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COP26: Perché Regno Unito e Italia si sono unite per il clima

18-05-2021 15:31 - Ambasciate
Amb. Francesco Azzarello Amb. Francesco Azzarello
Amb. Peter Wilson Amb. Peter Wilson
GD - Brasilia, 18 mag. 21 - Articolo congiunto a firma degli ambasciatori italiano, Francesco Azzarello, e britannico, Peter Wilson, in Brasile su COP26, pubblicato oggi dal quotidiano brasiliano "Estadão".
«Regno Unito, Italia e Brasile condividono alcune passioni. La prima, e la più ovvia, è il calcio: insieme, i tre paesi sommano dieci Coppe del mondo e una ricca storia di influenze condivise.
C'è però una seconda passione che, benché meno conosciuta, mostra i nostri valori: l'ammirazione per la natura e l'urgenza di conservarla. Alcuni dei principali ritratti delle bellezze naturali brasiliane, ad esempio, sono stati realizzati da un artista britannico, Henry Chamberlain, e da un italiano, Nicola Antonio Facchinetti. Le loro opere possono essere ammirate al MASP di San Paolo.
Questa passione, tuttavia, non si limita alla contemplazione. Nel 2021, anno cruciale nella lotta al cambiamento climatico, la leadership climatica è un ulteriore punto in comune tra i nostri paesi.
Condividiamo la presidenza della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26), che si terrà in novembre a Glasgow. In ottobre, l'Italia ospiterà due eventi preparatori a Milano: Youth for Climate, che riunirà circa 400 giovani da tutto il mondo, e la Pre-COP, l'incontro finale dei Paesi in preparazione alla COP26.
La comunità internazionale conta sulla partecipazione e sulla leadership costruttiva del Brasile, in particolare alla luce degli impegni assunti in occasione del Vertice dei Leaders convocato dal Presidente Biden il mese scorso. Speriamo che tale partecipazione sia all'altezza del ruolo e delle responsabilità, presenti e future, di un paese che ha tutte le potenzialità per essere protagonista attivo ed ambizioso dell'azione climatica internazionale.
Ma fino ad allora, c'è ancora molto da fare. In qualità di Presidenti del G7 e del G20, che si svolgono in giugno nel Regno Unito, e in ottobre in Italia, porremo il clima al centro dell'agenda globale. Useremo le nostre posizioni strategiche per stimolare una ripresa economica resiliente, che generi occupazione e includa i più vulnerabili.
Fino a Glasgow, come annunciato dal presidente designato della COP26 Alok Sharma, concentreremo i nostri sforzi con i paesi, gli attori sub-nazionali, il settore privato e la società civile - in Brasile e nel mondo - su quattro obiettivi: 1) stimolare gli impegni globali ad azzerare le emissioni; 2) adattarsi con urgenza per proteggere le comunità e gli habitat naturali; 3) mobilizzare finanziamenti e facilitare flussi di investimento e 4) cooperare per accelerare le azioni e la messa in opera nel mondo reale.
Sappiamo che non è un compito facile. Se vogliamo frenare l'impatto nefasto del cambiamento climatico e limitare l'aumento della temperatura a 1,5 ° C, avremo bisogno di politiche ambiziose e azioni coraggiose. Siamo entusiasti del crescente impegno di Governi e imprese ad azzerare le emissioni entro il 2050. Leadership ispiratrici e volontà politica saranno decisive e avremo bisogno dell'adesione di tutti.
Siamo fortemente convinti che il Brasile è stato, è e continuerà ad essere parte fondamentale della soluzione. Vogliamo continuare a lavorare per garantire che il Paese giochi un ruolo di rilievo, attraverso l'attuazione degli impegni già annunciati, tra cui la fine della deforestazione illegale entro il 2030 e la neutralità carbonica entro la metà del secolo. Gli investitori e il settore privato hanno indicato le opportunità finanziarie a cui il Paese avrà accesso progredendo con questa agenda, anche attraverso nuove forme di partenariato tra settori pubblico e privato.
La COP26 non riguarderà soltanto i negoziati. In qualità di ospiti, vogliamo concentrarci su azioni concrete e sull'attuazione dell'accordo di Parigi. Lo possiamo fare! È fondamentale lavorare insieme nei prossimi mesi e arrivare a Glasgow ben preparati per fare quella differenza che le persone in Brasile e in tutto il mondo si aspettano da noi.
Dopotutto, vogliamo che i campi di calcio restino verdi per i nostri atleti. E vogliamo che altri artisti possano continuare a trovare nella natura una feconda fonte di ispirazione».

Peter Wilson, ambasciatore del Regno Unito in Brasile
Francesco Azzarello, ambasciatore d'Italia in Brasile


Fonte: Ambasciatori
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