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Confindustria Assafrica&Mediterraneo: la sfida per le imprese

15-12-2022 17:49 - Made in Italy
GD - Roma, 15 dic. 22 - Consolidare le relazioni virtuose con i Paesi dell'Africa e del Mediterraneo per creare nuove opportunità di business e sviluppo industriale ed esserci!. È la mission emersa dall'assemblea pubblica di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, cui oggi a Roma hanno preso parte oltre 160 partecipanti tra imprese, ambasciatori africani e mediorientali in Italia, rappresentanti del mondo istituzionale e delle imprese. L'assise si è sviluppata sul tema “Il ritmo dell’Africa e la strategia del Medio Oriente. Tendenze al 2030”.
L’incontro è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione attuale e sugli scenari economici e geopolitici che si prospettano al 2030. Oltre ad un confronto sul ruolo che Africa e Medio Oriente giocheranno nello scacchiere geopolitico internazionale, il focus è stato centrato sulle opportunità per le imprese italiane di espandere il proprio business in queste aree.
“In un contesto dove Africa e Medio Oriente acquisiscono sempre maggiore rilevanza a livello internazionale la nostra vera sfida sarà 'Esserci!'”, ha detto Massimo Dal Checco, presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, aprendo i lavori dell’Assemblea. “Dobbiamo essere i partner privilegiati nella realizzazione dei progetti strategici nei paesi di Africa e Medio Oriente. Grandi infrastrutture, digitali e logistiche, ma anche energia e agroindustria. Progetti che guardino alla creazione di intere filiere produttive supportati dalle istituzioni italiane, la rete diplomatica, CDP, Sace, Simest, ICE Agenzia e il nostro Sistema Confindustria. Tutti, oggi qui presenti, dobbiamo fortemente volere che il nostro Paese giochi un ruolo da protagonista in queste aree, coniugando sostegno all'internazionalizzazione delle imprese italiane e rafforzamento del partenariato di sviluppo in Africa e Medio Oriente”, ha aggiunto il presidente.
Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha dichiarato: “la promozione di pace e stabilità in Africa e nel Mediterraneo è un caposaldo della politica estera italiana. È un obiettivo che intendo perseguire anche attraverso il rilancio di un’azione di diplomazia economica: creando posti di lavoro in loco ed esportando il “saper fare” le imprese italiane gettano le basi per una crescita sostenibile della regione, contribuendo al benessere delle comunità coinvolte”.
Da parte sua Barbara Beltrame Giacomello, vicepresidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria, “Africa, Mediterraneo e il vicino Medio Oriente sono un bacino di interesse naturale per il nostro sistema imprenditoriale, oggi ancora più centrali per le aziende che vogliono diversificare le loro catene di approvvigionamento e avvicinare le reti di produzione, per fare fronte a potenziali nuovi shock economici e geopolitici e sostenere la resilienza delle filiere”.
Le ha fatto eco Alessandra Ricci, amministratore delegato di SACE: “Nel nostro nuovo Piano Industriale INSIEME2025 abbiamo l’obiettivo di aprire nuove destinazioni per accompagnare le imprese italiane verso un export diversificato, più resiliente rispetto agli shock imprevedibili della nuova normalità con cui conviviamo, e l’Africa ed il Medio Oriente sono sicuramente rotte da presidiare”. Ed ha rilevato che “la competitività dell’offerta finanziaria, tecnologica, di servizi insieme a solidità, credibilità ed efficacia delle partnership: questi sono i fattori che possono aiutare a operare in sicurezza e su un orizzonte duraturo. Questa è la nostra missione, in questo il Gruppo SACE può fare la differenza per le imprese con cui lavoriamo nel mondo.”
L'amb. Pasquale Salzano, presidente di SIMEST (Gruppo CDP) ha dichiarato: “in un contesto di riorganizzazione delle catene del valore su scala globale, risulta sempre più strategico il ruolo svolto dalla regione del Mediterraneo e dell’Africa. Infrastrutture e connettività sono parole chiave che dovrebbero guidare il percorso di investimenti sostenibili e di politiche regionali, a partire dalla cooperazione nel settore energetico. SIMEST e l’intero Gruppo CDP sono già a lavoro in questa direzione, promuovendo l’internazionalizzazione delle imprese italiane e la transizione digitale e verde per cogliere a pieno il potenziale della regione".
Il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, chiudendo i lavori dell'assemblea plenaria, ha sottolineato: “Per quanto riguarda gli investimenti dobbiamo seguire una duplice strategia: da una parte la partecipazione attiva ai programmi europei su base multilaterale, dall’altra lo sviluppo di forti rapporti bilaterali con i quali le nostre imprese potranno cogliere le migliori opportunità che il continente africano ha da offrire, con la sicurezza del supporto garantito dal nostro Sistema Italia”, ha concluso.
L’incontro si è svolto anche grazie al supporto di Sparkle, player internazionale nel settore delle telecomunicazioni, associato storico di Confindustria Assafrica & Mediterraneo: “L’Africa offre grandi opportunità per gli operatori TLC”, ha affermato Enrico Maria Bagnasco, amministratore delegato della società. “Come Sparkle siamo orgogliosi di fornire nuovi servizi e infrastrutture digitali per facilitare l’accesso a Internet e la comunicazione, fattori chiave per lo sviluppo economico, fra Europa, Africa e Asia, in sinergia con le iniziative di Assafrica per lo sviluppo della presenza delle imprese italiane nell’area.”
A conclusione della sessione plenaria, Confindustria Assafrica & Mediterraneo ha siglato un accordo con Fondazione E4Impact con l’obiettivo di facilitare il contatto tra aziende africane e italiane, offrendo a queste ultime l’opportunità di farsi conoscere e di stabilire rapporti commerciali con partner africani.


Fonte: Redazione
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