G7: ministro Tajani fa il punto su obiettivi della presidenza Italiana
17-01-2024 16:20 - Farnesina
Antonio Tajani
GD - Roma, 17 gen. 24 - “Vogliamo rafforzare il G7, che ha il ruolo di coordinamento delle democrazie. Abbiamo l’obiettivo di potenziare questa collaborazione. Ci saranno 4 riunioni del G7 di competenza del ministero degli esteri: Capri, Calabria, Pescara e Fiuggi”. Lo ha detto Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, alla conferenza stampa per presentare le priorità relative ai filoni di attività del G7 di competenza della Farnesina.
“Per quanto riguarda la situazione nel Mar Rosso, stiamo lavorando affinché ci possa essere una missione militare europea, magari allargando le competenze della missione già esistente ad Hormuz fino al Mar rosso, per proteggere i traffici commerciali. Lunedì a Bruxelles si discuterà di questo. Con Francia e Germania stiamo formalizzando una proposta per una soluzione comune europea. Proponiamo la partecipazione anche di paesi non europei”, ha detto Tajani.
Poi ha spiegato che "la priorità del G7 sarà la situazione in Medio Oriente. Puntiamo alla de-escalation. Dopo questa riunione parlerò con il nuovo ministro degli Esteri francese. Ci stiamo muovendo con grande equilibrio. Siamo contro il terrorismo. Abbiamo condannato il disumano attacco di Hamas e chiediamo con forza la liberazione di tutti gli ostaggi. Abbiamo sollecitato Israele ad avere una reazione proporzionata. Fin dall’inizio abbiamo invitato a non incrementare in azione che potesse colpire i civili”.
Ed ancora, restando all'attualità, Tajani ha rilevato che “abbiamo condannato fin dall’inizio l’attacco degli houthi. Ma c’è un problema economico non secondario. Siamo un Paese esportatore, la riduzione del traffico marittimo nel canale di Suez ci preoccupa, sono aumentati i costi assicurativi e si sono rallentati i tempi di percorrenza. Ne abbiamo parlato anche nel Consiglio dei Ministri. Nell’ambito dell’operazione Atalanta, le navi italiane hanno il diritto di difendere quelle mercantili che vengono attaccate, ma non di fare attacchi, per quello ci vuole un passaggio parlamentare”.
Guardando alla ormai biennale guerra della Russia all'Ucraina, il titolare della Farnesina ha sostenuto che “continuiamo a difendere l’Ucraina. Noi abbiamo ribadito che l’Italia continuerà a difendere il diritto dell’Ucraina ad esistere. Abbiamo inviato l’ottavo pacchetto di sostegno. La pace si può raggiungere solo se l’Ucraina viene messa in condizioni di chiedere un accordo giusto. Il nostro aiuto non è solo militare, ma anche logistico è umanitario. L’Italia sta collaborando anche alla ricostruzione”.
Infine, Tajani ha ribadito che “vogliamo un’Europa più politica. Non vogliamo che l’Europa sia un nano politico. Ci vuole un sistema di difesa europeo competitivo che reciti un ruolo paritario con gli Stati Uniti all’interno della NATO. Ci vuole uno strumento di peacekeeping per non rincorrere sempre gli Stati Uniti”.
Fonte: Redazione
“Per quanto riguarda la situazione nel Mar Rosso, stiamo lavorando affinché ci possa essere una missione militare europea, magari allargando le competenze della missione già esistente ad Hormuz fino al Mar rosso, per proteggere i traffici commerciali. Lunedì a Bruxelles si discuterà di questo. Con Francia e Germania stiamo formalizzando una proposta per una soluzione comune europea. Proponiamo la partecipazione anche di paesi non europei”, ha detto Tajani.
Poi ha spiegato che "la priorità del G7 sarà la situazione in Medio Oriente. Puntiamo alla de-escalation. Dopo questa riunione parlerò con il nuovo ministro degli Esteri francese. Ci stiamo muovendo con grande equilibrio. Siamo contro il terrorismo. Abbiamo condannato il disumano attacco di Hamas e chiediamo con forza la liberazione di tutti gli ostaggi. Abbiamo sollecitato Israele ad avere una reazione proporzionata. Fin dall’inizio abbiamo invitato a non incrementare in azione che potesse colpire i civili”.
Ed ancora, restando all'attualità, Tajani ha rilevato che “abbiamo condannato fin dall’inizio l’attacco degli houthi. Ma c’è un problema economico non secondario. Siamo un Paese esportatore, la riduzione del traffico marittimo nel canale di Suez ci preoccupa, sono aumentati i costi assicurativi e si sono rallentati i tempi di percorrenza. Ne abbiamo parlato anche nel Consiglio dei Ministri. Nell’ambito dell’operazione Atalanta, le navi italiane hanno il diritto di difendere quelle mercantili che vengono attaccate, ma non di fare attacchi, per quello ci vuole un passaggio parlamentare”.
Guardando alla ormai biennale guerra della Russia all'Ucraina, il titolare della Farnesina ha sostenuto che “continuiamo a difendere l’Ucraina. Noi abbiamo ribadito che l’Italia continuerà a difendere il diritto dell’Ucraina ad esistere. Abbiamo inviato l’ottavo pacchetto di sostegno. La pace si può raggiungere solo se l’Ucraina viene messa in condizioni di chiedere un accordo giusto. Il nostro aiuto non è solo militare, ma anche logistico è umanitario. L’Italia sta collaborando anche alla ricostruzione”.
Infine, Tajani ha ribadito che “vogliamo un’Europa più politica. Non vogliamo che l’Europa sia un nano politico. Ci vuole un sistema di difesa europeo competitivo che reciti un ruolo paritario con gli Stati Uniti all’interno della NATO. Ci vuole uno strumento di peacekeeping per non rincorrere sempre gli Stati Uniti”.
Fonte: Redazione
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