Gaza: anche ex ambasciatori tra firmatari lettera critica a Mattarella
06-01-2024 12:11 - Ambasciate
Amb. Alberto Bradanini
Amb. Elena Basile
GD – Roma, 6 gen. 24 - Sono oltre 1.500 le firme apposte alla critica lettera inviata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella quale si chiede conto al Capo dello Stato del modo in cui nel suo discorso di fine anno ha affrontato l’attacco militare israeliano in corso a Gaza. E tra i firmatari ci sono pure alcuni ex ambasciatori italiani. Tra questi Alberto Bradanini, già ambasciatore d’Italia a Pechino e a Teheran, che attualmente presiede il Centro Studi sulla Cina contemporanea; Elena Basile, fino alla primavera scorsa a capo dell’ambasciata d’Italia in Belgio e divenuta famosa per le sue prese di posizione filorusse su un quotidiano nazionale con la firma di Ipazia.
Fonte: Redazione
Tra i firmatari ci sono l’ex magistrato e già sindaco di Napoli, Luigi De Magistris; la scrittrice Ginevra Bompiani; l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano.
La lettera indirizzata a Mattarella ha passaggi molto duri e fermi: i massacri di civili provocati dai bombardamenti israeliani vengono definiti un genocidio. “Nelle sue parole”, si legge nel testo, “il genocidio del popolo palestinese in corso è stato ridotto alla reazione israeliana che provoca anche migliaia di vittime civili. Il suo discorso, signor presidente, non è solo un inaccettabile silenzio sul genocidio palestinese in corso, è anche un tradimento della storia italiana e un colpo ai nostri interessi nazionali”.
A proposito dell’ex ambasciatore Bradanini, il suo nome figurava tra i relatori alla discussa “International Peace Conference”, tenutasi in un albergo di Roma il 27 e il 28 ottobre scorsi, un meeting internazionale in cui si affrontavano, tra le altre, anche tesi come lo stop delle sanzioni alla Russia o lo scioglimento della NATO e che tra i presenti ha visto anche un esponente del partito libanese Hezbollah.
La lettera indirizzata a Mattarella ha passaggi molto duri e fermi: i massacri di civili provocati dai bombardamenti israeliani vengono definiti un genocidio. “Nelle sue parole”, si legge nel testo, “il genocidio del popolo palestinese in corso è stato ridotto alla reazione israeliana che provoca anche migliaia di vittime civili. Il suo discorso, signor presidente, non è solo un inaccettabile silenzio sul genocidio palestinese in corso, è anche un tradimento della storia italiana e un colpo ai nostri interessi nazionali”.
A proposito dell’ex ambasciatore Bradanini, il suo nome figurava tra i relatori alla discussa “International Peace Conference”, tenutasi in un albergo di Roma il 27 e il 28 ottobre scorsi, un meeting internazionale in cui si affrontavano, tra le altre, anche tesi come lo stop delle sanzioni alla Russia o lo scioglimento della NATO e che tra i presenti ha visto anche un esponente del partito libanese Hezbollah.
Fonte: Redazione
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