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Expo 2030: per amb. Massolo quella del BIE sarà “una scelta politica”

28-06-2023 18:35 - Made in Italy
Amb. Giampiero Massolo Amb. Giampiero Massolo
GD - Roma, 28 giu. 23 - La scelta della sede dell’Expo 2030, per la quale sono in competizione l’Arabia Saudita, la Corea e l’Italia è una “scelta politica”. Lo ha spiegato l’amb. Giampiero Massolo ai giornalisti dell’ Associazione della Stampa Estera in Italia.
Per Massolo, che è presidente del Comitato Promotore della partecipazione italiana, i rappresentanti dei 180 Governi rappresentati nel BIE Bureau International des Expositions - che si pronunceranno il 28 novembre - sono infatti davanti ad una scelta politica: quella di decidere se vada premiato il progetto dell’Italia, che vuole essere “la cornice di ciò che la comunità internazionale può realizzare insieme”, oppure “dare un assegno in bianco, premiare uno dei Paesi finora più chiusi al mondo” come l’Arabia Saudita, o scegliere Busan e la Corea e “premiare in questo modo la tecnologia e le aziende”.
Al momento il risultato della “sfida” è considerato da tutti “apertissimo”.
L'amb. Massolo definisce le candidature dell’Arabia Saudita e della Corea “molto forti”, ma ritiene che l’Italia ce la possa fare proprio per le caratteristiche del progetto, che propone modelli concreti di cooperazione tra Paesi in tutti i campi, da quello economico a quelli ambientali, sociali, tecnologici.
E il diplomatico non sembra neppure preoccupato dal fatto che al momento alcuni Paesi europei hanno già annunciato che non voteranno per l’Italia.
Il caso se si vuole più clamoroso è quello della Francia, dato che il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato pubblicamente che sosterà l’Arabia Saudita.
Massolo non ha commentato, ma ha preferito ricordare che in favore dell’Italia si è pronunciato l’alto rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri, Josep Borrel.
Nell’incontro con i corrispondenti esteri l'ex segretario generale della Farnesina ha sottolineato che la presidente del consiglio Giorgia Meloni “ha deciso di esserci”, così che l’Expo italiana non sarà “di Roma” ma sarà l’Expo di tutta l’Italia e dell’intero sistema Paese.
Non ci saranno realizzazioni straordinarie: la sfida è quella di presentare al mondo “un metodo di lavoro”, non nuove costruzioni, semmai di ridare vita a quelle già esistenti e non più in uso.
Quanto alle tematiche dell’Expo 2030 saranno la sostenibilità, le partnership durevoli, una cooperazione “non predatoria”, la cittadella della scienza.
Riguardo al turismo, “anche se Roma non ha bisogno” dell’Expo per fare attrazione, si calcola che potrebbero arrivarne da qui al 2030 più di 50 milioni di turisti.


Fonte: Redazione
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