05 Maggio 2024
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Dante: da Louvre a Ravenna dopo 160 anni importante opera d'arte

25-03-2021 15:33 - Arte, cultura, turismo
Madonna in Trono con Bambino Altorilievo, marmo, Parigi, Museo del Louvre - particolare Madonna in Trono con Bambino Altorilievo, marmo, Parigi, Museo del Louvre - particolare
GD – Roma, 25 mar. 21 -Una significativa opera d'arte arriverà a Ravenna direttamente dal Museo del Louvre di Parigi per la mostra su Dante Alighieri. Si tratta della scultura che in origine proteggeva il sarcofago del Sommo Poeta e che, per le celebrazioni dantesche nel settecentesimo anno della sua morte, torna a Ravenna dopo circa 160 anni in occasione della mostra “Le Arti al tempo dell'esilio”. L'annuncio è stato dato nel corso di una conferenza stampa per la presentazione della scultura “Madonna in Trono con Bambino”, cui hanno partecipato Marina Sereni, viceministro agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale; Michele de Pascale, sindaco di Ravenna con l'assessore comunale alla cultura Elsa Signorino; mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo della Diocesi di Ravenna e Cervia; Christian Masset, ambasciatore di Francia in Italia; il parlamentare europeo Sandro Gozi e Massimo Medica, curatore della mostra nonché direttore del Museo Civico Medievale di Bologna.
Si tratta di un prezioso altorilievo di marmo realizzato alla fine del XIII secolo, che proteggeva il sarcofago del Sommo poeta. L’opera verrà esposta in occasione della mostra “Dante. Gli occhi e la mente. Le Arti al tempo dell'esilio”, a cura di Massimo Medica, in programma nella Chiesa di San Romualdo di Ravenna, dal 24 aprile al 4 luglio 2021.
Dopo la morte avvenuta tra il 13 e il 14 settembre del 1321, Dante, venne sepolto in una piccola cappella addossata al muro del convento di San Francesco a Ravenna, che anticamente era conosciuta come “La Cappella della Madonna” per via della presenza di una antica immagine mariana identificata dallo studioso Corrado Ricci con quella oggi conservata al Museo del Louvre, proveniente infatti da Ravenna.
A seguito di diverse trasformazioni del sepolcro di Dante e della ricostruzione da parte dell’architetto Camillo Morigia, la Madonna fu del tutto rimossa e si persero le sue tracce fino a quando, verso il 1860, fu acquistata a Ravenna da un collezionista francese il barone Jean-Charles Daviller (Roma, 1823-Parigi, 1883) che nel 1884, la donò al museo del Louvre.
L’altorilievo rappresenta la Vergine assisa in trono elegantemente drappeggiata all’antica, mentre il Bambino, benedicente con la mano destra e raffigurato come autorevole Maestro, tiene il Rotolo delle Sacre Scritture con la sinistra. Si tratta di un indiscusso capolavoro realizzato in marmo, che ritorna per l’occasione nella città di origine, documentando la sua pertinenza alla tradizione bizantina, rivisitata tuttavia secondo una sensibilità già tutta occidentale e gotica. Ancora oggi nel museo Dante di Ravenna si trova un calco in gesso dell’opera, donato alla città nel 1921 dal governo francese, in occasione delle solenni celebrazioni del VI Centenario della morte dell’esule fiorentino. L’altorilievo rappresenta la Vergine assisa in trono elegantemente drappeggiata all’antica, mentre il Bambino, benedicente con la mano destra e raffigurato come autorevole Maestro, tiene il Rotolo delle Sacre Scritture con la sinistra.
«La presentazione della scultura della 'Madonna in Trono con Bambino’ qui a Ravenna rappresenta un felice esempio di collaborazione sul piano culturale tra Italia e Francia, nell'ambito del 700° anniversario della scomparsa di Dante Alighieri. Una collaborazione internazionale, a dimostrazione di quanto la fama del Sommo Poeta vada ben oltre i confini italiani. Del resto, la sua opera, la sua straordinaria eredità, i suoi luoghi e i suoi miti, trascendono spazio e tempo. Il suo è linguaggio eterno, che continua ad affascinare e ispirare a distanza di 700 anni. E i suoi versi costituiscono anche uno straordinario veicolo di promozione della nostra lingua, dei nostri valori, del nostro modo di vedere e interpretare la realtà», ha detto Sereni.
«La Farnesina ha dunque voluto dare a questo anniversario la centralità che merita, promuovendo oltre 500 iniziative 'Dante 700 nel mondò, che scandiranno tutto il 2021 e che vedranno all'opera la nostra rete diplomatico-consolare e culturale, in un percorso che ci condurrà fino alla prossima Settimana della Lingua italiana nel mondo, da più di 20 anni il momento culminante delle attività di valorizzazione della nostra lingua all'estero», ha concluso il viceministro.


Fonte: Redazione
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