05 Maggio 2024
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Farnesina: Tajani fa il punto su priorità estere dell'Italia

19-12-2022 19:47 - Farnesina
Antonio Tajani Antonio Tajani
GD - Roma, 19 dic. 22 - "La nostra politica estera nei prossimi mesi sarà concentrata sul Mediterraneo, sul Nordafrica. Affronteremo soprattutto la questione dell'immigrazione. Siamo convinti che la questione migratoria si risolva nel continente africano". È la posizione espressa da Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in occasione della conferenza stampa odierna su "La priorità di politica estera dell'Italia".
Il ministro ha detto: "I Balcani sono l'altro corridoio, insieme a quello africano, che ci preoccupa, siamo favorevoli affinché i paesi candidati accelerino con l'adesione all'UE. Siamo per favorire un accordo tra Serbia e Kosovo", sottolineando poi "come la Turchia sia determinante per risolvere la questione migratoria".
Tanti i temi toccati durante il suo intervento, incentrato sulle principali linee d'azione delle politica estera italiana: dalla lotta all'Italian sounding in favore del Made in Italy all'importanza dei militari come componente fondamentale della rappresentazione italiana all'estero, passando per il sostegno alla soluzione "due popoli, due Stati" per la questione israelo-palestinese.
"Sull'Ucraina vorremmo che ci fosse un cessate il fuoco. È il primo passo per il dialogo. I russi dovrebbero dare un segno di disponibilità a ZaporiZhia", ha affermato il ministro, precisando che "è nostro interesse che l'Ucraina sia ricostruita in fretta, visto che farà parte del nostro mercato interno".
Per quanto riguarda la questione delle presunte stazioni di polizia cinese in Italia, il ministro si è detto pronto ad agire nel caso venissero confermate interferenze straniere nel territorio italiano.
Tajani ha, inoltre, espresso cautela sul tema caldo della corruzione in seno al Parlamento Europeo esploso nei giorni scorsi: "credo si debba aspettare i risultati di polizia belga, finanza in Italia, giustizia e servizi del Belgio. Dobbiamo capire chi ha finanziato e chi era coinvolto. Si è parlato di sostegno al Qatar ma io sono garantista. Sicuramente ci sono mele marce che hanno fatto un danno al Parlamento Europeo. Ci sono già delle ammissioni ma prima di prendere decisioni a livello europeo bisogna capire cosa è successo, serve una certezza per intervenire".
Altro tema caldo è quello dell'Iran, da mesi al centro dell'attenzione internazionale a causa delle proteste interne. Su questo punto la posizione del ministro è chiara: "appena avrà piene funzioni, convocherò l'ambasciatore iraniano a Roma per manifestare il disappunto italiano su quanto sta accadendo in quel Paese. Siamo contro la pena capitale".
La questione della pena di morte verso chi ha partecipato alle proteste è inoltre considerata "dirimente" dal ministro, anche in relazione alla questione nucleare. "Non vorrei che fosse chiusa la trattativa sul nucleare. Nell'ultima riunione dei ministri degli Esteri europei si lascia aperta la porta" ha dichiarato, aggiungendo che la pena di morte è un aggravante da questo punto di vista.
Altre priorità della politica estera italiana sono la Libia, sulla quale il ministro ha assicurato di agire discretamente per le elezioni e per l'unità del Paese, e l'Africa subsahariana, con particolare attenzione ad un'azione europea indirizzata a contrastare le organizzazioni terroristiche come Al Qaeda.
Importanti per il ministro degli Esteri anche gli eventi sportivi internazionali. Oltre alla Ryder Cup, fondamentale per attirare flussi turistici, Tajani si è concentrato in chiusura della conferenza stampa su Expo 2030: "stiamo facendo di tutto per averla a Roma. È una battaglia politica difficile, visto le altre città candidate. Speriamo di arrivare in finale, e in finale ce la giocheremo".


Fonte: Redazione
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