FeBAF: Cerchiai, «nel 2024 al lavoro su investimenti, risparmio e welfare»
24-12-2023 14:57 - Economia
Fabio Cerchiai
GD - Roma, 24 dic. 23 - A ridosso dell'anno nuovo Fabio Cerchiai, presidente della FeBAF, la Federazione Banche Assicurazioni e Finanza, cerca di preconizzare quali saranno gli obiettivi della sua fondamentale e strategica organizzazione imprenditoriale.
«Il rinnovo dell’Europarlamento e della Commissione, ma anche la riforma del Patto di Stabilità e Crescita (PSC) e l’attuazione del Piamo Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)», ha detto immaginando che «sarà un anno “pieno di Europa”, dunque, quello che si sta per avviare e che mi induce a riflettere sul futuro piuttosto che a fare un bilancio del 2023».
Ed ha aggiunto: «Come industria finanziaria che si riconosce nella FeBAF saremo attenti agli sviluppi istituzionali e della governance dell’Unione, particolarmente significativi in un contesto economico e geopolitico che richiede una identità della UE forte e condivisa, che affronti le sfide globali, come quella dei Trattati istitutivi, senza tabù. Non dovremo avere paura di riformarli, se sarà opportuno, per avvicinarci ad una sovranità realmente europea oltre che ad un completamento dell’Unione economica e monetaria che risponda alle esigenze dei cittadini europei. Trarremo dunque spunti interessanti dai “dialoghi” con le nostre omologhe dei principali paesi europei impegnati in una compiuta integrazione dei mercati dei capitali. La nostra attenzione si concentrerà anche su come verrà implementato il nuovo Patto di Stabilità e Crescita (PSC) appena approvato dall’Ecofin, perché da come si fisseranno nel concreto le cornici dei bilanci pubblici dipenderà una buona parte delle politiche economiche e industriali in cui si muoveranno gli investimenti: ci apriremo dunque al confronto con le istituzioni sulle prospettive della UE con appuntamenti come il tradizionale Rome Investment Forum. Centrale sarà anche l’attuazione del PNRR, che riguarda realtà, come le infrastrutture sul territorio, che – grazie all’impulso della UE – risultano fondamentali per la collettività. Come investitori istituzionali e settore finanziario siamo chiamati ad interpretare un ruolo trasversale e di cinghia di trasmissione tra il pubblico e l’economia reale. Sottoporremo pertanto alle autorità proposte sui temi del risparmio, degli investimenti istituzionali e del welfare. L’Italia non dispone di molte materie prime, ma una è indiscussa e ne deteniamo il primato: il risparmio. Noi ne siamo gestori per conto di famiglie e imprese. Lo siamo nel tradizionale e delicato equilibrio tra sicurezza e rendimenti, ma sempre più attenti all’utilità collettiva cui ci inducono la sostenibilità, i vincoli finanziari pubblici e la responsabilità sociale che abbiamo oramai fatto nostra. Con questo spirito e con questi impegni, che tradurremo come FeBAF in iniziative e confronti, auguro a lettrici e lettori di Lettera f serene festività natalizie dando appuntamento all’immediata ripresa», ha concluso Cerchiai.
Fonte: FeBAF
«Il rinnovo dell’Europarlamento e della Commissione, ma anche la riforma del Patto di Stabilità e Crescita (PSC) e l’attuazione del Piamo Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)», ha detto immaginando che «sarà un anno “pieno di Europa”, dunque, quello che si sta per avviare e che mi induce a riflettere sul futuro piuttosto che a fare un bilancio del 2023».
Ed ha aggiunto: «Come industria finanziaria che si riconosce nella FeBAF saremo attenti agli sviluppi istituzionali e della governance dell’Unione, particolarmente significativi in un contesto economico e geopolitico che richiede una identità della UE forte e condivisa, che affronti le sfide globali, come quella dei Trattati istitutivi, senza tabù. Non dovremo avere paura di riformarli, se sarà opportuno, per avvicinarci ad una sovranità realmente europea oltre che ad un completamento dell’Unione economica e monetaria che risponda alle esigenze dei cittadini europei. Trarremo dunque spunti interessanti dai “dialoghi” con le nostre omologhe dei principali paesi europei impegnati in una compiuta integrazione dei mercati dei capitali. La nostra attenzione si concentrerà anche su come verrà implementato il nuovo Patto di Stabilità e Crescita (PSC) appena approvato dall’Ecofin, perché da come si fisseranno nel concreto le cornici dei bilanci pubblici dipenderà una buona parte delle politiche economiche e industriali in cui si muoveranno gli investimenti: ci apriremo dunque al confronto con le istituzioni sulle prospettive della UE con appuntamenti come il tradizionale Rome Investment Forum. Centrale sarà anche l’attuazione del PNRR, che riguarda realtà, come le infrastrutture sul territorio, che – grazie all’impulso della UE – risultano fondamentali per la collettività. Come investitori istituzionali e settore finanziario siamo chiamati ad interpretare un ruolo trasversale e di cinghia di trasmissione tra il pubblico e l’economia reale. Sottoporremo pertanto alle autorità proposte sui temi del risparmio, degli investimenti istituzionali e del welfare. L’Italia non dispone di molte materie prime, ma una è indiscussa e ne deteniamo il primato: il risparmio. Noi ne siamo gestori per conto di famiglie e imprese. Lo siamo nel tradizionale e delicato equilibrio tra sicurezza e rendimenti, ma sempre più attenti all’utilità collettiva cui ci inducono la sostenibilità, i vincoli finanziari pubblici e la responsabilità sociale che abbiamo oramai fatto nostra. Con questo spirito e con questi impegni, che tradurremo come FeBAF in iniziative e confronti, auguro a lettrici e lettori di Lettera f serene festività natalizie dando appuntamento all’immediata ripresa», ha concluso Cerchiai.
Fonte: FeBAF
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