Eduitalia: Italia al 1° posto nell'incoming di studenti americani
13-11-2023 17:24 - Arte, cultura, turismo
GD - Washington DC, 13 nov. 23 - L'Italia è al 1° posto mondiale nell'incoming di studenti americani. Sono state da poco pubblicate dall’Institute of International Education, con il supporto del Bureau of Educational and Cultural Affairs of the U.S. Department of State, le statistiche dell’anno accademico 2021/2022 relative al flusso studentesco USA.
Per la seconda volta nella storia dello Study Abroad, l’Italia si colloca al 1° posto mondiale nell’incoming studentesco statunitense con 30.610 studenti sui 188.753 che, nell’anno accademico 2021/2022, hanno studiato all’estero.
L’Italia sia stata scelta dal 16,2% degli studenti americani che hanno deciso di studiare all’estero; a seguire, con oltre 3.000 studenti in meno rispetto all'Italia, l’UK al 2° posto con 27.503 studenti e la Spagna al 3° posto con 25.348.
Primato che genera soddisfazione sebbene sia da considerare che - per quanto il dopo COVID vi sia stata una grande voglia di tornare a viaggiare - l’anno precedente la pandemia, l’Italia (allora in 2ª posizione mondiale dietro l'UK) avesse ospitato 39.043 studenti di origine statunitense.
I numeri di quest’anno – destinati ad aumentare vista una crescita esponenziale che Eduitalia registra tra i propri istituti associati - sono dovuti a una strategica azione promozionale su più versanti quali:
a) la promozione continuativa sul territorio statunitense quali in primis la manifestazione Nafsa che vede protagonisti realtà quali Uni-Italia, Eduitalia con l’importante sostegno del MAECI e dell’Ambasciata;
b) l'efficace promozione delle realtà accademiche italiane e i loro innumerevoli accordi con i colleghi d'oltreoceano;
c) la politica culturale del MAECI e, nello specifico, quella della rete Diplomatico/Consolare Ambasciata Italiana negli Stati Uniti; più statunitensi entrano in contatto con la lingua e cultura italiana maggiore sarà la possibilità che, uno studente a stelle e strisce, al momento di scegliere una destinazione di studio, nel breve o lungo periodo, scelga il nostro territorio.
d) l’importante e delicato lavoro degli Uffici Visti.
Per Eduitalia e per i Suoi Istituti associati frequentati da una media di 10.000 studenti statunitensi l'anno la consapevolezza che aver, dal 2007, dedicato gran parte delle energie alla promozione negli USA sia oggi ripagato dai numeri.
Lo scorso anno la soddisfazione per il 1° posto era condizionata al drammatico periodo pandemico durante il quale il sistema Study Abroad italiano dette comunque una straordinaria prova di affidabilità agli occhi dei colleghi d'oltreoceano che ebbero il coraggio di inviare in Italia 2.193 studenti (doveroso ancora una volta ricordare quello che fu il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Washington DC, alla quale Eduitalia rivolse accorati appelli, in un periodo in cui gli studenti erano tra le poche categorie di cittadini autorizzati a viaggiare; il riferimento ai determinanti voli Covid Free, ai dialoghi per l’allentamento del livello 4, alle rassicurazioni che, anche nei periodi della pandemia, gli Istituti associati erano pronti ad accogliere gli studenti.
Per la seconda volta nella storia dello Study Abroad, l’Italia si colloca al 1° posto mondiale nell’incoming studentesco statunitense con 30.610 studenti sui 188.753 che, nell’anno accademico 2021/2022, hanno studiato all’estero.
L’Italia sia stata scelta dal 16,2% degli studenti americani che hanno deciso di studiare all’estero; a seguire, con oltre 3.000 studenti in meno rispetto all'Italia, l’UK al 2° posto con 27.503 studenti e la Spagna al 3° posto con 25.348.
Primato che genera soddisfazione sebbene sia da considerare che - per quanto il dopo COVID vi sia stata una grande voglia di tornare a viaggiare - l’anno precedente la pandemia, l’Italia (allora in 2ª posizione mondiale dietro l'UK) avesse ospitato 39.043 studenti di origine statunitense.
I numeri di quest’anno – destinati ad aumentare vista una crescita esponenziale che Eduitalia registra tra i propri istituti associati - sono dovuti a una strategica azione promozionale su più versanti quali:
a) la promozione continuativa sul territorio statunitense quali in primis la manifestazione Nafsa che vede protagonisti realtà quali Uni-Italia, Eduitalia con l’importante sostegno del MAECI e dell’Ambasciata;
b) l'efficace promozione delle realtà accademiche italiane e i loro innumerevoli accordi con i colleghi d'oltreoceano;
c) la politica culturale del MAECI e, nello specifico, quella della rete Diplomatico/Consolare Ambasciata Italiana negli Stati Uniti; più statunitensi entrano in contatto con la lingua e cultura italiana maggiore sarà la possibilità che, uno studente a stelle e strisce, al momento di scegliere una destinazione di studio, nel breve o lungo periodo, scelga il nostro territorio.
d) l’importante e delicato lavoro degli Uffici Visti.
Per Eduitalia e per i Suoi Istituti associati frequentati da una media di 10.000 studenti statunitensi l'anno la consapevolezza che aver, dal 2007, dedicato gran parte delle energie alla promozione negli USA sia oggi ripagato dai numeri.
Lo scorso anno la soddisfazione per il 1° posto era condizionata al drammatico periodo pandemico durante il quale il sistema Study Abroad italiano dette comunque una straordinaria prova di affidabilità agli occhi dei colleghi d'oltreoceano che ebbero il coraggio di inviare in Italia 2.193 studenti (doveroso ancora una volta ricordare quello che fu il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Washington DC, alla quale Eduitalia rivolse accorati appelli, in un periodo in cui gli studenti erano tra le poche categorie di cittadini autorizzati a viaggiare; il riferimento ai determinanti voli Covid Free, ai dialoghi per l’allentamento del livello 4, alle rassicurazioni che, anche nei periodi della pandemia, gli Istituti associati erano pronti ad accogliere gli studenti.
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