EuroMed: FeBAF, sostenere processi di sviluppo per dopo Covid

GD - Roma, 30 ott. 20 - “Sostenere e ricostruire le economie dell’area MENA (Middle East and North Africa) per renderle più sostenibili, resilienti e resistenti agli shock endemici”. È quanto sostenuto e condiviso da tutti gli speaker durante il webinar FeBAF Federazione Banche Assicurazioni Finanza sul “Ruolo delle banche promozionali nell’area dell’EuroMed post-Covid”, moderato da Franco Bassanini, presidente del think tank ASTRID.

Per Flavia Palanza, della BEI Banca Europea degli Investimenti, lo sforzo per arginare gli effetti della pandemia sui paesi del Nord Africa si è concentrato su due direttrici: la crisi sanitaria - per cui la BEI ha già stanziato 500 milioni di € - e l’impatto socio-economico inteso a mitigare gli effetti negativi soprattutto sulle PMI – per cui la BEI ha già previsto oltre 2 miliardi di Euro alle banche dell’area per fornire liquidità alle imprese. L’istituto, con sede a Lussemburgo, ha creato la “Economic Resilience Facility” – a cui partecipa anche l’Italia – come strumento di cooperazione multilaterale per il rafforzamento degli investimenti “verdi”, in un contesto di incertezze locali che non agevola le partnership pubblico-private.

È su questi ultimi punti che interviene anche la BERS Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, con oltre 13 miliardi di € di finanziamenti erogati per 280 progetti e progetti di bancarizzazione e inclusione finanziaria: come ha ricordato Enzo Quattrociocche, segretario generale, nell’area MENA solo il 14% della popolazione adulta ha un conto corrente. Ai fini della mitigazione dell’attuale pandemia, la BERS ha già stanziato 4 miliardi attraverso il programma “Solidarity Package” e mira a quintuplicarne la dotazione entro il 2021.

E se Alfonso Iozzo, presidente del Centro Studi sul Federalismo, ha ricordato l’importanza dell’area come scacchiere per i rifornimenti energetici e come regione in cui sviluppare alleanze e relazioni finanziarie, proprio su queste ultime ha insistito il prof. Paolo Garonna, segretario generale di Febaf: obiettivo, aumentare gli investimenti, l’inclusione finanziaria e lo sviluppo sostenibile nel Mediterraneo.