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Covid e conflitti: giovani di Rondine in dialogo con leader globali

09-12-2020 19:54 - Ambasciate
GD - Roma, 9 dic. 20 - I giovani di Rondine Cittadella della Pace incontrano i leader globali. Come rispondere ai nuovi conflitti generati dell'emergenza Covid a livello globale? È possibile iniziare costruire un domani post-pandemico sostenibile, giusto, inclusivo salvo da ulteriori conflitti sociali e armati? Sono queste le domande che i giovani di Rondine Cittadella della Pace rivolgeranno ad alcune della più alte autorità nazionali e internazionali, leader politici e religiosi, esponenti della cultura, della diplomazia e del mondo accademico.
L'occasione sarà l'evento on line “Disinnescando nuove tensioni.
Il mondo del post-pandemia avrà bisogno di giovani Leader di Pace”, che si terrà domani 10 dicembre, dalle ore 16 alle 17.30 live sulla pagina Facebook di Rondine Cittadella della Pace in italiano, e in lingua originale inglese su quella di Rondine International Peace Lab.
Tra interventi e video messaggi, tanti i contributi previsti per questa riflessione collettiva guidata dai concetti di responsabilità e cura che potranno indicare una priorità, una proposta verso un 2021 ed un futuro di pace tutti da scrivere. Tra questi, quelli di: Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli; Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri italiano; Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede;amb. Mariangela Zappia, Rappresentante Permanente d'Italia alle Nazioni Unite a New York; Maritza Chan, Vice rappresentante permanente della Costa Rica alle Nazioni Unite; Rotimi Olawale, Direttore esecutivo e co-fondatore, Youth Hub Africa, Nigeria; Enrico Letta,
preside della Scuola di affari internazionali dell'Istituto di studi politici di Parigi (PSIA) – SciencesPo; Pasquale Morano, direttore operativo Generale di Croce Rossa Italiana; Vanessa Nakate, attivista internazionale contro il cambiamento climatico (Uganda); Franco Vaccari, presidente e fondatore di Rondine; Giorgi Gabedava, presidente di Rondine International Peace Lab e alcuni degli attuali studenti della World House di Rondine che rilanceranno l'appello della campagna Leaders for Peace per sensibilizzare i Governi alla formazione di giovani leader di pace.
Sarà inoltre l'occasione per conoscere i progetti di successo e le best practice messe in campo dagli alumni della Cittadella della Pace come risposta all'emergenza Covid19. L'evento sarà moderato da Valeria Robecco, Presidente dell'Associazione dei corrispondenti delle Nazioni Unite (UNCA).
L'evento è promosso da Rondine Cittadella della Pace e Rondine International Peace Lab, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Rappresentanza Permanente della Costa Rica presso le Nazioni Unite, l'Associazione dei corrispondenti delle Nazioni Unite (UNCA) e con il patrocinio dell'Ambasciata in Italia del Regno Hascemita di Giordania, del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE), l'Ufficio dell'Inviato Speciale del Segretario Generale per la Gioventù, e Youth Hub Africa.
L'iniziativa è promossa all'interno della campagna globale Leaders for Peace con il supporto di Conferenza Episcopale Italiana e Fondation Assistance Internationale (FAI).
Il 10 dicembre ricorrenza storica della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e a due anni esatti dal lancio della campagna globale Leaders for Peace alle Nazioni Unite di New York, Rondine mette ancora una volta a disposizione il suo Metodo e l'attivismo dei suoi giovani nel peace-building a guida giovanile a servizio di quei conflitti da disinnescare che la pandemia sembra aver pericolosamente riportato sullo scenario internazionale rischiando di rimettere oggi in discussione molti dei progressi sociali e di pace fatti a livello globale negli ultimi anni. Una sfida ardua quella che apre il terzo e ultimo anno della campagna Leaders for Peace affrontando il timore di repentini mutamenti negli scenari di crescita e geopolitici e l'emergere di nuove ostilità ma anche il crescente ed accelerato acuirsi delle disuguaglianze tra ricchi e poveri, che rischia di riaccendere conflitti sociali ed economici sopiti o fino ad oggi moderati dagli sforzi collettivi di sviluppo.
Una data simbolica quella del 10 dicembre che oltre alla carta di diritti umani celebra il quinto anniversario dell'approvazione unanime, da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, della Risoluzione 2250 su Giovani, Pace e Sicurezza introdotta dal Regno Hascemita di Giordania, dell'adozione dell'Agenda2030 e dei suoi 17 obiettivi globali di sviluppo, dell'Accordo di Parigi sul clima, dell'enciclica Laudato Sì del Pontefice cattolico Francesco sulla cura della Casa Comune seguita oggi dalla nuova enciclica Fratelli Tutti, nonché nell'occasione del ventesimo anniversario della risoluzione 1325 del 2000 sul ruolo delle donne nei processi di peacebuilding.
La campagna Leaders for Peace. Nel dicembre 2018, a settant'anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, i giovani e gli ex studenti di Rondine Cittadella della Pace hanno lanciato un Appello a tutti i popoli per compiere il primo passo verso una svolta decisiva sul tema dei diritti umani. Con la campagna “Leaders for Peace”, Rondine chiede a ciascuno dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite di dedicare una cifra simbolica dal proprio bilancio della difesa alla formazione di altrettanti leader globali in grado di intervenire nei principali contesti di conflitto del mondo, per promuovere lo sviluppo di relazioni sociali e politiche pacificate. Rondine chiede inoltre a ogni Stato membro di inserire l'insegnamento e l'educazione ai diritti umani nei sistemi d'istruzione nazionali, integrandoli con le sperimentazioni del Metodo Rondine sulla trasformazione creativa dei conflitti. L'obiettivo è la graduale estinzione dei contesti bellici dal pianeta attraverso l'affermazione di una nuova cultura che smascheri il falso concetto di nemico e diffonda tra i cittadini le abilità per trasformare positivamente i conflitti, integrando l'educazione del Metodo Rondine con l'insegnamento dei diritti umani. Anche a seguito di due importanti eventi internazionali tenuti al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York City (USA) nel 2018 e 2019 e di numerosi altri eventi e iniziative internazionali, la campagna ha potuto pregiarsi del sostegno morale del Presidente della Repubblica Italiana Mattarella, del Pontefice cattolico Francesco, del sostegno ufficiale del Presidente del Consiglio dei Ministri Conte, della Repubblica di Costa Rica, della Presidenza del Comitato Economico e Sociale Europeo, di Sindaci e città, oltre a partenariati organizzativi con le Rappresentanze Permanenti presso le Nazioni Unite del Regno Hascemita di Giordania, della Repubblica di Armenia, della Repubblica di Sierra Leone e dell'Unione Europea.


Fonte: Redazione
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