05 Maggio 2024
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Francia: ambasciata a Roma, via a 3ª fase restauro facciate e tetti

11-03-2024 14:43 - Ambasciate
GD - Roma, 11 mar. 24 - Via alla 3ª fase del cantiere per il restauro di facciate e tetti di palazzo Farnese. L’Ambasciata di Francia in Italia, l’École française de Rome e la Soprintendenza speciale per l’archeologia, le belle arti e i paesaggi di Roma, hanno avviato nel 2021 una nuova campagna di restauro delle facciate e dei tetti di Palazzo Farnese, sede dell’ambasciata di Francia in Italia e dell’École française de Rome. Il progetto permetterà di ripristinare la bellezza originale dei materiali usati da quattro illustri architetti: il Sangallo, Michelangelo, il Vignola e Della Porta.
È iniziata a febbraio 2024 la fase 3 dei lavori di restauro, che si concentra come previsto ,comunicato sulle varie fasi di seguito, sulla manutenzione della facciata principale che dà su Piazza Farnese, sulla revisione degli infissi, nonché sul restauro delle coperture.
Martin Briens, ambasciatore di Francia in Italia, ha annunciato che “i lavori verranno completati per i 150 anni dell’insediamento dell’Ambasciata e dell’École française de Rome, nel 2025, evento per il quale Palazzo Farnese ritroverà lo splendore originario”, sottolineando quanto siano “significativi l’investimento e l’impegno della Francia nel preservare il Patrimonio culturale”.
Il costo dei lavori ammonta complessivamente a 5,6 milioni di euro, cofinanziati dai ministeri francesi dell’Europa e degli Affari esteri, e dell’Insegnamento superiore e della Ricerca.
Un cantiere nel rispetto delle teorie del restauro - Dal XVII secolo, si sono susseguite varie campagne di restauro a Palazzo Farnese. Quella che ha avuto inizio nel 2021 si colloca nella continuità e vuole proseguire gli interventi precedenti, in particolare quello realizzato in occasione del Giubileo del 2000.
Le scelte sono state eseguite nel rispetto dei principi italiani per il restauro dei monumenti storici, secondo i quali il materiale viene considerato come un’informazione di prim’ordine e da preservare.
I lavori riguardano la pulizia dell’intonaco, il consolidamento delle pietre, e la revisione della copertura in tegole antiche.
Un importante lavoro viene anche svolto sugli infissi sostituiti per ripristinare, così come è già stato fatto sulle due facciate che danno su Piazza Farnese e su via Giulia, i disegni originali degli infissi del XVI° secolo. Il restauro del travertino e del paramento in mattoni si svolge contemporaneamente alla ripresa delle coperture in tegole “alla romana”. Per quanto riguarda il colore delle facciate, viene ripristinato tramite una patina di armonizzazione che permetterà di attenuare l’eccessivo contrasto tra la facciata restaurata di Piazza Farnese e le facciate laterali. Un campionamento e vari prelievi sono effettuati per appurare scientificamente la composizione dei mortai e degli intonaci originali, ciò nell’intento di avvicinarsi al meglio all’opera originale.
Il restauro delle facciate e del tetto di Palazzo Farnese è stato suddiviso in quattro fasi successive il cui svolgimento è previsto su quattro anni.
La prima fase è cominciata a marzo 2021 ed è stata dedicata al restauro della facciata di via dei Farnesi, degli infissi nonché delle coperture sui versanti di quella facciata; la seconda fase è stata dedicata al restauro delle facciate, degli infissi, nonché delle coperture sui versanti di via del Mascherone; la terza fase, che ha avuto inizio a fine febbraio 2024, sarà dedicata alla manutenzione della facciata principale che dà su Piazza Farnese, alla revisione degli infissi, nonché al restauro delle coperture; infine, la quarta fase si concentrerà sul restauro dei tetti di via Giulia e del muro di cinta del giardino, nonché delle coperture sui versanti di via Giulia.
Il costo dei lavori ammonta complessivamente a 5,6 milioni di euro, cofinanziati dai ministeri francesi dell’Europa e degli Affari esteri, e dell’Insegnamento superiore e della Ricerca.
Il cantiere è stato pensato in modo da minimizzare quanto possibile l’impatto sul vicinato.
Un progetto congiunto (2017-2021) - Il progetto del restauro delle facciate e dei tetti di Palazzo Farnese è nato nel 2017. La committenza dei lavori, l’Ambasciata di Francia e l’École française de Rome, hanno promosso il progetto attraverso il dialogo costante con le amministrazioni locali. La committenza dei lavori è il Service des travaux et bâtiments français en Italie (STBI). Essa è assicurata dall’agenzia di Pierre-Antoine Gatier, Capo Architetto dei Monumenti Storici e Ispettore generale dei Monumenti Storici.
Per garantire la conformità delle strategie di restauro, un comitato scientifico composto di esperti francesi e italiani si è riunito in varie occasioni, nel 2018, due volte nel 2019 e infine nel 2020. Il restauro è monitorato scientificamente dalla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma.
Dal restauro alla valorizzazione - Questi lavori di restauro sono l’occasione per l’Ambasciata di Francia in Italia e l’École française de Rome di mettere in luce il patrimonio storico e artistico di Palazzo Farnese. Per questo, vari artisti e ricercatori sono invitati a portare il loro contributo per la conoscenza e l’appropriazione di questo patrimonio unico. Online o in situ, ci fanno scoprire il palazzo sotto una luce nuova, partecipano alla diffusione dei saperi attorno a questo monumento eccezionale, presentano le scoperte fatte durante i lavori e svelano il ‘’dietro le quinte’’ di un cantiere di restauro, solitamente chiusi al pubblico. Durante tutta la campagna di restauro, diversi artisti saranno invitati ad operare direttamente sulle palizzate del cantiere per proporre al pubblico una rilettura contemporanea di Palazzo Farnese e delle opere che hanno preso parte alla sua storia.
La storia dell’edificio - Le facciate di pietra e di mattone di Palazzo Farnese hanno visto la firma di quattro architetti che si sono contraddistinti a Roma: Antonio da Sangallo, Michelangelo, Vignola e Giacomo Della Porta. Nel 1513, Antonio da Sangallo avvia il cantiere della facciata principale, mentre il palazzo era già occupato dal proprietario, il cardinale Alessandro Farnese. Nel 1546, dopo la morte del primo architetto, Michelangelo porta avanti il cantiere; realizza il cornicione del Palazzo, modifica la grande finestra della facciata principale e realizza il secondo piano del cortile interno. A partire dal 1550, il Vignola partecipa all’edificazione della facciata di via del Mascherone. Infine, nel 1573, Giacomo Della Porta intraprende la costruzione dell’ala retrostante e porta a termine, nel 1589, la facciata rivolta sul Tevere.
L’edificazione delle facciate di Palazzo Farnese si protrae durante tutto il XVI secolo. A questi nomi famosi occorre aggiungere quelli degli inquilini del Palazzo, rappresentati sulla facciata da simboli ben precisi: i festoni, le palme e la quercia di Papa Alessandro VII Chigi; le spighe di grano della dinastia dei Vasa alla quale apparteneva Cristina di Svezia, che ha soggiornato a Palazzo; oppure il giglio dei Farnese.
Diventate testimonianze palesi del Rinascimento romano, queste facciate ritroveranno il loro splendore iniziale attraverso la valorizzazione degli elementi inerenti alla costruzione (buche pontaie, intonaci originali).

Fonte: Redazione
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