05 Maggio 2024
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Del Re: crescente impegno Italia per stabilizzazione del Sahel

20-10-2020 19:55 - Farnesina
GD - Roma, 20 ott. 20 - Il viceministro agli Esteri Emanuela Del Re ha partecipato, in videoconferenza, alla Tavola Rotonda ministeriale sulla regione del Sahel Centrale (Niger, Mali, Burkina Faso), organizzata congiuntamente dalla Commissione Europea, dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), Germania e Danimarca, con l’obiettivo di approfondire la situazione umanitaria della regione.
Nel suo intervento, ha evidenziato il crescente impegno italiano nell’area, in tutti i settori, come testimoniato dalla sua recente visita ufficiale in Niger e dalla futura apertura di un’ambasciata in Mali, e ha condiviso la propria visione centrata sull’interconnessione tra aiuto umanitario, sviluppo e pace.
“La stabilizzazione del Sahel centrale è una priorità strategica per l'Italia, data la sua posizione geografica che collega l'Africa subsahariana al bacino del Mediterraneo”, ha detto Del Re. “È fondamentale che con il nostro aiuto i paesi saheliani affrontino le cause profonde dell'instabilità, con interventi sostenibili e di lungo periodo, accrescendo la fiducia delle popolazioni locali nelle istituzioni nazionali facendo rispettare lo Stato di diritto, i diritti umani e promuovendo un accesso equo ai servizi di base. Le nostre partnership costituiscono una risorsa significativa in questo senso”.
“Nel corso dell'ultimo decennio, le vulnerabilità già gravi si sono ulteriormente aggravate nel Sahel centrale a seguito di una feroce interazione tra povertà, estremismo violento, conflitti, conseguenze dei cambiamenti climatici, ora ulteriormente esacerbati dalla pandemia di Covid-19, deteriorando la situazione umanitaria dell’area, anche sul piano della sicurezza alimentare”, ha proseguito Del Re.
“Per affrontare le cause profonde della crisi umanitaria nella regione dobbiamo rafforzare la coerenza e la complementarità tra la risposta umanitaria e allo sviluppo e un'azione coordinata tra le diverse parti interessate, compresi gli attori umanitari e dello sviluppo e il settore privato”, ha concluso il viceministro.


Fonte: Ministero degli Esteri
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