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Farnesina: libero Marco Zennaro dopo mesi di detenzione in Sudan

12-03-2022 13:00 - Farnesina
Marco Zennaro Marco Zennaro
L'arrivo di Marco Zennaro a Fiumicino L'arrivo di Marco Zennaro a Fiumicino
GD - Roma, 12 mar. 22 - L'imprenditore veneziano Marco Zennaro, dopo una permanenza in Sudan di 361 giorni e diversi mesi di detenzione, è finalmente arrivato in Italia con un volo da Khartoum che ha effettuato scalo a Istanbul. Il suo rientro in patria avviene a seguito della rimozione del divieto di espatrio deciso nei giorni scorsi dalle autorità sudanesi, dopo il superamento dell'imprevisto rinvio dei voli per il rientro. Lo comunica la Farnesina.
Zennaro, ospitato a partire dal 15 agosto 2021 nella foresteria dell'Ambasciata a Khartoum, è accompagnato dal direttore generale per gli Italiani all'estero della Farnesina Luigi Maria Vignali che, su indicazione del ministro Luigi Di Maio, si è recato nuovamente a Khartoum in questi giorni per seguire personalmente gli sviluppi finali della delicata controversia processuale.
L'ambasciatore italiana a Khartoum, Gianluigi Vassallo, ha seguito fin dall'inizio la vicenda, assistendo costantemente il connazionale, anche attraverso una continua azione di sensibilizzazione sulle Autorità sudanesi, e mantenendo uno stretto contatto con la sua famiglia
«Abbiamo cercato di favorire la mediazione, trovare un compromesso, una via d'uscita e questa è stata un'attività della Farnesina costante, garantendo il trasferimento dei fondi con un nostro conto bancario. Insomma, un'attività molto presente, nella linea di quello che il ministro ha indicato: non abbandoniamo mai gli italiani all'estero», ha Luigi Maria Vignali, rientrato in aereo dal Sudan insieme con l'imprenditore veneziano, Marco Zennaro.
«Dopo 361 giorni finalmente l'incubo è finito», ha detto il padre dell'imprenditore veneziano, «e ringrazio mio figlio per essere sopravvissuto a quei 75 terribili e infernali giorni di detenzione. Ringrazio la famiglia per aver trovato in tempi brevi le risorse finanziarie per far cessare la detenzione».
«Abbiamo coadiuvato fin dall'inizio questo processo», ha aggiunto Vignali, «assistendo Marco Zennaro, la sua famiglia, dandogli protezione; perché dobbiamo ricordare che ha trascorso gran parte di questo periodo nel Sudan nella nostra ambasciata».
Zennaro, 47 anni , si era recato in Sudan per gestire l'attività dell'azienda di famiglia e l'accusa mossagli in questi mesi e nei tre processi riguardava un presunto difetto di una partita di trasformatori forniti dalla sua azienda. L'imprenditore era andato nel Paese africano proprio per risolvere problemi legati alla vendita dei trasformatori. Ma appena messo piede nel Paese africano, è stato arrestato e gli è stato tolto il passaporto. Dopo aver pagato alle autorità locali 400 mila euro, la questione sembravano finalmente risolta. Ma proprio quando stava per ritornare in Italia, è stato di nuovo fermato e portato in carcere dove ha trascorso 70 giorni per poi essere trasferito ai domiciliari in un albergo sempre senza il passaporto.
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ringraziato il direttore generale per gli italiani all'estero della Farnesina Luigi Vignali «per il lavoro svolto in questi mesi», funzionale a risolvere il caso del connazionale Zennaro. «Grazie per essere stato più volte in Sudan al fine di seguire da vicino il negoziato, mostrando grande impegno e senso del dovere», ha detto Di Maio a Vignali. Il titolare della Farnesina ha rivolto poi il suo ringraziamento anche a Gianluigi Vassallo, ambasciatore italiano a Khartoum, che da metà agosto ha ospitato Zennaro nella foresteria dell'ambasciata e ha mantenuto i contatti con la famiglia, sensibilizzando costantemente le autorità locali.


Fonte: Redazione
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