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Della Vedova: sforzo senza precedenti per italiani durante pandemia

28-07-2021 18:14 - Farnesina
Benedetto della Vedova Benedetto della Vedova
GD - Roma, 28 lug. 21 - Il Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale con delega agli Italiani nel mondo, Benedetto Della Vedova, è intervenuto oggi al Convegno “Impatto della pandemia sui corregionali all'estero: problematiche, continuità, rientri, nuove opportunità”, organizzato ERAPLE – Ente regionale Acli per i problemi dei lavoratori emigrati del Friuli-Venezia Giulia.
Il Sottosegretario ha ricordato che i nostri connazionali iscritti negli schedari consolari all'estero sono pari ad oltre 6,3 milioni. “Si tratta, come sappiamo, di una diaspora dall'inestimabile valore umano e culturale, che necessita di sentire la presenza dell'Italia nei Paesi di accoglienza.” – ha detto Della Vedova, evidenziando come “nel momento più critico dell'emergenza pandemica, il Ministero degli Esteri ha lavorato per far sentire la presenza attiva e costante delle istituzioni italiane all'estero.”
A questo proposito, ha ricordato lo sforzo senza precedenti sostenuto dalla Farnesina nell'ultimo anno e mezzo. Nel corso del 2020, l'Unità di Crisi, insieme alla rete diplomatico-consolare, ha organizzato ben 1185 operazioni di rientro, e riportato a casa oltre 110.000 connazionali da 121 Paesi in fase di urgenza. Inoltre, la Farnesina ha erogato oltre 6,6 milioni di euro complessivi all'intera rete, destinati all'assistenza finanziaria dei connazionali in difficoltà.
“Nelle nostre collettività all'estero ai discendenti degli emigranti di “vecchia” generazione si aggiungono i flussi crescenti di giovani: la “nuova mobilità”, che non è stata fermata neppure dalle restrizioni dell'ultimo anno e mezzo legate all'emergenza sanitaria” – ha proseguito il Sottosegretario – “È a questi giovani che decidono di investire all'estero il patrimonio umano e culturale acquisito in Italia, che, ritengo, si debba guardare con particolare attenzione in un momento delicato e difficile come questo, perché dispongano di una rete di accoglienza. Allo stesso modo, dobbiamo creare qui in Italia le condizioni perché si realizzi la cosiddetta migrazione di ritorno, per coloro che dovessero un domani decidere di tornare e questo avviene certamente con un mercato del lavoro più attrattivo e competitivo, ma anche e soprattutto con la crescita del Paese dal punto di vista delle infrastrutture, dell'innovazione, della qualità dei servizi. Anche a tal fine sarà fondamentale investire in maniera virtuosa e nei tempi definiti i fondi allocati dall'Europa con il piano Next Generation EU, un'occasione unica per rilanciare il nostro Paese, partendo dalla duplice transizione, ecologica e digitale, e agendo sulle debolezze strutturali del sistema.”

Fonte: Ministero degli Esteri
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