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Consiglio Europa: Gardini, “Preoccupazione per Corridoio Laçın”

23-06-2023 12:22 - Europa
Elisabetta Gardini Elisabetta Gardini
GD - Strasburgo, 12 giu. 23 - A Strasburgo si è svolta la sessione dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. La presidente della delegazione italiana e vicepresidente dell’Assemblea, Elisabetta Gardini, è intervenuta nel dibattito d’urgenza relativo alla questione dell’accesso libero e sicuro attraverso il Corridoio di Laçın, a nome del Gruppo dei Conservatori europei.
Il Corridoio di Laçın è il nome dato a un'esigua porzione di territorio di nove chilometri di larghezza nel suo punto più stretto che prima della guerra del Nagorno Karabakh rappresentava il punto di maggior vicinanza tra l'Armenia e l'enclave armena del Nagorno Karabakh che si trovava interamente in territorio azero. Fino al novembre 2020 tale territorio è stato inglobato interamente nella repubblica di Artsakh.
Gardini ha espresso "profonda preoccupazione per la situazione nel Corridoio di Laçın, rispetto alla quale si assiste a narrazioni contrapposte. Nell’evidenziare che il corridoio deve consentire il passaggio della popolazione e dei beni, ma non deve essere assolutamente usato per scopi militari, ha espresso l’auspicio che l’Azerbaijan e l’Armenia aumentino gli sforzi verso una de-escalation delle tensioni, con un atteggiamento costruttivo volto a favorire una convivenza realmente pacifica, sulla base del rispetto dei principi internazionali contenuti nella Carta delle Nazioni Unite, della sovranità e dell’integrità territoriale, e più in generale del divieto dell’uso della forza armata nelle relazioni internazionali".
Nel ricordare come in base all’accordo tripartito del 2020, il corridoio è controllato da un contingente di peacekeeping della Federazione Russa, che potrebbe avere interesse ad alimentare tensioni nella regione, la Gardini ha concluso: “Da italiana consentitemi di ricordare che la mia Nazione vanta storici e importanti rapporti sia con l’Azerbaijan che con l’Armenia e, in virtù di tali solidi legami con entrambe le parti, l’Italia è davvero interessata e motivata a promuovere il tanto atteso percorso di normalizzazione e stabilizzazione della regione, affinché questi due popoli che ci stanno a cuore possano vivere in pace e sicurezza”.


Fonte: Redazione
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