05 Maggio 2024
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Cuba: qualità del design, Istituto Superiore di Design a L’Avana e l'IILA

27-12-2021 21:15 - Arte, cultura, turismo
GD - L'Avana, 27 dic. 21 - A Cuba il design, inteso come comunicazione visiva, ha una storia particolare in quanto la grafica e la comunicazione incrociano la storia tumultuosa dell’isola sia prima che dopo la rivoluzione castrista. In effetti il design è sempre stato considerato vettore di sviluppo e strumento per migliorare la qualità della vita delle persone. Inizialmente, sin dagli anni ’20 e ’30, i poster cubani erano fortemente influenzati dalle espressioni pubblicitarie americana dallo stile Art Nouveau, così come intenzionalmente richiesto dal partito allora al potere.
Tutto cambiò dopo la rivoluzione e la grafica divenne un formidabile mezzo di propaganda, soprattutto nei confronti della maggioranza dei cubani che a quel tempo erano analfabeti. In particolare, i grandi manifesti cubani affissi lungo le strade e sui palazzi intendevano magnificare gli eventi memorabili ed eroici della Rivoluzione, riflettendo la politica e la cultura dell’epoca.
Era il 1º gennaio del 1959 quando il dittatore Fulgenzio Batista fuggì da Cuba ed il nuovo Governo puntò subito sia sulla cultura, considerandola il vero pilastro per la crescita del Paese, sia sul cinema inteso quale miglior mezzo di comunicazione per innalzare il livello di istruzione della popolazione. Vennero allora aperti nell’isola oltre 400 cinematografi e moltissimi grafici locali furono incaricati di produrre continuamente nuovi manifesti in concomitanza con l’uscita degli ultimi film. Cuba cambiò volto e l'arte grafica si diffuse lungo le strade, divenendo un importantissimo medium per la diffusione dei principi rivoluzionari ed elemento quotidiano di partecipazione e dibattito.
Fidel Castro nel 1961 fece partire una memorabile campagna contro l’analfabetismo ed assunse esperti di comunicazione per promuovere un nuovo senso di identità tra i cubani, coinvolgendo molti artisti e creativi ai quali chiese di progettare manifesti d’avanguardia in atelier finanziati direttamente dallo Stato. Proprio in quel periodo nacquero poster che promuovevano campagne sanitarie ed educative, commemorazioni storiche, concerti e spettacoli ed i relativi manifesti utilizzavano grafiche nuove e sorprendenti, particolarmente originali per gli standard dell’epoca[1].
Correva l’anno 1963 quando il prof. Juan Emilio Martínez, che tuttora è dedito all’insegnamento, pensò di fondare la Scuola Superiore di Disegno Industriale dell'Avana, la Escuela Superior de Diseño Industrial de La Habana. Nel corso degli anni, oltre ai percorsi formativi in Disegno Industriale e Progettazione dell’Informazione, venne aperto anche il corso in Design della Comunicazione Visiva (anni ’90), anticipando il trend dei corsi di laurea in comunicazione che stavano sorgendo in tutti i Paesi occidentali.
Il 26 ottobre 2006 il ministero dell'Economia e della Programmazione approvò con una delibera il cambio della denominazione della Scuola, che prese da allora il nome di ISDi Istituto Superiore di Design, l'Instituto Superior de Diseño e, nel 2012, passò sotto la giurisdizione del ministero dell'Istruzione Superiore di Cuba. Infine, al termine di un processo di integrazione universitaria che ha coinvolto tutti i centri di formazione superiore della capitale cubana, l’IDSi, su delibera del Comitato Esecutivo del Consiglio dei Ministri cubano, venne inserito nel percorso di studi dell'Università dell'Avana, della quale entrò a far definitivamente parte dal mese di gennaio 2017.
L’Istituto attua un pregante contributo alla formazione dei professionisti e alla creazione di una cultura della progettazione del design, che gli studenti interpretano mediante metafore visive e grafiche di facile comprensibilità, con giocosità e senso dell’umorismo di carattere informale ed utilizzando anche stili dai colori vivaci e molto espressivi.
L’attuale direttore, dott. C. Sergio Luis Peña Martínez, nel corso della consegna dei diplomi di laurea in design della comunicazione visiva dell’anno 2021, ha prospettato "uno scenario ricco di progetti per l'industria, l'economia, la società e le persone”, che vedrà attuazione anche in Italia, anche tramite i buoni auspici dell’IILA, che ha recentemente donato a Cuba i materiali e le attrezzature destinati a cinque diversi laboratori IILA-OHCH per il restauro della “Pietra” e della “Carta”, nell’ambito del Progetto “Polo Latinoamericano di Conservazione del Patrimonio Culturale”.

Prof. Franco C. Grossi
presidente di www.italiandesignschool.it
delegato per l’Italia di alcune Università dell’America Latina


Fonte: Franco C. Grossi
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