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Eritrea: amb. Mancini rende omaggio a caduti di Kerenb, incontra figlio di alpino

17-10-2021 14:31 - Ambasciate
Amb. Marco Mancini Amb. Marco Mancini
GD - Asmara, 17 ott. 21 - L'ambasciatore d'Italia in Eritrea, Marco Mancini, ha reso omaggio ai circa 1.200 soldati italiani ed eritrei sepolti nel Cimitero Militare Italiano di Keren nel corso di una visita alla città, la terza per popolazione e importanza del Paese. Nell'occasione l'ambasciatore ha anche incontrato il figlio di un alpino caduto nell'omonima battaglia, il quale ne ha ripercorso le diverse fasi, protrattesi per quasi due mesi.
Durante l'assedio, alpini, bersaglieri, granatieri di Savoia e ascari difesero la città contro le truppe britanniche, compiendo gesta eroiche, tra le quali il sacrificio del giovane generale Orlando Lorenzini, Medaglia d'Oro al Valor Militare.
La caduta di Keren, nel 1941, spianò la strada alle truppe britanniche per la conquista della capitale Asmara e del porto di Massaua, ponendo fine alla presenza coloniale italiana in Eritrea. Tuttavia, anche dopo la fine della guerra, il tenente colonnello Amedeo Guillet, al comando di un centinaio di militari indigeni, si rese protagonista di una serie di attacchi e atti di sabotaggio ai danni dei britannici. Per le sue gesta e la sua inafferrabilità venne ribattezzato dalla popolazione eritrea «Comandate Diavolo».
La presenza e conservazione dei Cimiteri Militari Italiani in Eritrea testimonia di una pagina di storia oggi forse non molto nota alle più giovani generazioni, ma densa di atti di coraggio ed eroismo da parte delle migliaia di soldati italiani che combatterono, e morirono, in Africa Orientale.


Fonte: Redazione
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