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Festa Nazionale di Taiwan nel segno del "Fratelli tutti"

11-10-2020 17:04 - Ambasciate
GD - Roma, 11 ott. 20 - Nel momento in cui impera ancora la pandemia Covid, la Festa Nazionale della Repubblica di Cina (Taiwan) a Roma si è svolta nel segno del "Fratelli tutti". Di solito, l’ambasciata di Taiwan presso la Santa Sede invita amici e personalità a un raduno con un generoso buffet. Quest’anno, in risposta all’enciclica di papa Francesco “Fratelli tutti”, il modo di festeggiare il 109° anniversario della Repubblica è stato radicalmente cambiato.
Con la collaborazione del card. Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa, della Caritas di Roma e della Fondazione buddista Tzu Chi, sono stati invitati a un pranzo in stile taiwanese barboni e persone abbandonate, quelle che il pontefice definisce "relegati nelle retrovie e che diventano ombre". A coloro che vivono per strada, l’ambasciata ha donato sacchi a pelo Made in Taiwan e alla Caritas, la Fondazione Tzu Chi ha distribuito scatolette di tonno e coperte ecologiche, prodotte da bottiglie di plastica riciclate.
I due eventi sono avvenuti a Palazzo Migliori, grazie all’assistenza del card. Krajewski, e poi nella la Casa Santa Giacinta della Caritas Roma, presenti il p. Benoni Ambarus e Andrea Zampetti, direttore e Segretario generale di Caritas Roma.
Per l’amb. Matthew S.M. Lee, “è stato un onore condividere con i fratelli e le sorelle in difficoltà lo spirito della Festa Nazionale, nonché i valori di inclusione, di ospitalità e di amicizia abbracciati da Taiwan. L’Ambasciata desiderava mettere in pratica l’incoraggiamento del Papa in ‘Fratelli tutti’ in materia di fraternità: ‘La fraternità non è una tendenza o una moda… ma è piuttosto la dimostrazione di atti concreti’, e promuovere la cooperazione e gli scambi interreligiosi al fine di inviare gli aiuti umanitari laddove sono più necessari”. In entrambe le occasioni, l’ambasciatore ha voluto servire personalmente i pasti caldi ai poveri e ai vagabondi della città.
Fin dallo scoppio della pandemia di Covid-19 in Italia, l’ambasciata ha fornito apparecchiature mediche e dispositivi di protezione individuale fabbricati a Taiwan a svariate istituzioni vaticane, ordini religiosi e ospedali cattolici, raccogliendo l’appello alla solidarietà lanciato dal Santo Padre.


Fonte: Redazione
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