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Consiglio Europa: delegazione italiana ad Assemblea parlamentare

24-06-2023 13:34 - Europa
GD - Strasburgo, 24 giu. 23 - Si è svolta a Strasburgo la Sessione plenaria dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa APCE. Per la delegazione italiana hanno partecipato la presidente Elisabetta Gardini e i deputati Elena Bonetti, Maria Cristina Caretta, Piero Fassino, Valentina Grippo, Lucrezia Mantovani, Andrea Orlando, Fabio Pietrella, Graziano Pizzimenti e i senatori Aurora Floridia, Ester Mieli, Marco Scurria, Domenica Spinelli, Francesco Verducci e Sandra Zampa.
L’attenzione è stata ancora catalizzata dal conflitto russo-ucraino e le sue conseguenze, con lo svolgimento di un dibattito sulle conseguenze politiche della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e sulla partecipazione di atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi 2023. Nel corso del dibattito è intervenuto Piero Fassino a riaffermare l’importanza del sostegno all’Ucraina a fronte di una Russia sempre più aggressiva, che espande la sua influenza anche in Africa e nel Mediterraneo.
L’assemblea ha svolto un ulteriore dibattito sulla garanzia di un accesso libero e sicuro attraverso il Corridoio di Lachin. La presidente Gardini è intervenuta a nome del Gruppo dei Conservatori europei, esprimendo profonda preoccupazione per la situazione nel corridoio di Lachin. Nell’evidenziare che il corridoio deve consentire il passaggio della popolazione e dei beni ma non deve essere assolutamente usato per scopi militari, ha espresso l’auspicio che l’Arzebaijan e l’Armenia aumentino gli sforzi verso una de-escalation delle tensioni, con un atteggiamento costruttivo.
A latere della sessione, la delegazione italiana ha incontrato la delegazione azera, guidata dal presidente Samad Seyidov, e la delegazione armena, guidata dal presidente Ruben Rubinyan, al fine di trovare un terreno comune per favorire un confronto costruttivo.
Altro tema centrale è stata l’immigrazione: l'Assemblea ha infatti svolto uno speciale dibattito congiunto, discutendo tre rapporti sull'integrazione, sull'inclusione sociale attraverso lo sport, sulla protezione sociale dei lavoratori in situazione irregolare. Nel dibattito è intervenuto il senatore Marco Scurria, secondo il quale il Consiglio d'Europa dovrebbe incoraggiare gli stati nazionali e l'intera Unione Europea a favorire piani di cooperazione concreti per aiutare il continente africano e gli altri paesi in via di sviluppo, anche promuovendo una grande conferenza internazionale.
L’assemblea ha poi tenuto un dibattito sui recenti sviluppi in Polonia. Per la delegazione italiana sono intervenuti Piero Fassino e Andrea Orlando, che ha stigmatizzato l’adozione di norme sull'eleggibilità alla vigilia delle elezioni: si deve temere quando si utilizzano sanzioni penali o amministrative per colpire e giudicare l'azione politica, che può essere sanzionabile solo con la politica. Piero Fassino, intervenuto a nome del Gruppo dei Socialisti, ha denunciato come la nuova legge polacca sull’influenza russa possa costituire uno strumento per colpire l’opposizione polacca, impedendo di fatto la ricandidatura di Tusk. La Commissione Monitoraggio, da lui presieduta, ha chiesto nella mattina del 20 giugno alla Commissione di Venezia un parere sulla legge polacca.
Nel corso della sessione si è discusso poi del bilancio e delle priorità del Consiglio d'Europa. In riferimento al tema è intervenuto il senatore Marco Scurria che si è soffermato sull'analisi di alcune delle priorità derivanti dal vertice di Reykjavík. In particolare, ha ricordato l’intervento della Presidente del Consiglio Meloni al Vertice, che ha sottolineato come il popolo ucraino con la sua eroica reazione all'invasione non sta difendendo solamente la sua patria ma anche i valori fondanti dell'identità Europea, la libertà, la democrazia, la giustizia, l'uguaglianza tra gli uomini.
L’assemblea ha inoltre esaminato i rapporti relativi alla riforma della legislazione sui diritti umani nel Regno Unito (su cui è intervenuto Piero Fassino) e alle sfide specifiche affrontate dai bielorussi in esilio, con l’intervento della leader dell’opposizione bielorussa, Svitlana Tsikhanouskaya. Oggi, infine, è stata approvata una risoluzione relativa alla necessità di colmare il divario digitale. Il senatore Francesco Verducci è intervenuto per sottolineare che non avere accesso alla rete significa subire un’esclusione, essere vittima di diseguaglianze sociali e culturali. Serve un piano strategico di investimento pubblico per rendere la rete democratica e accessibile. La cittadinanza digitale – ha proseguito Verducci - deve essere considerata come diritto universale. Servono, inoltre, regole per evitare conflitti tra le multinazionali e le nostre società. La rete non è neutra: a decidere sul nostro destino non devono essere gli algoritmi ma i nostri parlamenti e cittadini.

Fonte: Redazione
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