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Corea Nord: diplomatici russi rimpatriano su carrello ferroviario a mano

27-02-2021 17:04 - Ambasciate
GD - Pyongyang, 26 feb – Otto dipendenti dell’ambasciata russa in Corea del Nord e le loro famiglie hanno impiegato 34 ore per lasciare il Paese utilizzando anche un carrello ferroviario azionato a mano.
I confini della Corea del Nord sono stati bloccati per mesi come parte degli sforzi del regime di Kim Jong Un per tenere a bada il Covid-19, bloccando i pochi diplomatici che operano nella capitale Pyongyang. La compagnia aerea statale nordcoreana Air Koryo, che opera voli da Vladivostok nella Russia orientale, ma quelle linee sono state sospese da mesi.
Il viaggio terminato col carrello sembrerebbe quindi essere l’unico modo in cui i diplomatici russi e le loro famiglie potevano lasciare il Paese, ha detto l’ambasciata russa sulla sua pagina Facebook che ha fornito dettagli del viaggio.
I diplomatici russi si sono allontanati dalla Corea del Nord in treno con un viaggio di 32 ore sul vecchio sistema ferroviario nazionale. Poi hanno usato un autobus per uno spostamento di due ore fino al confine. Qui che le famiglie dei diplomatici russi hanno preso un carrello ferroviario per i loro bagagli spingendo a mano per il resto del percorso fino al confine. Il carrello, noto anche come carretto a mano, è un tipo di vagone ferroviario reso popolare nel 1800 che viene alimentato dai suoi passeggeri agendo su una leva a pompa o da persone che spingono manualmente da dietro.
L’Ambasciata ha pubblicato alcune foto tra cui quelle del terzo segretario Vladislav Sorokin che spingeva la sua famiglia e il loro bagaglio lungo i binari mentre indossava abiti invernali pesanti. La più giovane dell’equipaggio era la figlia di 3 anni di Sorokin, Varya. Il diplomatico ha dovuto spingere il carretto a mano per un chilometro, parte del quale includeva un ponte sul fiume Tumen che separa la Russia dalla Corea del Nord. Una volta raggiunta la stazione russa di Khasan, la famiglia è stata accolta dai colleghi del ministero degli Affari esteri che li hanno aiutati ad arrivare all’aeroporto di Vladivostok.


Fonte: Redazione
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