to you, yours ready to read me. I don't remember the distance where our eyes touched, but the time it took them to elude this space”.
“Non ricordo la distanza nella quale i nostri occhi si toccarono, ma il tempo che impiegarono per disegnare quella linea all'orizzonte. Ricordo i nostri corpi tesi, come vettori alla ricerca di un contatto: la mia mano intenta a scriverti, la tua disposta a leggermi. Non ricordo la distanza nella quale i nostri occhi si toccarono, ma il tempo che impiegarono per sottrarsi a questo spazio”.
La serata si svolgerà in lingua inglese.
Ingresso libero con prenotazione.


Fonte: Redazione
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