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Da amb. Gaetano Cortese prezioso libro sull'ambasciata italiana a Il Cairo

13-12-2021 18:20 - Ambasciate
L'amb. Gaetano Cortese L'amb. Gaetano Cortese
GD - Il Cairo, 13 dic. 21 - La cospicua raccolta di preziosi volumi curati dall'amb. Gaetano Cortese sulla sedi delle ambasciate italiane sparse in diverse capitali mondiali si arricchisce di un altro libro, questa volta dedicato all'ambasciata d'Italia a Il Cairo, pubblicato dall'Editore Carlo Colombo di Roma. L'occasione è stata data dal 160° anniversario dell'Unità d'Italia, nell'ambito della Collana dedicata alla valorizzazione del patrimonio architettonico ed artistico delle rappresentanze diplomatiche italiane all'estero, fondata e curata dallo stesso ambasciatore Cortese.
Il libro è stato dedicato al ministro consigliere dell'Ambasciata d'Italia al Cairo, Antonio Verde, deceduto durante la sua missione diplomatica in Egitto, che con grande passione e cura ha coordinato i vari contributi, per uno dei quali, "Storia della comunità italiana del Cairo", è stato co-autore assieme al primo segretario Marco Cardoni, Capo dell'Ufficio Stampa dell'Ambasciata.
La barriera naturale del Nilo, l'isola di Rawdah, la fitta vegetazione che caratterizzano il quartiere residenziale di Garden City al Cairo fanno da sfondo all'edificio dell'Ambasciata d'Italia, progettato dall'arch. Florestano Di Fausto e inaugurato nel 1931.
Quel luogo ameno aveva già catturato in precedenza l'immaginario collettivo dei viaggiatori europei, diventando un tema narrativo particolarmente apprezzato per il fascino del suo paesaggio, che caratterizzava gli itinerari per visitare la città egiziana.
L'arch. Florestano Di Fausto era pienamente consapevole che la sagoma del suo edificio avrebbe dovuto risaltare su uno sfondo così carico di storia, senza esserne travolto. Fu proprio in quella scenografia che presentò il suo sobrio ed elegante ‘pezzo forte’ in moderno stile italiano. La facciata principale verso il canale del Nilo conferisce a questa sede di rappresentanza diplomatica italiana un grande fascino, permeandolo di un carattere tutto suo, molto diverso dai pretenziosi edifici allineati lungo il Nilo.
Gli interni della sede diplomatica tessono una tela diversa e intrigante: i soffitti impreziositi da stucchi geometrici, i camini e gli infissi interni sono stati studiati nei minimi dettagli da Di Fausto. Il percorso di accesso ad ogni stanza è fluido, chiaro e dinamico. Gli spazi al piano terra sono plasmati dalla luce; la loro articolazione rivela una modernità duratura.
Il volume curato dall’amb. Gaetano Cortese coinvolge il lettore con il suo rigore storico e le spiegazioni estremamente ben calibrate delle soluzioni architettoniche e di arredo adottate, che fanno della sede de Il Cairo, uno dei più innovativi concettualmente e compositivamente tra le gemme architettoniche italiane nelle capitali nordafricane affacciate sul Mediterraneo. Inoltre, le variegate prospettive degli autori del libro offrono preziosi spunti di riflessione sui valori attribuiti dal mondo diplomatico italiano alla cultura quale strumento insostituibile di “diplomazia morbida”.
Il libro si apre con una prefazione del capo missione, amb. Giampaolo Cantini, in cui evidenzia come "la storia della sede dell'Ambasciata d'Italia a Il Cairo è strettamente legata alla vicenda della comunità italiana in Egitto e al contributo che essa ha dato, nell'arco di quasi due secoli, allo sviluppo di questo Paese".
L'introduzione dell'amb. Gaetano Cortese ripercorre in grandi linee la storia della presenza italiana in Egitto evidenziando l'apporto dato dalle nostre comunità al Cairo, Alessandria e Porto Said, dall'Istituto Italiano di Cultura e dal Centro Archeologico Italiano del Cairo alla creazione di una struttura di sostegno alla archeologia italiana in Egitto.
Di particolare bellezza e impatto visivo le immagini dei dipinti del maestro Ippolito Caffi, insuperabile nell'immortalare con la sua pittura di luce l'anima di luoghi e di popoli incontrati in tanti viaggi in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Nella introduzione sono stati inseriti i vari dipinti raffiguranti la Carovana nel deserto, il Riposo della carovana, Veduta del Cairo, la Moschea Sultan Hassan, la Strada principale del Cairo, il Bazar di scialli, l'Istmo di Suez, Karnak e Tebe e il Palazzo del Pascià.
La riproduzione di tutte le opere è stata concessa dal presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, dott. Mariagrazia Gribaudi, nella cui Fondazione rientrano le 150 opere che la vedova di Caffi, Virginia Missana, ha donato a Venezia nel 1889, conservati a Ca' Pesaro Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia.
La storia della sede diplomatica italiana in Egitto è stata affidata all'arch. Ketty Migliaccio che per diversi anni ha approfondito le sue ricerche all'archivio storico- diplomatico del Ministero degli Affari Esteri, diretto dal già direttore prof. Francesco Perfetti, docente di Storia Moderna e Contemporanea alla LUISS Libera Università Internazionale degli Studi Sociali “Guido Carli” di Roma, fondata nel 1974 da Umberto Agnelli.
L'indagine condotta con grande dedizione e competenza dall'arch. Migliaccio, frutto di un lavoro compiuto in maniera esemplare, arricchisce il volume con il suo prezioso e ben documentato contributo su "La sede dell'Ambasciata Italiana: storia di un ambizioso progetto".
Di notevole interesse anche i contributi di Camillo Giorgi e Chiara Saulle sulle note storiche delle comunità italiane di Alessandria e Porto Said, e di Davide Scalmani sull'Istituto Italiano di Cultura e di Giuseppina Capriotti Vittozzi sul Centro Archeologico italiano.
La pubblicazione si chiude con una sezione dedicata alle Personalità Istituzionali Italiane con la ricostruzione storica, dal 1861 al 2021, dei Capi di Stato, di Governo, dei Ministri degli Affari Esteri, dei Segretari Generali della Farnesina e dei Rappresentanti diplomatici italiani presso la sede diplomatica italiana al Cairo.
La pubblicazione in versione araba è stata presentata dall’amb. Giampaolo Cantini, prima di ultimare la sua missione diplomatica in Egitto, all’Istituto Italiano di Cultura al Cairo. Il Capo Missione ha sottolineato “l’importanza della comunità italiana che, nel corso di due secoli, ha contribuito in modo efficace alla costruzione dello Stato e della società civile egiziani”.
Il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Davide Scalmani, nel presentare il libro, ha evidenziato che la lunga facciata dell’edificio è una sorta di “omaggio al paesaggio“ del Nilo lungo cui sorge. Ha inoltre ricordato come Di Fausto sia stato uno dei “padri fondatori della nostra Costituzione“ e “uno dei principali artefici dell’articolo 9“ del testo costituzionale, quello che stabilisce che “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Valori rappresentati architettonicamente nell’Ambasciata italiana del Cairo.
La pubblicazione è stata realizzata in tre versioni distinte: italiana, inglese ed araba.
L'autore e coordinatore, amb. Gaetano Cortese nella sua intensa attività professionale è stato tra l'altro consigliere aggiunto per la stampa e l'informazione alla Presidenza della Repubblica. Nelle sue missioni all'estero è stato assegnato alle rappresentanze diplomatiche italiane a Zagabria, in Jugoslavia; Berna, Svizzera; L'Avana, Cuba; Washington DC, Stati Uniti d'America; e Bruxelles, Belgio (Unione Europea). Dal 1999 al 2003 è stato ambasciatore d'Italia presso Sua Maestà il Re del Belgio Alberto II e dal 2006 al 2009 Ambasciatore d'Italia presso il Regno dei Paesi Bassi e Rappresentante Permanente d'Italia presso l'Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche OPCW all'Aia. Già Assistente di “Organizzazione Internazionale e Diritto Internazionale” alla Facoltà di Scienze Politiche della Sapienza Università di Roma, è autore di libri e articoli di diritto europeo e internazionale. Nel 2016 l'Associazione della Stampa, al Circolo della Stampa di Milano ha conferito all'ambasciatore Cortese il Premio Cultura per la pubblicazione della prestigiosa raccolta libraria edita da Carlo Colombo a Roma, con l'intento di valorizzare il patrimonio architettonico e artistico della diplomazia attraverso le residenze italiane all'estero.
Nel 2018 il presidente dell'Accademia Europea di Studi Superiori (Artecom) ha conferito all'amb. Cortese il premio per la Cultura 2018 VII Edizione con il titolo di “Academician honoris causa”. Nel 2020 all'amb. Cortese sono stati conferiti diversi premi: primo per la valorizzazione del patrimonio librario riguardante la diplomazia italiana “Premium International Florence Seven Stars” durante il Gran Concerto d'Estate; poi un altro Premio Culturale “Il poeta ubriaco... dei colori” (Il Poeta ebbro di colori) – terza Edizione – durante il “Festival dei Due Mondi” (Festival dei Due Mondi) a Spoleto. Recentemente, all'Accademia di Belle Arti di Brera (Università Politecnico di Milano) in qualità di relatore ospite al Convegno Internazionale di Laurea Magistrale (La fotografia del patrimonio culturale) l'Ambasciatore Cortese ha presentato una relazione su “La fotografia e il patrimonio delle Residenze Diplomatiche Italiane nel mondo”.


Fonte: Redazione
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