05 Maggio 2024
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Franceschini: Italia leader nel contrasto al traffico illecito opere d’arte

30-12-2021 15:48 - Arte, cultura, turismo
Il ministro Dario Franceschini Il ministro Dario Franceschini
GD - Roma, 30 dic. 21 - L'Italia è leader nel contrasto al traffico illecito opere d’arte. “Un recupero straordinario di 200 opere d’arte, di capolavori importanti e assoluti. In gioco non c'è soltanto il valore economico, ma quello identitario e culturale, che verrà sviluppato in tutta la sua potenza nel momento in cui le opere torneranno nei luoghi di provenienza da cui sono state trafugate”, ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione dei recenti ritrovamenti frutto delle attività di contrasto al traffico illecito di beni culturali svolta dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e del resoconto del lavoro svolto nel corso del 2021.
“Il lavoro dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale è eccellente e stimato in tutto il mondo ed è motivo d’orgoglio per l’intero Paese che è ormai riconosciuto come leader nella lotta al traffico illecito di beni culturali. Questa operazione", ha aggiunto il ministro, "rientra in quella che abbiamo portato al centro della Dichiarazione di Roma, documento finale del G20 Cultura, per sensibilizzare la comunità internazionale nel contrasto al traffico illecito di opere d’arte. Come per il progetto '100 opere tornano a casa'”, ha proseguito Franceschini, "anche questi reperti archeologici torneranno, grazie a un grande lavoro scientifico, nei musei territorialmente più affini a ciascuno di essi: sarà una grande operazione che valorizzerà il nostro straordinario paese come museo diffuso”.
Il ministro ha poi concluso con un riferimento al nuovo regime sanzionatorio dei reati al patrimonio culturale, al centro di un provvedimento legislativo da poco approvato all’unanimità dal Senato e ora all’esame della Camera dei Deputati: “Sono sicuro che in un tempo molto breve il nuovo regime sanzionatorio diventerà legge e questo aiuterà molto a contrastare i traffici illeciti e a far capire quanto è grave danneggiare o rubare il patrimonio culturale del nostro paese che è la base di tutta la nostra storia”.
Tra le opere recuperate c'è il panciuto grande Pithos etrusco del VII sec a.C in arrivo dal Getty, con Polifemo contorto di dolore mentre Ulisse lo acceca. Ed ancora il cratere a campana pestano su cui Python, ceramografo in gran voga nella Magna Grecia, ha impresso per sempre Dioniso con un satiro. Poi l'hydria attica a figure nere con Herakles che combatte il leone Nemeo, tra Atena, Hermes e Iolao.
Sono in tutto 201 pezzi pregiatissimi e unici che nell'arco degli ultimi decenni erano finiti negli Stati Uniti, smerciati da grandi trafficanti internazionali e acquisiti, a volte dopo vari passaggi di mano, da musei, case d'asta, gallerie antiquarie e collezionisti privati. Ma che il 15 dicembre a New York sono stati restituiti all'Italia dal Procuratore Distrettuale di Manhattan, Cyrus Vance, e che oggi sono finalmente tornati a casa, grazie ai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che su quei reperti hanno indagato per anni insieme ai colleghi di FBI e HSI.
"Si tratta di un bottino il cui valore", come ha detto il generale Roberto Riccardi, comandante dei Carabinieri TPC, "può essere stimato intorno ai 10 milioni di euro, tra opere d'arte e oggetti di uso comune risalenti alla civiltà romana, etrusca, magnogreca e appula, la cui datazione si colloca fra l'VIII secolo a.C. e il I secolo d.C".
"È un recupero straordinario di capolavori assoluti. Il loro valore, però, non è soltanto economico ma identitario e culturale e sarà ancora più evidente appena riporteremo tutte le opere nei musei dei territori da cui provengono", ha aggiunto il ministro Franceschini.
Di questi, 40 resteranno ancora per un po' negli USA, in mostra fino a marzo al Consolato Generale d'Italia a New York e l'Istituto Italiano di cultura. L'operazione arriva poi a conclusione di un 2021 che ha fatto registrare il recupero di 23.363 beni archeologici e paleontologici e di 1.693 opere false sequestrate.


Fonte: Ministero Beni Culturali
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