05 Maggio 2024
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Distretto del Contemporaneo a Roma, “fare presto” dicono gli architetti

01-01-2023 10:31 - Farnesina
GD - Roma, 1 gen. 23 - Il grande palazzo della Farnesina - punto di riferimento della rete diplomatica italiana nel mondo - non guarderà più in futuro soltanto al di là delle frontiere ma, e in tempi abbastanza brevi, svolgerà la funzione inversa: quella di far conoscere all’estero che nella Capitale non ci sono soltanto la Roma antica, quella del Rinascimento o del Barocco, ma anche una Roma contemporanea con un’architettura d’eccellenza, vero e proprio museo a cielo aperto di fatto già realtà nella vasta area che circonda la sede del ministero degli esteri.
​Il “Distretto del contemporaneo” è circoscritto dalla grande ansa nord del Tevere, dove l’edificio sede del ministero degli esteri (la cui costruzione è stata avviata nel periodo fascista ed è stato completato negli anni cinquanta) fa da cerniera tra l’insieme della grandi opere realizzate a Roma nella prima metà del Novecento, come il complesso del Foro Italico, il Ponte Flaminio o il Ponte duca d’Aosta, e quelle sull’altra sponda del fiume che hanno visto la luce nella seconda metà del secolo, il villaggio olimpico, il palazzo delle federazioni sportive, il palazzetto sello sport, lo stadio Flaminio, il Maxxi, il ponte e il parco della Musica, fino alla moschea a al centro Islamico.
​Nato da un’idea dell’amb. Umberto Vattani, già segretario generale della Farnesina e oggi presidente della Venice International University, il progetto del “Distretto del contemporaneo” è sostenuto da ministero degli Esteri, fautore di un’apertura del gigantesco edificio alla città, e anche dal Comune e dalla Regione.
Da un convegno svoltosi nell’aula magna della facoltà di Architettura della Sapienza Università di Roma è giunto l’invito “a far presto” a rendere questo progetto operativo, data l’importanza che esso avrebbe per Roma in vista del Giubileo del 2025 e, si spera, dell’expo mondiale del 2030 alla cui organizzazione la capitale italiana è candidata.
​Al convegno alla facoltà di Architettura, coordinato dal preside della facoltà, prof. Orazio Carpenzano, oltre all’amb. Vattani sono intervenuti tra gli altri la direttrice del dipartimento di Architettura e progetto, prof. Alessandra Capuano, e il vice segretario generale del ministero degli esteri, Carlo Lo Cascio.
Nell’area del nuovo distretto hanno le loro sedi 27 istituti di cultura stranieri e l’IILA Istituto Italolatino Americano, di cui fanno parte 23 Paesi del Centro e Sud America. Gli architetti dicono di fare presto per il Distretto del contemporaneo a Roma, ha sollecitato Vattani riferendo al riguardo che è stata accolta con favore l’idea del progetto e si sono dichiarati disponibili ad organizzare in tale ambito iniziative pubbliche almeno una volta all’anno.


Fonte: Carlo Rebecchi
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