Globi d’oro: Marco Bellocchio “pigliatutto”, premio speciale a Malkovic
06-07-2023 10:15 - Arte, cultura, turismo
John Malkovic
GD - Roma, 6 lug. 23 - Il regista Marco Bellocchio pigliatutto ai Globi d’oro 2023, il premio cinematografico attribuito dai corrispondenti esteri in Italia la cui cerimonia di premiazione si è svolta nella cornice suggestiva di Villa Massimo, messa a disposizione dall’Istituto di Cultura Tedesco. Bellocchio, già premiato ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento, ha vinto i Globi d’oro per per la serie “Esterno notte” e per il miglior film, “Rapito”.
La giuria ha assegnato il suo premio speciale all’attore americano John Malkovic, che ha sottolineato i suoi stretti rapporti con il mondo del cinema italiano (“Ho lavorato con grandi registi come Michelangelo Antonioni, Bernardo Bertolucci, Paolo Sorrentino e con Marcello Mastroianni”, ha detto) e ricordato che fu proprio un regista italiano Antonioni a scritturarlo per la prima volta nel 1983.
Roberto Andò ha vinto il premio per la miglior regia con il film “La stranezza”; Beppe Fiorello per l’opera prima “Stranezza d’amuri”; la “migliore promessa” è Saul Nanni per “Brado”; Edoardo Leo è il miglior attore e Pilar Fogliati la migliore attrice.
Fonte: Carlo Rebecchi
La giuria ha assegnato il suo premio speciale all’attore americano John Malkovic, che ha sottolineato i suoi stretti rapporti con il mondo del cinema italiano (“Ho lavorato con grandi registi come Michelangelo Antonioni, Bernardo Bertolucci, Paolo Sorrentino e con Marcello Mastroianni”, ha detto) e ricordato che fu proprio un regista italiano Antonioni a scritturarlo per la prima volta nel 1983.
Roberto Andò ha vinto il premio per la miglior regia con il film “La stranezza”; Beppe Fiorello per l’opera prima “Stranezza d’amuri”; la “migliore promessa” è Saul Nanni per “Brado”; Edoardo Leo è il miglior attore e Pilar Fogliati la migliore attrice.
La giuria ha ricordato Franco Zeffirelli, Gina Lollobrigida e Francesco Nuti, quest’ultimo con un premio alla carriera ritirato dalla figlia.
Fonte: Carlo Rebecchi
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