05 Maggio 2024
[Testata sito web Giornale Diplomatico]
News
percorso: Home > News > Economia

G20: FAO esorta ad agire per sfamare il mondo

01-11-2021 20:31 - Economia
GD - Roma, 1 nov. 21 – La politica deve trovare il modo di “sfamare il mondo e, contemporaneamente, salvare il pianeta”. A lanciare l'appello in occasione del Vertice dei leader del G20, tenutosi a Roma, è stato QU Dongyu, Direttore Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO),
“I cambiamenti climatici comprometteranno la nostra capacità di produrre quantità sufficienti di alimenti nutrienti e concorreranno ad accrescere la povertà e ad accentuare le disuguaglianze,” ha ammonito Qu alla vigilia della Conferenza sui cambiamenti climatici (COP) in programma a Glasgow.
Nel corso del Vertice, ospitato dal Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, Qu è intervenuto nell'ambito di due sessioni, una dedicata ai cambiamenti climatici e all'ambiente, l'altra allo sviluppo sostenibile. All'evento hanno inoltre partecipato, perlopiù in presenza, presidenti e capi di governo in rappresentanza di circa due terzi della popolazione mondiale e di una fetta ancora più importante della sua attività economica.
Il Direttore Generale della FAO ha espresso la propria gratitudine al governo italiano per aver sostenuto l'iniziativa Food Coalition e per aver fatto sì che la sicurezza alimentare globale rimanesse tra le priorità dell'agenda politica per tutta la durata della Presidenza del G20 nel 2021.
Il Vertice dei leader del G20 ha rappresentato l'evento culminante del ciclo di presidenza, con 175 eventi, 20 riunioni ministeriali, altri due incontri dei leader del G20 (uno sulla Salute e uno sull'Afghanistan), nonché decine di gruppi di lavoro, che, tra le altre cose, hanno dato origine alla Dichiarazione di Matera sulla sicurezza alimentare, la nutrizione e i sistemi alimentari, alla quale la FAO ha fornito importanti contributi.
Il Direttore Generale ha rammentato che in tutto il mondo i sistemi agroalimentari sono minacciati da un insieme di fattori che vanno dai conflitti civili alla perdita di biodiversità, e che la pandemia COVID-19 non ha fatto che peggiorare la situazione, gettando oltre 800 milioni di persone nella morsa della fame cronica, mentre altri 3 miliardi di individui non possono permettersi un'alimentazione sana. Qu ha inoltre sottolineato che non siamo sulla buona strada per mantenere l'aumento delle temperature globali entro il limite di 1,5 gradi.
Molti dei partecipanti al vertice di Roma prenderanno parte anche alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, nota anche con la sigla COP26, che si terrà dal 31 ottobre al 12 novembre a Glasgow, in Scozia.
Per l'umanità, che ha a disposizione soltanto nove stagioni agricole prima del 2030, l'anno individuato come traguardo entro cui realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, “attivarsi per far fronte ai problemi climatici diventa ora più che mai prioritario,” ha dichiarato il Direttore Generale dinanzi ai leader del G20. “I politici devono assumere un ruolo di leadership più energico, mentre la gente comune deve assumersi delle responsabilità e la società intera deve collaborare in maniera coerente, facendo affidamento sulla scienza e sull'innovazione.”
Nella Dichiarazione con cui i leader del G20 di Roma hanno concluso il Vertice, i partner e i soggetti interessati di tutto il mondo sono incoraggiati “a unirsi o a collaborare con l'iniziativa Food Coalition lanciata dalla FAO per reagire agli impatti prodotti dalla pandemia COVID-19 sulla sicurezza alimentare e la nutrizione.” I leader del G20 hanno inoltre riconosciuto l'importanza di garantire sistemi agroalimentari sostenibili non soltanto per combattere la fame ma anche per “fornire un concreto contributo alla lotta alle sfide globali, tra loro interrelate, dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità”.
Cosa sta facendo la FAO - Qu ha confermato l’impegno della FAO a collaborare con i Membri e con tutti i partner in maniera coerente per realizzare l'Agenda 2030 e gli OSS, aggiungendo che promuovere gli investimenti pubblici e privati, favorire l'accesso degli agricoltori e delle persone vulnerabili a infrastrutture funzionali e alle risorse finanziarie, e mettere in atto riforme politiche che garantiscano incentivi ai soggetti del settore privato affinché sostengano la trasformazione dei sistemi agroalimentari e lo sviluppo rurale sono principi cardine su cui devono far leva azioni concrete per rendere i sistemi agroalimentari “più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili”.
“Dobbiamo credere nella scienza, studiare la scienza e applicare la scienza; dobbiamo rinnovare il nostro modello imprenditoriale: le tecnologie scientifiche e il metodo scientifico sono le soluzioni per eccellenza!” ha dichiarato, aggiungendo che le cosiddette “4R” (“reduce, reuse, recycle and replace”, ossia ridurre, riutilizzare, riciclare e sostituire) dovrebbero essere le linee guida fondamentali per i decisori politici.
La FAO ha lanciato l'Iniziativa “Mano nella mano” per stimolare la creazione di partenariati forti ed efficaci che consentano di migliorare il potenziale agroalimentare delle singole nazioni, nonché l'Iniziativa “Città verdi”, che mira a valorizzare gli ambienti urbani. Per sostenere la sua agenda condivisa con l'Italia, la FAO ha inoltre creato a Roma il G20 Green Garden.
L'Organizzazione, adottando un approccio di tipo olistico ai sistemi agroalimentari, fa tesoro delle acquisizioni in campo scientifico, dei Big Data e dell'innovazione, nonché delle politiche di sostegno per assicurare che i sistemi agroalimentari concorrano a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, accentuando al tempo stesso i benefici socioeconomici e ambientali. Lo sviluppo rurale deve figurare tra le principali priorità di sviluppo di ogni paese. Ne è convinto il Direttore Generale, che ha spiegato come le cosiddette “5F” (“food, feed, fiber, fuel and a friendly environment” ossia cibo, mangimi, fibre, combustibili e un ambiente ospitale) proprie dei sistemi agroalimentari siano ambiti essenziali per migliorare i mezzi di sussistenza della popolazione, precisando che il nuovo Quadro strategico per il periodo 2022–2031 della FAO si prefigge lo scopo di assistere i Membri nella definizione di percorsi in grado di conseguire i quattro pilastri del miglioramento: una migliore produzione, una migliore nutrizione, un ambiente migliore e una vita migliore per tutti, senza lasciare indietro nessuno.


Fonte: FAO
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
Media partnership
[]

Realizzazione siti web www.sitoper.it
cookie