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Gas: riprendono flussi da Libia verso Italia attraverso "Green Stream"

17-02-2022 17:32 - Economia
GD - Tripoli, 17 feb. 22 - (Speciale Libia) - È ripreso oggi il processo di pompaggio del gas libico attraverso il gasdotto “Green Stream” verso l’Italia, dopo il completamento dei lavori di manutenzione durati circa due settimane. Il flusso di gas libico torna gradualmente in Italia, prima del previsto, dopo che i pompaggi si sono fermati a causa dei lavori di manutenzione non programmata per gli impianti del complesso di Mellitah.
La compagnia italiana ha annunciato in precedenza che i flussi di gas libico verso l’Italia sarebbero diminuiti significativamente a partire dal 4 febbraio e avrebbero raggiunto la barriera zero dal 5 febbraio, mentre i lavori di manutenzione sarebbero dovuti proseguire fino al 19 febbraio. Tuttavia, la società ha dichiarato in una nota pubblicata sul sito web del GME (Gestore Mercato Energetico, società pubblica del gruppo GSE), che gestisce il mercato energetico italiano, mercoledì, che i flussi sarebbero ripresi gradualmente dal 17 febbraio.
La ripresa del pompaggio di gas libico ha coinciso con crescenti preoccupazioni per le potenziali ripercussioni di un conflitto tra Russia e Ucraina sull’approvvigionamento di energia per il Vecchio Continente. Libia soddisfa solo una piccola parte del fabbisogno di gas del nostro Paese, stimato solo al 2,5% della domanda giornaliera totale, la maggior parte della quale proviene da Russia ed Algeria.
Il ministro libico del Petrolio e del Gas, Mohamed Aoun, ha confermato che la crisi del gas in Europa supera le capacità della produzione libica, rilevando che il suo Paese non sarebbe in grado di esportare gas nei Paesi europei anche aumentando la sua produzione.
Di tutt’altro avviso, invece, il presidente del consiglio di amministrazione del gigante petrolifero libico NOC, Mustafa Sanallah, ritenendo che il ritorno della compagnia algerina Sonatrach incoraggerebbe entrambe le parti a svolgere un ruolo di stabilizzazione sui mercati energetici internazionali, nonché sulle esportazioni in Europa.
Attraverso il gasdotto "Green Stream" il gas libico prodotto dai giacimenti di Wafa e Bahr Essalam operati da Mellitah Oil & Gas, società operativa compartecipata paritariamente da ENI e NOC, raggiunge l’Italia. Il gasdotto, composto da una linea di 520 chilometri, attraversa il Mar Mediterraneo collegando l’impianto di trattamento di Mellitah sulla costa libica con Gela in Sicilia. La capacità del gasdotto ammonta a circa 8 miliardi di metri cubi all’anno.
Secondo un recente articolo di Bloomberg, che cita il direttore operativo di ENI, Alessandro Puliti, l'ENI è stata una delle prime aziende a esplorare in Libia il petrolio alla fine degli anni ’50. Attualmente pompa circa 400.000 barili al giorno di petrolio e gas, affermandosi come la più grande compagnia energetica straniera attiva nel paese.
In Libia, la società italiana afferma di essere anche impegnata in iniziative volte a garantire la continuazione dell’approvvigionamento di energia elettrica (Sdg 7) attraverso il supporto alla gestione di quattro centrali, alla formazione del personale, allo studio di soluzioni con energia rinnovabile e alla formazione sulla sicurezza degli impianti di fornitura. Secondo quando riferito dalla stessa ENI, sta inoltre contribuendo al miglioramento del settore sanitario (Sdg 3), con interventi di supporto diretto ai presidi sanitari e di formazione del personale medico.


Fonte: Speciale Libia
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