05 Maggio 2024
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Haiti: amb. Gatto (UE) costretto a fuggire per sicurezza

12-03-2024 12:10 - Ambasciate
Amb. Stefano Gatto Amb. Stefano Gatto
GD - Port-au-Prince, 12 mar. 24 - L'ambasciatore UE ad Haiti l'italiano Stefano Gatto è stato costretto ad abbandonare Haiti per motivi di sicurezza. La delegazione diplomatica europea, composta da 10 persone, è riuscita a lasciare indenne il Paese.
L'amb. Gatto, senese, nella sua carriera è stato impegnato in tantissimi paesi del mondo. Molti anche con gravi criticità. Mai era stato costretto a fuggire, insieme a tutti i diplomatici, per ragioni di sicurezza. È avvenuto ad Haiti, dove la delegazione dell’Unione Europea è stata costretta a chiudere temporaneamente i propri uffici e a lasciare il Paese. Impossibile garantire la sicurezza in presenza di una guerra civile che nell’ultimo anno ha portato alla morte di quasi 5mila persone.
Il 3 marzo il primo ministro haitiano ha decretato il coprifuoco su tutto il Dipartimento Ovest del Paese “a causa del deterioramento della sicurezza, in particolare nell’area metropolitana di Port-au-Prince, caratterizzata da atti criminali sempre più violenti perpetrati da bande armate, che provocano massicci spostamenti di popolazione e consistono in particolare in rapimenti e omicidi di cittadini pacifici, violenza contro donne e bambini, saccheggi e furti di beni pubblici e privati”.
Impossibile per l’Unione Europea garantire la sicurezza del proprio personale.
Come ha spiegato l'amb. Gatto “la situazione è in effetti preoccupante. In attesa dell’arrivo della missione internazionale, prevista tra qualche settimana, le gangs stanno attaccando contemporaneamente in più punti la polizia. E stanno distruggendo i commissariati per acquisire il massimo potere territoriale prima del loro arrivo. E per costringere il primo ministro provvisorio, che deve rientrare dall’estero, a dimettersi o a non poter atterrare. Per questo tengono sotto attacco l’aeroporto, i quartieri generali della polizia che gli sono accanto e il porto, dove hanno fatto saltare la fornitura elettrica per danneggiare i containers di cibo. Le gangs hanno occupato la prigione centrale e liberato tutti i reclusi, quasi tutti loro membri, rafforzando ulteriormente il loro vantaggio di fuoco sulla polizia. Siccome la via dell’aeroporto, ove i voli sono in parte sospesi, è la più pericolosa, non c’è via d’uscita dalla città per il momento. Le vie terrestri sono inaccessibili da due anni a questa parte”.



Fonte: Redazione
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