05 Maggio 2024
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Esteri: presentato progetto per “distretto del contemporaneo” a Roma

15-06-2022 10:57 - Arte, cultura, turismo
Amb. Umberto Vattani Amb. Umberto Vattani
Vicesindaco di Roma, Silvia Scozzese Vicesindaco di Roma, Silvia Scozzese
GD - Roma, 15 giu. 22 – Nasce il “Distretto del contemporaneo” di Roma. Per ora di concreto c’è soltanto il logo: una linea che rappresenta l’ampio arco del Tevere e al centro il Foro Italico, Ponte Flaminio, Ponte Duca d’Aosta e l’insieme delle grandi opere realizzate nella prima metà del Novecento. E, al di là del fiume, quelle che hanno visto la luce nella seconda metà del secolo, dal Villaggio Olimpico allo Stadio Flaminio. dal MAXXI all’Auditorium Parco della musica fino alla Moschea. Visto il numero e l’importanza dei rappresentanti delle istituzioni che per la presentazione del progetto, “pensato” dall’amb. Umberto Vattani, hanno gremito il grande salone dell’Accademia di San Luca, sono in molti a scommettere che il “Distretto del contemporaneo” di Roma - questo il nome ufficiale - potrebbe diventare realtà in tempi non eccessivamente lunghi.
L’amb. Vattani ha spiegato che “Roma non è soltanto la Roma Antica, come pensano in molti. Certo, c’è e è bellissima. Nel territorio compreso all’interno dell’ansa del Tevere individuata nella parte nord della città ci sono però realizzazioni architettoniche che per anni sono state dimenticate o volutamente ignorate, il cui recupero permetterà di mettere a disposizione dei romani e dei turisti e studiosi stranieri un itinerario contemporaneo di grande valore. Il che vuol dire che non si verrà più a Roma solo per il Colosseo o per le sue magnifiche chiese”.
Il ministero degli Esteri si è attivato da più di 25 anni, per iniziativa dello stesso amb. Umberto Vattani, per far conoscere l’arte e l’architettura del Novecento italiano, da alcuni volutamente ignorate o tenute in secondo piano perché considerate troppo legate al fascismo. Il primo frutto di questo sforzo è stato la creazione della “Collezione Farnesina”, le cui opere - distribuite nelle parti pubbliche del ministero e negli uffici dei diplomatici - sono aperte al pubblico su prenotazione. E proprio nel primo catalogo della collezione Farnesina (nel 2000) un saggio dell’architetto Paolo Portoghesi ripercorreva la storia del Palazzo e lo inseriva nel più vasto contesto del Foro Italico, ora ulteriormente allargato.
Era però già sotto gli occhi di tutti che, in quella parte della città, pregevole dal punto di vista architettonico, non c’è soltanto il palazzo sede del ministero degli Esteri, firmato dagli architetti Enrico Del Debbio, Vittorio Ballio Morpurgo e Arnaldo Foschini. Sotto la spinta dell’amb. Vattani, che per due volte è stato segretario generale del Farnesina, lo sguardo si è poco a poco allargato all’intero quartiere, mentre prendeva corpo anche una “diplomazia culturale” che, sfruttando la rete di ambasciate e istituti di cultura nel mondo, si è rivelata estremamente prezioso per fare conoscere al di là delle frontiere le capacità italiane in tutti i campi.
Il progetto del “Distretto del contemporaneo”, appena illustrato all’Accademia di San Luca, prevede la costruzione nella Capitale di un nuovo itinerario culturale da aggiungere quelli già noti dell’Antichità Romana, del Medioevo, del Rinascimento e del Barocco. Il Novecento ha visto in Italia e in particolare nella Capitale la presenza di un’importante generazione di architetti la cui opere meritano di essere segnalate in quello che nel progetto di Vattani deve diventare un vero e proprio “museo a cielo aperto” visitabile, attraverso i grandi viali alberati della zona, a piedi o in bicicletta, data l’esistenza di un sistema sia pure incompleto di piste ciclabili.
L’accoglienza ricevuta dalla relazione dell’ambasciatore Vattani è stata entusiastica. La speranza espressa dai più è che possa diventare una realtà concreta già dal 2025, anno del prossimo Giubileo. In prima fila, a complimentarsi per l’iniziativa, il viceministro degli Esteri, Marina Sereni; la sottosegretaria al ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni; il vicesindaco di Roma, Silvia Scozzese; l’architetto Paolo Portoghesi; il fondatore e presidente del WWF Italia, Fulco Pratesi; lo storico dell'arte Claudio Strinati, già soprintendente del Polo Museale Romano. Tutti hanno promesso l’impegno delle rispettive istituzioni a lavorare insieme in tempi brevi. E forse chi vorrà andare alla scoperta del Distretto avrà a disposizione anche un’APP.

Carlo Rebecchi

Fonte: Carlo Rebecchi
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