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Farnesina: documento della Cabina di Regia per Internazionalizzazione

16-02-2023 15:02 - Farnesina
GD - Roma, 16 feb. 23 - Alla Farnesina si è svolta oggi l'XI riunione della Cabina di Regia per l'Internazionalizzazione, sotto la co-presidenza del ministero degli Affari Esteri e del ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Alla riunione, aperta dagli interventi del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, hanno preso parte il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti; il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida; il ministro della Salute, Orazio Schillaci; il viceministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannio Gava; il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante; il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga; oltre ai rappresentanti del ministero dell'Università e della Ricerca, del ministero del Turismo e del dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Hanno inoltre preso parte all'incontro i presidenti e amministratori delegati degli enti pubblici del sostegno all'internazionalizzazione e i rappresentanti delle realtà maggiormente rappresentative dei settori produttivi.
Nel suo intervento di apertura, il ministro Tajani ha sottolineato l'importanza di riunire alla Farnesina tutti gli attori, pubblici e privati, protagonisti dell'internazionalizzazione delle imprese italiane. “Il sostegno delle Istituzioni alla crescita delle nostre imprese sui mercati esteri è un obiettivo centrale della politica estera dell'Italia, che intendiamo perseguire attraverso un lavoro di squadra, mettendo a sistema le competenze del pubblico e del privato. Gli obiettivi che ci siamo dati sono certamente ambiziosi ma sappiamo di poter contare sullo straordinario dinamismo delle nostre imprese, sulla loro capacità di innovare e di adattarsi con rapidità alle sfide”.
"Siamo fiduciosi sulla potenzialità del Sistema Italia di affrontare il mare in tempesta della deglobalizzazione e le nuove sfide globali. I dati su export e produzione dimostrano le grandi capacità di resilienza del nostro sistema produttivo, più di altri in condizione di reagire alle mutate condizioni”, ha dichiarato il ministro Urso in apertura della Cabina di Regia.
Al termine della riunione, chiusa dal viceministro agli Esteri, Edmondo Cirielli, è stato adottato un documento conclusivo redatto di concerto con tutti gli attori della Cabina di Regia, che fornisce le linee strategiche per il 2023, incluse le modalità di promozione del Made in Italy e le priorità geografiche di azione.
“Nella nuova strategia per l'internazionalizzazione del tessuto produttivo italiano che adottiamo oggi”, ha indicato il ministro Tajani, “rivolgiamo lo sguardo innanzitutto al nostro vicinato, con un'attenzione particolare ai Balcani, al Mediterraneo e all'Africa, per poi allargare l'orizzonte a quei mercati ricchi di opportunità per le nostre imprese, come ad esempio l'America Latina, senza trascurare i mercati maturi dove realizziamo la più grande quota delle nostre esportazioni”.
Da parte sua l'amb. Lorenzo Angeloni, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina, ha detto che "la Cabina di regia è diventato uno snodo fondamentale dell'attività di internazionalizzazione e quindi per l'avvio di una serie di attività che si svolgeranno in Paesi prioritari che sono quelli del documento presentato oggi".
A chiusura dei lavori, è stato adottato un documento strategico che traccia le principali linee di azione e di intervento nel 2023, nonché le aree geografiche e i mercati focus per la promozione del Made in Italy e il sostegno all’internazionalizzazione del sistema imprenditoriale italiano.
Al riguardo, Angeloni ha sottolineato che "tra i Paesi in cui l'Italia deve consolidarsi rientrano quelli emergenti, gli Stati Uniti e i mercati a noi vicini, e poi chiaramente attenzione ai Paesi già 'emersi' più che emergenti, soprattutto l'India dove permangono molte aree e zone di profondo interessamento per noi".


Fonte: Ministero degli Esteri
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