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Da amb. Stefano Baldi «Ricordi di vita diplomatica, 1948-1964» di Mario Luciolli

10-09-2022 12:54 - Ambasciate
Amb. Mario Luciolli Amb. Mario Luciolli
GD – Roma, 10 set. 22 - Grazie all'impegno della famiglia, che ha custodito e raccolto la documentazione originale, in questi ultimi anni sono stati resi pubblici diversi scritti dell'amb. Mario Luciolli. La loro lettura conferma la straordinaria capacità e professionalità di questa importante figura della diplomazia italiana.
Per permettere un più agevole accesso alla seconda parte delle sue memorie, di cui in passato erano stati resi disponibili i dattiloscritti originali, l'amb. Stefano Baldi, rappresentante permanente d'Italia all'OSCE Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa a Vienna, ha appena curato la pubblicazione in edizione digitale (PDF) del libro di Mario Luciolli «Ricordi di vita diplomatica (1948-1964)».
Il volume raccoglie i ricordi di Mario Luciolli in un periodo in cui il diplomatico ha ricoperto importanti incarichi in sedi di rilievo. Innanzitutto come ministro consigliere a Washington DC dal 1948 al 1955, dove ha lavorato con due capi missione del calibro di Alberto Tarchiani e di Manlio Brosio. Poi il breve, ma intenso e travagliato periodo come consigliere diplomatico del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, dal 1955 al 1956. Successivamente in Cile dove fece, dal 1956 al 1961, la sua prima esperienza come capo missione. A seguire il periodo trascorso come ambasciatore d'Italia in Turchia dal 1961 al 1964, ricco di eventi e di incontri di particolare interesse.
In mancanza di ricordi scritti di Luciolli sul suo periodo di ambasciatore a Bonn (1964-1976), è stata inoltre riportata in appendice una sua interessante conferenza del 1978 a Roma sulla Germania.
Nel libro curato dall'amb. Baldi, il diplomatico Luciolli riesce a tratteggiare in maniera molto personale ed originale sia i luoghi che le persone e fornisce una serie di interessanti elementi e giudizi che aiutano a capire ed interpretare il contesto in cui si è trovato ad operare. Oltre alle varie vicende vissute dall'autore, il volume contiene diverse parti dedicate a una descrizione accurata e ricca di esempi del lavoro e dei compiti di un diplomatico.
Le appendici del libro contengono, infine, una dettagliata lista delle pubblicazioni di Luciolli e una ampia raccolta di fotografie riguardanti il periodo a cui si riferiscono i ricordi.
«Ricordi di vita diplomatica (1948-1964)», Mario Luciolli, a cura di Stefano Baldi, Roma, 2022, pp. 288.
Il volume è disponibile esclusivamente in versione digitale e può essere liberamente scaricato all'indirizzo: https://tinyurl.com/luciolli
Sono disponibili online anche gli altri due precedenti volumi: «Ricordi di Mario Luciolli (1910 - 1988)» e «Il problema italiano alla conclusione della pace dopo la (Prima) Guerra Mondiale (1938)».
Mentre era ancora in vita, l'amb. Mario Luciolli aveva dato alle stampe la prima parte delle sue memorie dal titolo «Palazzo Chigi: anni roventi. Ricordi di vita diplomatica italiana dal 1933 al 1948» (Rusconi, 1976), ripubblicato nel 2011 dalla casa editrice Le Lettere che nel 2009 aveva anche ripubblicato il suo libro «Mussolini e l'Europa».
Mario Luciolli era nato a Roma nel 1910 ed è morto a Parigi nel 1988. Entrò in carriera diplomatica nel 1933. I suoi primi incarichi all'estero furono come viceconsole a Zurigo e a Parigi. Tra il 1938 e il 1940 lavorò nel gabinetto del Ministro degli Esteri Galeazzo Ciano. Successivamente prestò servizio a Melbourne come console, Berlino e San Sebastiano come console. Dal 1948 al 1955 è stato consigliere all'ambasciata d'Italia a Washington DC. Dal 1955 al 1956 è stato consigliere diplomatico del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. È inoltre stato ambasciatore d'Italia a Santiago del Cile (1955-1961) e ad Ankara (1961-1964). Ha concluso la sua carriera come ambasciatore d'Italia a Bonn dove è rimasto per dodici anni (dal 1964 al 1976): un periodo così lungo rimasto ineguagliato come capo missione nella Repubblica Federale di Germania. Dopo il collocamento a riposo collaborò con «Il Giornale», «La Nazione», «Il Gazzettino», «La Sicilia», «Libro Aperto», «La Revue des Deux Mondes» e ad altri giornali e riviste.

Fonte: Stefano Baldi
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