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FAO: direttore generale QU Dongyu in visita nel Friuli-Venezia Giulia

06-08-2021 17:19 - Economia
GD - Trieste, 6 ago. 21 - Il direttore generale della FAO, Qu Dongyu, è stato in visita nel Friuli Venezia Giulia. "Il profilo autorevole e internazionale degli incontri odierni, che ha visto protagoniste due eccellenze dell'agroalimentare regionale e una startup fortemente innovativa, rappresenta un'occasione importante di promozione del Friuli Venezia Giulia e dei suoi prodotti", ha detto l'assessore regionale alle Finanze Barbara Zillia margine del tour compiuto in regione dalla delegazione della FAO, guidata dal direttore generale Qu Dongyu.
La serie di visite è iniziata stamani alla Illycaffè di Trieste, dove l'amministratore delegato dell'azienda, Massimiliano Pogliani, e Anna Illy hanno illustrato la parte storico-espositiva dello
stabilimento, le modalità di produzione e l'Università del caffè, dove si è tenuta una prova di degustazione aromatica.
Da parte sua QU Dongyu ha espresso grande apprezzamento per l'attenzione del gruppo triestino alla qualità sostenibile, alla lotta ai cambiamenti climatici e alla responsabilità sociale, perseguiti con grandi investimenti nella ricerca e nel benessere delle persone. Nel secondo appuntamento, accompagnato dal consigliere del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, Alberto Morgante, e
dall'assessore Zilli, il capo delegazione FAO ha avuto modo di vedere da vicino il processo di lavorazione del prosciutto, a partire dalla fase di salatura a quella della stagionatura all'interno delle celle frigorifere in cui le carni vengono conservate a diverse temperature, apprezzando la genuinità di un prodotto che ha mantenuto nel tempo una lavorazione strettamente legata alla tradizione.
La visita a San Daniele del Friuli si è conclusa nella sede del Consorzio dove sono stati illustrati i numeri relativi all'intera produzione locale, i mercati di riferimento e il percorso dell'intera filiera che va dall'allevamento dei suinialla vendita del prodotto nelle sue varie forme.
Infine la delegazione della FAO ha incontrato i vertici della società tecnologica trasversale Zero, fautrice del progetto ZeroFarms, finalizzato a creare, come ha spiegato ai rappresentanti
dell'Organizzazione internazionale l'amministratore delegato Daniele Modesto, l'ambiente, i software e le tecnologie ideali per la coltivazione aeroponica di insalate, rucola e erbe aromatiche senza uso di pesticidi, come già avviene nel sito produttivo di Pordenone. Questo tipo di produzione prevede un consumo di acqua il 95% inferiore rispetto all'agricoltura tradizionale grazie a un meccanismo innovativo di riciclo.
All'inizio di quest'anno l'azienda ha fatto il suo ingresso nel mercato nazionale e internazionale dell'agritech con Zero Modular Architecture, una tecnologia hardware-software per realizzare su
scala industriale impianti di produzione di piattaforme trasversali che prevedono la combinazione di componenti tutti di produzione Zero che si assemblano rapidamente in spazi industriali dismessi riconvertiti in strutture alimentate da energia pulita.
"La cooperazione internazionale è sempre più fondamentale per vincere le sfide della globalizzazione. È stato un vero piacere accompagnare il direttore generale della FAO a conoscere alcune delle eccellenze del Friuli Venezia Giulia", ha detto Alberto Budai, presidente della II Commissione del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, a margine della visita di QU Dongyu, a cui hanno preso parte anche l'ex ministro all'Agricoltura e oggi vicedirettore della FAO, Maurizio Martina.
"Dagli incontri sono scaturite ottime sollecitazioni e lo scambio di buone pratiche. Il confronto fra diverse conoscenze e competenze rappresenta un valore aggiunto, per avviare misure a sostegno delle nostre imprese agricole e di chi si impegna per diffondere la cultura dell'alimentazione e
dell'agricoltura sostenibile", ha riferito Budai, rilevando infine che "ancora una volta il Friuli Venezia
Giulia si è dimostrato all'avanguardia, con realtà già capaci di catturare l'attenzione della FAO fra l'altro su temi per cui è molto attiva in ambito internazionale, ad esempio per migliorare la vita delle persone e l'economia nelle zone ancora non sviluppate del pianeta".

Fonte: Redazione
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