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Fondazione Ri.MED: in Sicilia nuovo Polo mediterraneo per ricerca medica tra Italia e USA

22-10-2021 19:06 - Persone
GD - Roma, 22 ott. 21 – Investimenti in ricerca scientifica per l’occupazione e lo sviluppo economico del Mezzogiorno, integrazione tra ricerca e cura per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute della popolazione, accordi Italia-USA per la ricerca scientifica e asset strategici legati a modelli innovativi di partenariato pubblico-privato: questi i pilastri alla base del nuovo Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica che sorgerà a Carini, Palermo.
Alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, i vertici della Fondazione Ri.MED e dei partner fondatori hanno presentato, nella Sala capitolare di Palazzo Minerva, gli obiettivi di quello che sarà uno dei più innovativi poli di ricerca traslazionale d’Europa. La ricerca traslazionale ha come obiettivo il trasferimento dei risultati ottenuti dalla ricerca di base in applicazioni cliniche.
“Il cantiere di Carini suggerisce ormai chiaramente l’assetto del campus di ricerca, a cui si affiancherà il nuovo ospedale ISMETT", ha commentato Paolo Aquilanti, presidente della Fondazione Ri.MED, "e avvicina l’obiettivo di realizzare in Sicilia uno dei più significativi investimenti pubblici nel Mezzogiorno d’Italia. Un’officina di prodotti nuovi e di metodi inesplorati per curare le malattie e al contempo fonte di lavoro e meta d’investimenti. Il concorso tra istituzioni pubbliche italiane, ossia il Governo nazionale, la Regione Siciliana, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e partner esteri del livello di University of Pittsburgh (USA) e UPMC, ha dimostrato la capacità di tradurre in pratica una scommessa ambiziosa”.
Accanto al centro Ri.MED sorgerà il nuovo ospedale ISMETT, proponendo una formidabile integrazione di ricerca e cura per accelerare il trasferimento al paziente delle innovazioni scientifiche e assicurare la gestione in piena sicurezza dei pazienti anche a fronte di pandemie.
Il progetto si ispira al modello tipologico del cosiddetto “villaggio-strada” e prevede un’organizzazione dello spazio estremamente flessibile: 52.464 mq di superficie totale, di cui 17.070 mq di laboratori, ampi spazi comuni, sale riunioni, uffici, un auditorium, la foresteria e il collegamento diretto con l’ospedale.
I laboratori e le piattaforme tecnologiche all’avanguardia del centro Ri.MED saranno dedicati alla ricerca e allo sviluppo di vaccini e farmaci innovativi, terapie cellulari ed ingegnerizzazione di organi e tessuti, per diagnosticare precocemente e curare in modo mirato le insufficienze terminali d’organo, i tumori, le malattie infettive e le patologie connesse all’invecchiamento, con particolare attenzione alle malattie neurologiche. L’integrazione con UPMC e University of Pittsburgh, leader nella ricerca clinica e scientifica, favorirà un circolo virtuoso di trasferimento di know-how.
Una volta a regime, il centro impiegherà circa 600 risorse tra ricercatori, tecnici e personale amministrativo dedicate allo studio e allo sviluppo di innovative soluzioni diagnostiche e terapeutiche. Il valore complessivo dell’investimento è di 196.350.000 €.
L’evento si è svolto alla presenza del presidente della Repubblica, con il patrocinio del Senato e della Camera dei Deputati, e ha visto i contributi di Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato; Bruno Gridelli, vicepresidente Ri.MED, vicepresidente esecutivo UPMC International; Leslie Davis, president & CEO UPMC; Renzo Piano, senatore a vita in video collegamento; Mariangela Zappia, ambasciatore d’Italia negli USA in video collegamento; Sebastiano Musumeci, presidente della Regione Siciliana; Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche; Paolo Aquilanti, presidente della Fondazione Ri.MED.
Traslazionalità e sostenibilità della ricerca, una sfida che si gioca sulla capacità di tradurre velocemente i risultati scientifici in applicazioni cliniche. Queste le core competencies della Fondazione Ri.MED, nata dalla partnership internazionale fra Governo Italiano, Regione Siciliana, CNR, University of Pittsburgh (USA) e UPMC. I programmi di ricerca Ri.MED sono focalizzati sulle applicazioni terapeutiche: l’obiettivo è creare valore per il paziente. Ri.MED possiede un portfolio progetti diversificato, con decine di brevetti e obiettivi di sviluppo nell’ottica bench to bedside, resi possibili anche grazie all’integrazione strategica con l’IRCCS ISMETT. La Fondazione Ri.MED conta oggi 76 ricercatori, di cui il 62% donne: siciliani rientrati grazie a Ri.MED, ma anche stranieri che riconoscono alla Fondazione e al progetto del CBRB un gratificante appeal professionale.

Fonte: Redazione
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