05 Maggio 2024
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Huella de Roma: mostra in Spagna al Museo delle Belle Arti di Valencia

26-12-2023 09:26 - Arte, cultura, turismo
GD - Valencia; 26 dic. 23 - L'impronta di Roma. Mostra in Spagna al Museo delle Belle Arti di Valencia. Questo progetto celebra i 150 anni di storia dell'istituzione da quando, l'8 agosto 1873, il governo della Prima Repubblica spagnola pubblicò nella Gazzetta di Madrid il decreto di creazione e il primo regolamento della Scuola Spagnola di Belle Arti di Roma, che poco dopo sarebbe stata ribattezzata Accademia Spagnola di Belle Arti di Roma. Fin dall'inizio, l'obiettivo è stato quello di sostenere la formazione artistica dando sostegno ufficiale alla storica presenza di creatori spagnoli a Roma, una città il cui impatto culturale rimane in pieno vigore anche quando Parigi, Berlino, Vienna, Londra o New York emergono come altre possibili riferimenti.
Da allora, per l'Accademia sono passati artisti e intellettuali di rilievo, sia come direttori, sia come pensionati o come borsisti, strutturando una comunità nella quale sono state prodotte opere che oggi fanno parte del patrimonio artistico del Paese. In questo senso, l'insieme delle opere prestate per questa mostra dimostra la vasta diffusione del patrimonio realizzato a Roma nelle principali istituzioni culturali del territorio nonché in numerose collezioni private. L'Impronta di Roma rivela il significato e la rilevanza dei contributi dell'istituzione alla cultura spagnola ed europea. La selezione di brani qui presentata, solo una delle tante selezioni possibili, aggiunge esempi delle diverse sfaccettature creative e investigative presenti nel lavoro dei residenti, ed è accompagnata da materiale documentario in gran parte proveniente dall'archivio stesso dell'Accademia, a cui si aggiungono set provenienti da privati. le raccolte vengono unite.
Da tutto ciò risulta un racconto nuovo, alternativo a quello tradizionale, sia della storia dell'Accademia che, per estensione, dell'arte moderna e contemporanea in Spagna. In esso si mescolano tempi, generazioni e tecniche e si combinano temi chiave come la rivendicazione del magnetismo di Roma, città in cui tutte le epoche convivono; il fascino del viaggio in terre lontane, ma anche del viaggio interiore; l'evoluzione del territorio dell'arte e del pensiero; lo stimolo e la sfida della convivenza in un luogo ricco di possibilità e, soprattutto, la capacità trasformativa di menti creative interessanti che l’Accademia ha avuto e ha, facendoci intuire un affascinante percorso futuro.
La struttura curatoriale della mostra, che mira a tracciare una lettura sintetica di un secolo e mezzo di storia, si compone di cinque grandi concetti: Faro, Comunità, Roma, Viaggio e Officina che, in una prospettiva attuale, riflette il presente e si basano su un'analisi esaustiva della storia di un'istituzione proiettata nel futuro. Considerato il particolare rapporto storico e attuale tra l’arte valenciana e l’Italia, il Museo di Belle Arti di Valencia, istituzione cruciale nel panorama della cultura nazionale, con crescente visibilità e con una chiara vocazione europea, si è configurato come la sede ideale per ospitare questa esposizione. Ciò è confermato anche dalla qualità dei suoi spazi, delle sue collezioni e del suo ambizioso programma espositivo.
Credito immagine: Luis Berdejo, Corso di disegno. 1935. Olio su tela. Centro Museo Nazionale d'Arte Reina SofíaStazione di polizia: Mª Dolores Jiménez-Blanco I
Immagine: Luis Berdejo, lezione di disegno. 1935. Olio su tela, 301 x 240,5 cm. Centro Museo Nazionale d'Arte Reina Sofía
Artisti partecipanti: Darío Álvarez Basso, Fernando Álvarez de Sotomayor, José Ramón Anda, Ángel Andrade y Blázquez, Irene de Andrés, Paula Anta, Sergio Arribas, Juan Baraja, Itziar Barrio, Vicente Beltrán Grimal, Manuel Benedito Vives, José Benlliure Gil, Mariano Benlliure Gil, José Benlliure Ortiz, Luis Berdejo, Carla Berrocal, David Bestué, Venancio Blanco, Alan Carrasco, Francisco Javier Carvajal, José Casado del Alisal, Eduardo Chicharro Agüera, Eduardo Chicharro Briones, Irene Clementine Ortega, Félix de la Concha, Jorge Conde , Miguel Cuba, Joaquín Donaire, Pepe Espaliú, Hermenegildo Estevan, Antonio Flórez Urdapilleta, Pedro G. Romero, Clara Gangutia, José María García de Paredes, Fernando García Mercadal, Balbino Giner García, Yeyei Gómez, Clara González Ortega, Begoña Goyenetxea, Isaías Griñolo, José Guerrero (1914-1991), José Guerrero, José Ignacio Hervada, Miki Leal, Jana Leo, Almudena Lobera, Eduardo López Arigita, Rogelio López Cuenca, Francisco López Hernández, Martín López Lam, Los Bravú, Sigfrido Martín Begué, Clara Montoya, José Moreno Carbonero, Emilio Moya Lledós, Blanca Muñoz, Antonio Muñoz Degraín, Sonia Navarro Peralta, Antonio Ortiz Echagüe, María de Pablos Cerezo, Vicente Palmaroli, María Teresa Peña Echeveste, Enrique Pérez Comendador, Guillermo Pérez Villalta, Ignacio Pinazo Camarlench, Txuspo Poyo, Gregorio Prieto, Isabel Quintanilla, Elena del Rivero, Brais Rodríguez, Beatriz Ruibal, Medardo Sanmartí y Agulló, Antonia Santolaya, Enrique Simonet, Joaquín Sorolla Bastida, Arturo Souto, Anna Talens, Francisco Toledo Sánchez, Joaquín Valverde, Joaquín Vaquero Palacios, Ramón Vázquez Molezún, Elo Vega, Santiago Ydáñez, Antonio Zarco Fortes, Begoña Zubero.

Carlo Franza
Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea


Fonte: Carlo Franza
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