05 Maggio 2024
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Federalberghi: Bocca rieletto presidente dalla 71ª assemblea nazionale

15-05-2021 11:38 - Arte, cultura, turismo
Bernabò Bocca Bernabò Bocca
GD – Roma, 15 mag. 21 – L’imprenditore turistico Bernabò Bocca è stato riconfermato presidente di Federalberghi, la federazione degli albergatori con i suoi 27 mila associati. Bocca ha aperto i lavori della 71a Assemblea nazionale della categoria alla presenza del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia; del vicepresidente di Federalberghi, Giuseppe Roscioli. L’assemblea plenaria ha scelto all’unisono di ridare la fiducia al leader già in carica. Sono stati riconfermati anche Dinno de Risi alla presidenza del CNGA Comitato Nazionale Giovani Albergatori; Marco Coppola alla guida della Federalberghi Extra, Ermando Mennella a capo della Federalberghi Isole Minori.
«Questa elezione mi rinforza più delle altre», ha detto il riconfermato presidente. «Essere considerato la figura di riferimento per tutti voi, nonostante i mesi bui che abbiamo trascorso e di fronte alle incognite che ci troveremo ancora davanti, è un segno di estrema fiducia. Sento la vostra vicinanza e ne vado fiero. Per me rappresenta il mordente più efficace per i prossimi passi che faremo insieme, uniti come sempre».
Dopo aver ricordato che «Non ci siamo mai fatti abbattere dalle avversità», Bocca ha aggiunto che «Né noi né i nostri predecessori in tutti questi anni. Non succederà nemmeno adesso, ma dobbiamo comunque fare i conti con il prezzo, altissimo, che il nostro comparto con le strutture turistiche ricettive e termali al suo interno, ha pagato a causa del contagio da Covid19. “Usando la metafora del golf, diciamo che partiamo con l’handicap.. Un lusso che possono permettersi solo i campioni. Questo ce lo fanno capire i dati: nei primi quattro mesi di questo 2021, le presenze dei turisti negli esercizi ricettivi sono diminuite di oltre l’85% rispetto al corrispondente periodo del 2019, anno che teniamo come termine di paragone considerando il vuoto che abbiamo registrato nel 2020. Tutto ciò ha provocato un calo del 75,1% per gli italiani e del 95,9 % per gli stranieri».
«Tornando all’annus horribilis, che ci lasciamo alle spalle, sappiamo che il 2020 si è chiuso con una perdita di 233 milioni di presenze con un conseguente calo medio del 53,4% rispetto al 2019, con punte che in alcune località hanno superato l’80%. Ma la lacerazione più grande forse la stiamo vivendo proprio nelle città d’arte, rimaste praticamente deserte essendo venuto meno il turismo straniero, sceso mediamente del 70,2% delle presenze», ha sostenuto Bocca, rilevando che «mai come ora bisogna lanciare il cuore oltre l'ostacolo con l'auspicio che il movimento turistico in e verso l'Italia sia facilitato dal nostro Governo, con tempistiche e modalità adeguate, sempre tenendo alta la guardia sulle necessarie ed indispensabili cautele contro la diffusione del contagio. In questo scenario, la stagione estiva in arrivo dovrebbe essere il carburante per far ripartire le nostre aziende in sicurezza. Vogliamo che sia cosi, e siamo pronti a sentirci protagonisti della ripresa. Oggi finalmente abbiamo un dicastero del Turismo guidato da un ministro che ha dimostrato di voler sostenere il nostro sistema e che ringraziamo per l’impegno già mostrato fino ad ora. Abbiamo anche un premier come Draghi, che si è fatto in prima persona testimonial di eccellenza per i turisti di tutto il mondo, invitandoli a trascorrere le vacanze in Italia. Il Paese è pronto per una rinascita che, a nostro avviso, partirà proprio dal turismo se saremo messi nelle condizioni di garantire produttività e occupazione. Il green pass rappresenta senz’altro in questo senso una giusta leva per far ripartire l’Italia».
Il riconfermato presidente ha poi ricordato che «in tempi normali, il settore del turismo dà lavoro a 1,3 milioni di persone. Nel 2020 invece sono venute meno 200 mila posizioni di lavoro stagionale e 150 mila a tempo determinato. Noi sappiamo bene quanto avremmo voluto evitare che ciò accadesse. Io sono convinto che tutto questo finirà e che si tornerà a velocità siderale ad una riconquista piena dei nostri standard. Siamo comunque una risorsa importante per il mondo del lavoro. Dobbiamo essere aiutati affinché, a nostra volta, possiamo aiutare i lavoratori che prestano servizio nelle nostre strutture ed in tutta la filiera turistica».
Soffermandosi sul tema dei ristori, Bocca ha sostenutoche «non è stato risolutivo, malgrado siamo perfettamente consapevoli di quanto sia stato oneroso per lo Stato erogare questi fondi. Noi abbiamo bisogno di comprare il tempo, di accedere cioè a prestiti di lunghi periodi con garanzia pubblica, così da poter ricostituire la nervatura delle nostre imprese anche nel protrarsi dell’emergenza. Confidiamo che nel decreto sostegno bis in corso di approvazione si concretizzino alcune soluzioni perché si possano fronteggiare le urgenze. In particolare penso al tema degli incentivi per la riqualificazione delle strutture, alla riduzione dei costi fissi, in specie quelli che gravano sulla componente immobiliare, ed ancora, al credito a lungo termine per le imprese».
Il presidente di Federalberghi ha detto che «questo è il momento di promuovere il nostro Paese come merita. Abbiamo bisogno di campagne di promozione all'estero che siano efficaci, accattivanti, autorevoli e che sappiano anche ricollocarci al top tra le destinazioni preferite dal turismo straniero. Ci auguriamo il superamento delle misure restrittive come il coprifuoco e la riapertura delle frontiere, per consentire a tutti di poter circolare liberamente e godersi l’eterna bellezza del nostro Paese. È questa la prospettiva nuova: guardare oltre, con o senza covid, nella convinzione che la forza delle nostre imprese, unita alla volontà di sostenerci in ambito istituzionale, sarà la chiave per guardare al futuro con sicurezza», ha concluso Bernabò Bocca..
Nato a Torino il 15 ottobre 1963, Bernabò Bocca ha cominciato il suo percorso professionale nel 1983, quando entra nell’azienda di famiglia, S.I.N.A. Hotels SpA, con il ruolo di assistente al presidente, fino a divenire presidente nel 1990. Sotto la sua gestione la società si ingrandisce notevolmente in termini di strutture, fatturato, numero di dipendenti e fama nazionale ed internazionale. Per il lavoro svolto riceve nel 2005 l’onorificenza di Cavaliere del lavoro. Dal 2000 è presidente nazionale di Federalberghi. È stato Senatore della Repubblica nella XVII Legislatura, dal 2019 è consigliere del Maggio Musicale Fiorentino e della Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze.


Fonte: Redazione
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